Episodio polmonite carattere patologico secondario?
Gentile Dottore,
mi rivolgo a lei per avere un consulto.
Mia mamma 66 anni, nel mese di dicembre u.s. è stata ricoverata in ospedale per episodio di polmonite. L’ esito della prima rx torace presentava la seguente refertazione :opacamento dell’ambito polmonare mediobasale dx riferibile in prima ipotesi a focolaio flogistico acuto”. Dopo trattamento antibiotico a mezzo fleboclisi per 15 gg., la successiva rx torace presentava il seguente esito “appare migliorata la diafania del parenchima polmonare in sede medio-basale destra. Non alterazioni pleuro parenchimali in atto a sinistra. Immagine cardio-mediastinica nei limiti della norma”, pertanto veniva dimessa.
L’ultima rx torace di controllo eseguita nel mese in corso, presentava il seguente esito: si osserva rischiaramento del territorio polmonare medio-basale a destra, in sede paracardiaca. Permangono fenomeni peribronchitici in sede ilare da entrambi i lati. I seni costo-frenici sono liberi. L’ombra cardio-vasale è nei limiti.
Gli esami microbiologici sulle urine eseguiti durante il ricovero, rilevavano assenza della presenza dell’antigene (sierotipo 1) legionella e di antigene streptococcus pneumonie nonché gli esami ematici immunologici l’assenza di S-anti chlamydia pneumonite Igg e Igm
Tenuto conto che tra gli altri esami ematici, veniva rilevata una quantità di S-Ferro Totale di 20 mcg/dl ed avendo letto che un’anemia, tra i significati prognostici può presentare anche quello di neoplasia polmonare, accompagnato dal fatto che mia mamma presenta una situazione di bronchite ormai cronicizzata da tempo con manifestazioni di tosse più o meno persistente talvolta produttiva talvolta meno le chiedo se non sia opportuno effettuare una broncoscopia a scopo preventivo, ed al fine di indagare la situazione, nell’ipotesi che l’episodio acuto di polmonite rivesta un carattere patologico secondario ad un problema a livello bronchiale.
A completamento della situazione clinica presento le seguenti informazioni: mia mamma è portatrice di diabete tipo 2 di recente riscontro (OGTT), contenuto allo stato attuale con dieta opportuna, ipertensione arteriosa, dislipidemia, trattate farmacologicamente, CHD-IMA-PTCA + stent nel 2005, artrite reumatoide in attuale fase di remissione, non trattata farmacologicamente.
Inoltre riferisco i valori ematici rilevati in corso di ricovero, effettuati alle dimissioni, che si discostano dal range di riferimento:
Emocromo: Hb Emoglobina 11,6 g/dl , Sg – Ematocrito 35,3%, Sg- velocità eitrosedimentazione 51 mm.
Grazie per una cortese risposta e con l'occasione le porgo cordiali saluti.
mi rivolgo a lei per avere un consulto.
Mia mamma 66 anni, nel mese di dicembre u.s. è stata ricoverata in ospedale per episodio di polmonite. L’ esito della prima rx torace presentava la seguente refertazione :opacamento dell’ambito polmonare mediobasale dx riferibile in prima ipotesi a focolaio flogistico acuto”. Dopo trattamento antibiotico a mezzo fleboclisi per 15 gg., la successiva rx torace presentava il seguente esito “appare migliorata la diafania del parenchima polmonare in sede medio-basale destra. Non alterazioni pleuro parenchimali in atto a sinistra. Immagine cardio-mediastinica nei limiti della norma”, pertanto veniva dimessa.
L’ultima rx torace di controllo eseguita nel mese in corso, presentava il seguente esito: si osserva rischiaramento del territorio polmonare medio-basale a destra, in sede paracardiaca. Permangono fenomeni peribronchitici in sede ilare da entrambi i lati. I seni costo-frenici sono liberi. L’ombra cardio-vasale è nei limiti.
Gli esami microbiologici sulle urine eseguiti durante il ricovero, rilevavano assenza della presenza dell’antigene (sierotipo 1) legionella e di antigene streptococcus pneumonie nonché gli esami ematici immunologici l’assenza di S-anti chlamydia pneumonite Igg e Igm
Tenuto conto che tra gli altri esami ematici, veniva rilevata una quantità di S-Ferro Totale di 20 mcg/dl ed avendo letto che un’anemia, tra i significati prognostici può presentare anche quello di neoplasia polmonare, accompagnato dal fatto che mia mamma presenta una situazione di bronchite ormai cronicizzata da tempo con manifestazioni di tosse più o meno persistente talvolta produttiva talvolta meno le chiedo se non sia opportuno effettuare una broncoscopia a scopo preventivo, ed al fine di indagare la situazione, nell’ipotesi che l’episodio acuto di polmonite rivesta un carattere patologico secondario ad un problema a livello bronchiale.
A completamento della situazione clinica presento le seguenti informazioni: mia mamma è portatrice di diabete tipo 2 di recente riscontro (OGTT), contenuto allo stato attuale con dieta opportuna, ipertensione arteriosa, dislipidemia, trattate farmacologicamente, CHD-IMA-PTCA + stent nel 2005, artrite reumatoide in attuale fase di remissione, non trattata farmacologicamente.
Inoltre riferisco i valori ematici rilevati in corso di ricovero, effettuati alle dimissioni, che si discostano dal range di riferimento:
Emocromo: Hb Emoglobina 11,6 g/dl , Sg – Ematocrito 35,3%, Sg- velocità eitrosedimentazione 51 mm.
Grazie per una cortese risposta e con l'occasione le porgo cordiali saluti.
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Gentile Utente,
credo che il modo più utile per iniziare delle indagini più approfondite, anche se dalle rxgrafie sembra che il quadro polmonitico sia andato in remissione con la sola terapia antibiotica, sia eventualmente con la TC (esame meno invasivo della broncoscopia e che permette di avere un buon quadro della situazione polmonare), magari da riservare in caso di ricomparsa della polmonite.
Non mi preoccuperei degli altri sintomi riferiti; l'anemia può essere un segnale di alcune patologie, non solo oncologiche, ma a 66 anni 11.6 di Hb, non la riterrei un'anemia grave da destare preoccupazioni.
credo che il modo più utile per iniziare delle indagini più approfondite, anche se dalle rxgrafie sembra che il quadro polmonitico sia andato in remissione con la sola terapia antibiotica, sia eventualmente con la TC (esame meno invasivo della broncoscopia e che permette di avere un buon quadro della situazione polmonare), magari da riservare in caso di ricomparsa della polmonite.
Non mi preoccuperei degli altri sintomi riferiti; l'anemia può essere un segnale di alcune patologie, non solo oncologiche, ma a 66 anni 11.6 di Hb, non la riterrei un'anemia grave da destare preoccupazioni.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.1k visite dal 03/03/2008.
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