Neoplasia laringea con sospette lesioni polmonari
Salve, volevo sottoporvi il caso di mio padre, 61 anni.
A Gennaio 2011 insorge disfonia ricorrente, a Febbraio 2011, presso il presidio ospedaliero della sua città, non gli viene diagnosticato il tumore a causa di uno sbaglio nella biopsia. La TAC è tuttavia eloquente: formazione espansiva, solida, disomogenea che dalla plica ari-epiglottica dx si estende in senso cranio-caudale, coinvolgendo il seno piriforme e la corda vocale omolaterale e determinando parziale riassorbimento della cartilagine aritenoidea dx.
Al torace si evidenziano almeno 3 formazioni nodulari a margini spiculari, rispettivamente al segmento laterale del lobo medio (dt. max 20 mm.), in sede lingulare (10 mm.) e al segmento basale anteriore del lobo inferiore sn (20 mm.).
Rivoltosi a Maggio 2011 presso un’azienda ospedaliera di Catania (nel frattempo erano continuati i sintomi nonostante l’intervento di “exeresi della lesione” fatto nel precedente ospedale), viene fornita, in seguito a nuova biopsia (con esito di “carcinoma squamoso invasivo”) e nuova TAC, la diagnosi in oggetto. Viene inoltre effettuata una tracheostomia. La TAC parla di “nota lesione primitiva che occupa il seno piriforme di dx, il piano glottico (ove determina stenosi del lume aereo che appare depiazzato a sin. della linea mediana e sottoglottico omolateralmente). Al torace i noduli descritti stavolta sono 4 ma le misure sono diverse: lobo medio a dx (11mm), lingula (8 mm e 5 mm) e lobo inf. (15 x 15 mm.). Nel referto della TAC viene inoltre scritto che quelle lesioni polmonari, a margini finemente irregolari, sono da ricondurre a metastasi.
Per questa ragione non viene eseguito l’intervento chirurgico, ma viene sottoposto a 6 cicli di chemio a base di cisplatino e 5 fluorouracile (a dosi massime). La risposta è obiettivamente positiva (in particolare ai primi 4 cicli) con marcata riduzione della neoformazione del seno piriforme dx e ripristino della simmetria a livello sovra e sottoglottico, mentre le lesioni polmonari vengono descritte come stabili nelle successive TAC di controllo (in realtà spulciando attentamente i referti le dimensioni nel tempo crescono di qualche mm, in particolare nella TAC di Novembre 2011 il nodulo del lobo medio è 16 mm., quello del lobo inferiore di sin. 19 mm. Misure comunque inferiori ai 20 mm di cui si parlava nella TAC di Febbraio 2011, eseguita presso il primo ospedale). Uno dei vari oncologi che gli somministrano la chemio mi dà ragione sul fatto che sulla diagnosi di malattia metastatica forse si è corso un po’ troppo (da precisare che i linfonodi del collo sono sempre risultati liberi da metastasi), e addirittura ci confida che, secondo il suo parere, quei noduli non sono metastasi. Decidiamo quindi di farci seguire da questo specialista, il quale, al termine dei 6 cicli di chemio (completati ad Ottobre 2011), sottopone mio padre per la prima volta all’esame PET. Esso, eseguito a Dicembre 2011, evidenzia il solo nodulo del lobo polmonare inferiore di sinistra, e con basso uptake (SUV max 1.8). A questo punto viene detto a mio padre di scegliere tra intervento di laringectomia totale o trattamento conservativo. Sceglie quest’ultimo, sottoponendosi tra Febbraio e Marzo 2012 a radioterapia transcutanea su laringe e collo con dose totale di 54 Gy, boost su laringe con dose totale di 16 Gy. Non viene effettuata la chemio concomitante, avendola già fatta a dosi massicce pochi mesi prima. I controlli successivi hanno dato esito negativo sulla zona del collo ma mostrano incremento delle formazioni nodulari.
TAC fine Maggio 2012: lobo medio 23 mm, lingulare 12 e 7 mm, lobo inf sin. 22 mm.
PET fine Giugno 2012: Incremento accumulo dei noduli del lobo polm. medio (SUV max. 3.9) e inf. di sin. (SUV max 3.3).
Secondo l’oncologo curante, che attende comunque il prossimo esame TAC per decidere il da farsi, potrebbero comunque essere dei noduli infiammatori, ulteriormente incrementatisi a causa della radioterapia eseguita in zona collo.
Le sue condizioni cliniche sono comunque ottime, si lamenta solo delle neuropatie portategli dalla chemio e della tosse con espettorato, comparsa successivamente alla tracheostomia.
Vorrei avere un parere su queste formazioni nodulari e se, in generale, la strada seguita fino ad oggi è quella giusta o si potrebbe fare di più e meglio.
Nel ringraziarvi porgo cordiali saluti.
A Gennaio 2011 insorge disfonia ricorrente, a Febbraio 2011, presso il presidio ospedaliero della sua città, non gli viene diagnosticato il tumore a causa di uno sbaglio nella biopsia. La TAC è tuttavia eloquente: formazione espansiva, solida, disomogenea che dalla plica ari-epiglottica dx si estende in senso cranio-caudale, coinvolgendo il seno piriforme e la corda vocale omolaterale e determinando parziale riassorbimento della cartilagine aritenoidea dx.
Al torace si evidenziano almeno 3 formazioni nodulari a margini spiculari, rispettivamente al segmento laterale del lobo medio (dt. max 20 mm.), in sede lingulare (10 mm.) e al segmento basale anteriore del lobo inferiore sn (20 mm.).
Rivoltosi a Maggio 2011 presso un’azienda ospedaliera di Catania (nel frattempo erano continuati i sintomi nonostante l’intervento di “exeresi della lesione” fatto nel precedente ospedale), viene fornita, in seguito a nuova biopsia (con esito di “carcinoma squamoso invasivo”) e nuova TAC, la diagnosi in oggetto. Viene inoltre effettuata una tracheostomia. La TAC parla di “nota lesione primitiva che occupa il seno piriforme di dx, il piano glottico (ove determina stenosi del lume aereo che appare depiazzato a sin. della linea mediana e sottoglottico omolateralmente). Al torace i noduli descritti stavolta sono 4 ma le misure sono diverse: lobo medio a dx (11mm), lingula (8 mm e 5 mm) e lobo inf. (15 x 15 mm.). Nel referto della TAC viene inoltre scritto che quelle lesioni polmonari, a margini finemente irregolari, sono da ricondurre a metastasi.
Per questa ragione non viene eseguito l’intervento chirurgico, ma viene sottoposto a 6 cicli di chemio a base di cisplatino e 5 fluorouracile (a dosi massime). La risposta è obiettivamente positiva (in particolare ai primi 4 cicli) con marcata riduzione della neoformazione del seno piriforme dx e ripristino della simmetria a livello sovra e sottoglottico, mentre le lesioni polmonari vengono descritte come stabili nelle successive TAC di controllo (in realtà spulciando attentamente i referti le dimensioni nel tempo crescono di qualche mm, in particolare nella TAC di Novembre 2011 il nodulo del lobo medio è 16 mm., quello del lobo inferiore di sin. 19 mm. Misure comunque inferiori ai 20 mm di cui si parlava nella TAC di Febbraio 2011, eseguita presso il primo ospedale). Uno dei vari oncologi che gli somministrano la chemio mi dà ragione sul fatto che sulla diagnosi di malattia metastatica forse si è corso un po’ troppo (da precisare che i linfonodi del collo sono sempre risultati liberi da metastasi), e addirittura ci confida che, secondo il suo parere, quei noduli non sono metastasi. Decidiamo quindi di farci seguire da questo specialista, il quale, al termine dei 6 cicli di chemio (completati ad Ottobre 2011), sottopone mio padre per la prima volta all’esame PET. Esso, eseguito a Dicembre 2011, evidenzia il solo nodulo del lobo polmonare inferiore di sinistra, e con basso uptake (SUV max 1.8). A questo punto viene detto a mio padre di scegliere tra intervento di laringectomia totale o trattamento conservativo. Sceglie quest’ultimo, sottoponendosi tra Febbraio e Marzo 2012 a radioterapia transcutanea su laringe e collo con dose totale di 54 Gy, boost su laringe con dose totale di 16 Gy. Non viene effettuata la chemio concomitante, avendola già fatta a dosi massicce pochi mesi prima. I controlli successivi hanno dato esito negativo sulla zona del collo ma mostrano incremento delle formazioni nodulari.
TAC fine Maggio 2012: lobo medio 23 mm, lingulare 12 e 7 mm, lobo inf sin. 22 mm.
PET fine Giugno 2012: Incremento accumulo dei noduli del lobo polm. medio (SUV max. 3.9) e inf. di sin. (SUV max 3.3).
Secondo l’oncologo curante, che attende comunque il prossimo esame TAC per decidere il da farsi, potrebbero comunque essere dei noduli infiammatori, ulteriormente incrementatisi a causa della radioterapia eseguita in zona collo.
Le sue condizioni cliniche sono comunque ottime, si lamenta solo delle neuropatie portategli dalla chemio e della tosse con espettorato, comparsa successivamente alla tracheostomia.
Vorrei avere un parere su queste formazioni nodulari e se, in generale, la strada seguita fino ad oggi è quella giusta o si potrebbe fare di più e meglio.
Nel ringraziarvi porgo cordiali saluti.
[#1]
Gentile Utente,
davanti a tante e protratte incertezze, pur considerando che suo padre è stato già molto tartassato (necessariamente), appare ragionevole pensare ad un accertamento istologico sui noduli polmonari. Ovviamente una decisione del genere deve tener presenti tutti i fattori possibili e sopratutto va presa vedendo le immagini radiologiche per valutarne la fattibilità.
Cordiali Saluti
davanti a tante e protratte incertezze, pur considerando che suo padre è stato già molto tartassato (necessariamente), appare ragionevole pensare ad un accertamento istologico sui noduli polmonari. Ovviamente una decisione del genere deve tener presenti tutti i fattori possibili e sopratutto va presa vedendo le immagini radiologiche per valutarne la fattibilità.
Cordiali Saluti
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
[#2]
Utente
Gentile dr. Barbieri, la ringrazio per la risposta.
Avevo già pensato, per la verità, di richiedere la consulenza di un chirurgo toracico, ma l'oncologo curante l'ha sconsigliato proprio perchè ritiene che opterebbe per un esame invasivo.
A questo punto credo che sia il caso di attendere quantomeno l'esito della prossima TAC di Settembre.
PS Mi tolga un dubbio. Ma il tumore di mio padre è stato correttamente diagnosticato come tumore della laringe o, piuttosto, è un tumore dell'ipofaringe? I trattamenti, per questi due tumori, sono diversi?
Cordiali saluti.
Avevo già pensato, per la verità, di richiedere la consulenza di un chirurgo toracico, ma l'oncologo curante l'ha sconsigliato proprio perchè ritiene che opterebbe per un esame invasivo.
A questo punto credo che sia il caso di attendere quantomeno l'esito della prossima TAC di Settembre.
PS Mi tolga un dubbio. Ma il tumore di mio padre è stato correttamente diagnosticato come tumore della laringe o, piuttosto, è un tumore dell'ipofaringe? I trattamenti, per questi due tumori, sono diversi?
Cordiali saluti.
[#3]
Dal tipo di estensione sembrerebbe di origine laringea. Comunque mi sto esprimendo solo sulla basse della TC, una stadiazione di casi come questi richiede anche la visione laringoscopica e quindi, come dico sempre, la valutazione del caso da vicino, oltre che in modo multidisciplinare.
Il trattamento non differirebbe molto comunque.
Il trattamento non differirebbe molto comunque.
[#4]
Utente
Gentili dottori,
vi riporto il referto della TAC del 14.09.2012.
"Non sono presenti lesioni espansive in sede intracranica.
Persiste un modesto ispessimento del seno piriforme dx, con asimmetria del lume aereo, ma non si riconoscono significative linfoadenomegalie lungo le principali stazioni linfatiche del collo. Cannula tracheostomica in sede.
Non sono presenti linfonodi ilo-mediastinici con asse corto superiore al centimetro o segni di versamento pleuro-pericardico.
Sono stazionarie per numero, caratteristiche e dimensioni le lesioni ripetitive parenchimali polmonari occupanti il lobo medio, la lingula e il lobo inferiore di sinistra; quest'ultima localizzazione è la più estesa e ha un diametro assiale massimo di circa 2 cm.
Si riconoscono i segni di un'ernia iatale.
Non lesioni ripetitive a carico degli organi parenchimatosi dell'addome superiore; stazionarie le formazioni cistiche epatiche e renali.
Non significative linfoadenopatie lombo-aortiche o ileo-pelviche.
Diverticolosi del sigma".
Confesso che, non avendo più fatto praticamente nulla dopo la radioterapia al collo ultimata a Marzo (a parte integrazioni ormai da un anno di omega 3, melatonina, vitamine, e, da poco, aloe), temevo fortemente in un aggravamento della situazione.
In sostanza, invece, mi sembra di capire che il quadro è rimasto immutato rispetto a quanto descritto dalla precedente TAC del 14 Maggio.
Per quanto riguarda il seno piriforme, il modesto ispessimento di cui si parla era stato già descritto pressapoco negli stessi termini proprio nella precedente TAC, ma l'oncologo curante non l'ha preso neppure in considerazione, e la PET total body effettuata il 18 Giugno rilevava solo due dei quattro noduli polmonari (lobo medio e lobo inferiore di sinistra), mentre regolare appariva la distribuzione dell'attività metabolica glucidica su tutto il resto dell'ambito corporeo esplorato.
Il termine "ispessimento" è puramente descrittivo o ha rilevanza oncologica?
Per quanto riguarda i noduli polmonari, che i radiologi continuano ad indicare come metastasi (sarà perchè tendono ogni volta a ricalcare il referto precedente??), non riesco a capire, ammesso e non concesso che abbiano ragione, come possa essere stata possibile la considerevole riduzione volumetrica dei suddetti noduli tra Febbraio e Maggio 2011, periodo in cui mio padre non è stato assolutamente trattato in alcun modo (causa errata biopsia) - a parte l'intervento di tracheostomia effettuato una settimana prima - e il loro graduale incremento durante i trattamenti chemio e radioterapici (ai quali invece ha risposto il tumore primario), fino ad arrivare a raggiungere, molto gradualmente, pressoché le stesse dimensioni rilevate allo stadio di partenza.
Inoltre in quest'ultimo referto viene riportata solo la misurazione del nodulo del lobo inf. di sin., che viene indicato come "il più esteso" (max 2 cm). A Maggio 2012 invece riportavano: lobo medio 23 mm, lingulare 12 e 7 mm, LIS 22 mm. A questo punto mi viene il sospetto che questi noduli abbiano di nuovo cominciato a ridursi in questo periodo che mio padre non sta facendo trattamenti (ha finito la radio a Marzo).
Che ne pensate?
Ringraziandovi sentitamente porgo cordiali saluti.
vi riporto il referto della TAC del 14.09.2012.
"Non sono presenti lesioni espansive in sede intracranica.
Persiste un modesto ispessimento del seno piriforme dx, con asimmetria del lume aereo, ma non si riconoscono significative linfoadenomegalie lungo le principali stazioni linfatiche del collo. Cannula tracheostomica in sede.
Non sono presenti linfonodi ilo-mediastinici con asse corto superiore al centimetro o segni di versamento pleuro-pericardico.
Sono stazionarie per numero, caratteristiche e dimensioni le lesioni ripetitive parenchimali polmonari occupanti il lobo medio, la lingula e il lobo inferiore di sinistra; quest'ultima localizzazione è la più estesa e ha un diametro assiale massimo di circa 2 cm.
Si riconoscono i segni di un'ernia iatale.
Non lesioni ripetitive a carico degli organi parenchimatosi dell'addome superiore; stazionarie le formazioni cistiche epatiche e renali.
Non significative linfoadenopatie lombo-aortiche o ileo-pelviche.
Diverticolosi del sigma".
Confesso che, non avendo più fatto praticamente nulla dopo la radioterapia al collo ultimata a Marzo (a parte integrazioni ormai da un anno di omega 3, melatonina, vitamine, e, da poco, aloe), temevo fortemente in un aggravamento della situazione.
In sostanza, invece, mi sembra di capire che il quadro è rimasto immutato rispetto a quanto descritto dalla precedente TAC del 14 Maggio.
Per quanto riguarda il seno piriforme, il modesto ispessimento di cui si parla era stato già descritto pressapoco negli stessi termini proprio nella precedente TAC, ma l'oncologo curante non l'ha preso neppure in considerazione, e la PET total body effettuata il 18 Giugno rilevava solo due dei quattro noduli polmonari (lobo medio e lobo inferiore di sinistra), mentre regolare appariva la distribuzione dell'attività metabolica glucidica su tutto il resto dell'ambito corporeo esplorato.
Il termine "ispessimento" è puramente descrittivo o ha rilevanza oncologica?
Per quanto riguarda i noduli polmonari, che i radiologi continuano ad indicare come metastasi (sarà perchè tendono ogni volta a ricalcare il referto precedente??), non riesco a capire, ammesso e non concesso che abbiano ragione, come possa essere stata possibile la considerevole riduzione volumetrica dei suddetti noduli tra Febbraio e Maggio 2011, periodo in cui mio padre non è stato assolutamente trattato in alcun modo (causa errata biopsia) - a parte l'intervento di tracheostomia effettuato una settimana prima - e il loro graduale incremento durante i trattamenti chemio e radioterapici (ai quali invece ha risposto il tumore primario), fino ad arrivare a raggiungere, molto gradualmente, pressoché le stesse dimensioni rilevate allo stadio di partenza.
Inoltre in quest'ultimo referto viene riportata solo la misurazione del nodulo del lobo inf. di sin., che viene indicato come "il più esteso" (max 2 cm). A Maggio 2012 invece riportavano: lobo medio 23 mm, lingulare 12 e 7 mm, LIS 22 mm. A questo punto mi viene il sospetto che questi noduli abbiano di nuovo cominciato a ridursi in questo periodo che mio padre non sta facendo trattamenti (ha finito la radio a Marzo).
Che ne pensate?
Ringraziandovi sentitamente porgo cordiali saluti.
[#5]
Gentile Utente,
non è possibile fare ipotesi concrete e soprattutto di significato utile al fine di porre specifiche indicazioni terapeutiche .
In ogni caso questa stabilità ha un significato favorevole.
Ps. Il significato del termine isspessimento rimane di tipo descrittivo quando non è associato a migliore definizione da parte del radiologo.
non è possibile fare ipotesi concrete e soprattutto di significato utile al fine di porre specifiche indicazioni terapeutiche .
In ogni caso questa stabilità ha un significato favorevole.
Ps. Il significato del termine isspessimento rimane di tipo descrittivo quando non è associato a migliore definizione da parte del radiologo.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7.4k visite dal 18/08/2012.
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