Terapie dopo mastectomia
Gradirei sottoporre la mia situazione a Voi, stimati professionisti.
Ho 49 anni, non ancora in menopausa, e mi è stato diagnosticato un carcinoma alla mammella sinistra. Ho due figli, di 21 e 24 anni. Premetto che nella mia famiglia non c’è stato nessun caso di cancro al seno.
Il 12 febbraio ho subito l’operazione di Mastectomia radicale secondo Madden con linfonodectomia ascellare sx. Riporto testualmente dall’esame istologico ritirato ieri:
DIAGNOSI
“Carcinoma duttale infiltrante con intensa desmoplasia stromale, a media differenziazione (G2-G3), perifericamente al quale sono aspetti di carcinoma duttale in situ (diametro microscopico complessivo di 2,3 cm). Presente focolaio di carcinoma duttale infiltrante, sul parenchima attorno alla pregressa escissione per esame estemporaneo (diametro microscopico di 0,7 cm). Parenchima residuo con i caratteri della displasia fibroso-cistica ove coesistono due piccoli fibroadenomi. Margine profondo, margini laterali, cute sovrastante il nodulo e capezzolo esenti da infiltrazione neoplastica. Metastasi linfonodale massiva a 1 linfonodo su 16 isolati ed esaminati.
Le indagini immunoistochimiche hanno documentato: recettori Estrogeni positivi con il 100% di cellule colorate (score 5) e con intensa colorazione nucleare (score 3); recettori Progestinici positivi con 85% di cellule colorate (score 5) e con intensità nucleare moderata (score 2). Anticorpo anti Ki-67 positivo nel 6% delle cellule neoplastiche (cut-off 24%). Recettore HER2 (clone TB 250) positivo (1+).”
Gradirei sapere se la situazione è veramente preoccupante. Il valore G2-G3 indica la malignità alta del cancro? E la positività dei recettori al 100% e all’85% è molto negativo come fattore? Che tipo di terapie dovrò affrontare?
Ringrazio anticipatamente quanti con le loro risposte mi dedicheranno del tempo.
Luciana
Ho 49 anni, non ancora in menopausa, e mi è stato diagnosticato un carcinoma alla mammella sinistra. Ho due figli, di 21 e 24 anni. Premetto che nella mia famiglia non c’è stato nessun caso di cancro al seno.
Il 12 febbraio ho subito l’operazione di Mastectomia radicale secondo Madden con linfonodectomia ascellare sx. Riporto testualmente dall’esame istologico ritirato ieri:
DIAGNOSI
“Carcinoma duttale infiltrante con intensa desmoplasia stromale, a media differenziazione (G2-G3), perifericamente al quale sono aspetti di carcinoma duttale in situ (diametro microscopico complessivo di 2,3 cm). Presente focolaio di carcinoma duttale infiltrante, sul parenchima attorno alla pregressa escissione per esame estemporaneo (diametro microscopico di 0,7 cm). Parenchima residuo con i caratteri della displasia fibroso-cistica ove coesistono due piccoli fibroadenomi. Margine profondo, margini laterali, cute sovrastante il nodulo e capezzolo esenti da infiltrazione neoplastica. Metastasi linfonodale massiva a 1 linfonodo su 16 isolati ed esaminati.
Le indagini immunoistochimiche hanno documentato: recettori Estrogeni positivi con il 100% di cellule colorate (score 5) e con intensa colorazione nucleare (score 3); recettori Progestinici positivi con 85% di cellule colorate (score 5) e con intensità nucleare moderata (score 2). Anticorpo anti Ki-67 positivo nel 6% delle cellule neoplastiche (cut-off 24%). Recettore HER2 (clone TB 250) positivo (1+).”
Gradirei sapere se la situazione è veramente preoccupante. Il valore G2-G3 indica la malignità alta del cancro? E la positività dei recettori al 100% e all’85% è molto negativo come fattore? Che tipo di terapie dovrò affrontare?
Ringrazio anticipatamente quanti con le loro risposte mi dedicheranno del tempo.
Luciana
[#1]
Gentile Utente,
la sua patologia necessita di un trattamento definito adiuvante, cioè una chemioterapia con antracicline (per esempio AC, FEC, EC, FAC o a secondo la scelta divisionale in associazione con taxani).
Lo stato recettoriale iperepresso (Estrogeni e progesterone) è indice di sensibilità agli ormoni.
Considerando il tipo d'intervento (mastectomia radicale), il numero di linfonodi positivo, la positività dell'her2, non è indicata nè terapia radiantè nè trattamento con herbitux (anticorpo monoclonale).
E'INDISPENSABILE eseguire stadiazione di malattia con studio osseo, toracico ed addominale (ecografia o TC + scintigrafia ossea).
la sua patologia necessita di un trattamento definito adiuvante, cioè una chemioterapia con antracicline (per esempio AC, FEC, EC, FAC o a secondo la scelta divisionale in associazione con taxani).
Lo stato recettoriale iperepresso (Estrogeni e progesterone) è indice di sensibilità agli ormoni.
Considerando il tipo d'intervento (mastectomia radicale), il numero di linfonodi positivo, la positività dell'her2, non è indicata nè terapia radiantè nè trattamento con herbitux (anticorpo monoclonale).
E'INDISPENSABILE eseguire stadiazione di malattia con studio osseo, toracico ed addominale (ecografia o TC + scintigrafia ossea).
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#2]
G3 indica solo uno dei fattori prognostici sfavorevoli, mentre ce ne sono altri FAVOREVOLI molto importanti come la positività dei recettori ormonali ecc.
Per il resto ha già risposto il collega D'Angelo.
Per il resto ha già risposto il collega D'Angelo.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.1k visite dal 11/03/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.