Fertilità dopo chemioterapia

Egregi Signori,
a mio marito a fine dicembre è stato diagnosticato un tumore al testicolo dx.
Si è sottoposto ad intervento per rimuoverlo, l' esame istologico ha rilevato 2 noduli, un seminoma ed un carcinoma embrionale. Stadio t1.
A scopo precauzionale, ha fatto 2 cicli di chemio PEB, l' ultimo ciclo è finito a metà marzo.
Ci chiedevamo quando potremo cominciare a cercare una gravidanza.
Vi ringrazio per l' attenzione.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettrice,

è stata fatto, prima di iniziare la chemioterapia, un esame del liquido seminale con eventuale e relativa crioconservazione degli spermatozoi presenti?

Comunque in via precauzionale, è bene dopo almeno sei mesi dalla fine della chemioterapia fare un esame del liquido seminale e poi discutere con l'andrologo del marito il da farsi.

Se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tale problematica andro-urologica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/336-tumore-al-testicolo-come-preservare-la-fertilita.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Egr. Dott. Beretta,
mio marito ha fatto 2 depositi del seme per la crioconservazione, uno prima dell' operazione e l' altro prima dell' inizio della chemio. Le paillettes del primo deposito sono state eliminate, dopo il secondo deposito, perchè la qualità del secondo prelievo era migliore.
Non ci è stato dato un referto riportante i dati delle analisi sul liquido seminale. Ci è stato detto, però, dalla biologa del centro che, nel primo deposito, la percentuale di forme mobili era del 10%, nel secondo del 30%.
Le chiedo, con l' analisi che ci consiglia di fare, cosa si dovrebbe vedere, se c'è ancora l' azoospermia determinata dalla chemio?
Mi scusi per le domande che possono sembrarle ovvie, ma l' atteggiamento sia dell' urologo che dell' oncologo sono stati rivolti in questi mesi solo alla gestione della patologia. Se non avessi letto il Suo articolo, come altre informazioni sulla rete, probabilmente non avremmo fatto neanche la conservazione dello sperma.
La ringrazio per il Suo aiuto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettrice,

certo, l'esame del liquido seminale ora ha proprio la finalità di valutare come e se l'epitelio seminale del testicolo rimasto ha iniziato a produrre ancora spermatozoi.

Un cordiale saluto.