Neoformazione avambraccio
A mia figlia di quattordici anni da qualche tempo, non credo più di qualche mese, è comparso un gonfiore nell’avambraccio sinistro. Al tatto si sente che sotto la pelle c’è qualcosa di duro, certe volte è qualcosa di compatto certe altre è scomposto e sembra di toccare piccole palline appuntite. La pelle all’esterno e assolutamente normale. Il medico di famiglia le ha fatto fare un’ecografia che si è conclusa con la richiesta di una risonanza magnetica, perché l’ecografista non è riuscito a fare una diagnosi precisa.
L’esito della risonanza è il seguente:”Esame eseguito con tecnica FSE, GE e Fat-Sat per sequenze T1 e T2 dipendenti secondo piani assiali sagittali e coronali.
Nello spessore dei piani adiposi sottocutanei della suprficie radiale dell’avambraccio, al terzo medio, nel versante inferiore superficialmente ed in stretta contiguità con la fascia brachiale è presente neoformazione solida ovalare a limiti non chiaramente definiti, estesa cranio-caudalmente per circa 34 mm e dello spessore massimo di circa 5 mm, che risulta isointensa al muscolo nelle sequenze pesate in T1 ed iperintensa nelle sequenze pesate in T2 e Fat-Sat (fibroma con alta componente mixoide? altro?) si consiglia completamento con MdC
Normali le strutture muscolari.
Non lesioni osee.”
Anche la risonanza non chiarisce il problema.
L’ho portata da un chirurgo, il quale sostiene che nemmeno una risonanza con mezzo di contrasto può aiutare a fare la diagnosi. Lo stesso chirurgo in un primo momento si esprimeva a favore dell’asportazione chirurgica, ma dopo averle fatto fare altre ecografie e viste le piccole dimensioni della “masserella” ha ritenuto opportuno tenerla sotto controllo e farle fare altre ecografie per controllarne l’evoluzione prima di decidere come inervenire.
Un altro medico, dopo averle fatto una visita generale molto accurata, ha detto che a lui sembra un tumore benigno; le ha fatto fare una serie di esami del sangue per verificare se è tutto a posto, riservandosi di approfondire poi, se necessario, tramite risonanza con MdC o biopsia.
Non ho ancora l’esito ddegli esami del sangue.
Sono molto preoccupata, potete dirmi a chi e dove rivolgermi per poter avere più certezze?
Grazie
L’esito della risonanza è il seguente:”Esame eseguito con tecnica FSE, GE e Fat-Sat per sequenze T1 e T2 dipendenti secondo piani assiali sagittali e coronali.
Nello spessore dei piani adiposi sottocutanei della suprficie radiale dell’avambraccio, al terzo medio, nel versante inferiore superficialmente ed in stretta contiguità con la fascia brachiale è presente neoformazione solida ovalare a limiti non chiaramente definiti, estesa cranio-caudalmente per circa 34 mm e dello spessore massimo di circa 5 mm, che risulta isointensa al muscolo nelle sequenze pesate in T1 ed iperintensa nelle sequenze pesate in T2 e Fat-Sat (fibroma con alta componente mixoide? altro?) si consiglia completamento con MdC
Normali le strutture muscolari.
Non lesioni osee.”
Anche la risonanza non chiarisce il problema.
L’ho portata da un chirurgo, il quale sostiene che nemmeno una risonanza con mezzo di contrasto può aiutare a fare la diagnosi. Lo stesso chirurgo in un primo momento si esprimeva a favore dell’asportazione chirurgica, ma dopo averle fatto fare altre ecografie e viste le piccole dimensioni della “masserella” ha ritenuto opportuno tenerla sotto controllo e farle fare altre ecografie per controllarne l’evoluzione prima di decidere come inervenire.
Un altro medico, dopo averle fatto una visita generale molto accurata, ha detto che a lui sembra un tumore benigno; le ha fatto fare una serie di esami del sangue per verificare se è tutto a posto, riservandosi di approfondire poi, se necessario, tramite risonanza con MdC o biopsia.
Non ho ancora l’esito ddegli esami del sangue.
Sono molto preoccupata, potete dirmi a chi e dove rivolgermi per poter avere più certezze?
Grazie
[#1]
Gentile Signora,
ritengo che la valutazione di pungere la lesione, considerando la facilità della metodica legata alla sede, in questione possa già dare un indirizzo diagnostico; molte volte gli esami strumentali sono indicativi ma comunque la conferma si ha solo con lo studio cellulare (a meno di casi eclatanti).
Pertanto concorderei col secondo collega sull'effettuare la biopsia soprattutto se nel tempo intercorso tra la prima ecografia ed ora (sempre che sia passato qualche mese) tale nodulo si sia ingrossato.
ritengo che la valutazione di pungere la lesione, considerando la facilità della metodica legata alla sede, in questione possa già dare un indirizzo diagnostico; molte volte gli esami strumentali sono indicativi ma comunque la conferma si ha solo con lo studio cellulare (a meno di casi eclatanti).
Pertanto concorderei col secondo collega sull'effettuare la biopsia soprattutto se nel tempo intercorso tra la prima ecografia ed ora (sempre che sia passato qualche mese) tale nodulo si sia ingrossato.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#3]
Difficile tramite Internet fare una valutazione diagnostica corretta.
Ma poichè sento parlare di RM con mdc, agobiopsia, e nuovi controlli che potrebbero mettere a dura prova l'equilibrio di Sua figlia.....non si fa prima, in considerazione anche delle dimensioni
della lesione, a fare una "ampia" asportazione per un definitivo accertamento istologico ?
Ma poichè sento parlare di RM con mdc, agobiopsia, e nuovi controlli che potrebbero mettere a dura prova l'equilibrio di Sua figlia.....non si fa prima, in considerazione anche delle dimensioni
della lesione, a fare una "ampia" asportazione per un definitivo accertamento istologico ?
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 12.1k visite dal 18/03/2008.
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