Una focale iperattività

Domanda: Gentilissimi esperti, vi scrivo per chiedervi un parere relativo al caso di mio padre.
Mio padre di 82 anni il 06/06/2012 è stato sottoposto ad una tomoscintigrafia PET total body della quale vi riporto il referto.
REFERTO: "Area di intenso accumulo del tracciante con porzione centrale fotopenica come per fenomeni necrotico-colliquativi di pertinenza polmonare sinistra nel segmento superiore del lobo inferiore. Ulteriori accumuli di pertinenza linfonodale della finestra aorto-polmonare ed in sede tracheo-bronchiale ed ilare sinistra.
Iperattività surrenale bilaterale più evidente a destra.
Si apprezza una focale iperattività di pertinenza ossea a livello della testa omerale sinistra nonchè, peraltro di minor intensità e di non univoco significato patologico, a carico del soma di D9 e del corpo ileale sinistro.
Diffusa disomogenea iperattività midollare compatibile con attivazione post-anemica.
Si apprezza infine una disomogenea iperfissazione colica ascendente in assenza di denitive focalità; utile verifica endoscopica.
Limitatamente al potere risolutivo della metodica (circa 5 mm) non si documentano altre aree di abnorme accumulo del tracciante nelle rimanenti regioni corporee indagate.
CONCLUSIONI: lesioni ad elevata attività metabolica a livello polmonare, linfonodale ilo-mediastinico ed osseo in particolare omerale sinistro; di verosimile analogo significato i reperti surrenali bilaterali".
Riportato quanto sopra volevo sapere un vostro parere relativamente alla gravità del caso e come voi sareste intervenuti. E' secondo il vostro illustre parere uno stadio molto avanzato o c'è la speranza di regalare ancora un pò di vita a mio padre.
Preciso che le sue condizioni generali sono abbastanza buone. Al momento non ha dolori, non ha febbre, si affatica un pochino nel camminare e ha un pochino di tosse con catarro che cerchiamo di tenere a bada conl'aereosol.
Inoltre chiedo di sapere che tipo di vita e alimentazione dovrebbe condurre date le sue condizioni.
Grazie di cuore per quanto fate, sono certa che il Signore ve ne renderà merito e attendo gentile risposta.
[#1]
Dr. Gianfranco Buccheri Oncologo, Pneumologo 12
Gentile signora, rispondo brevemente alle sue domande:
1. nonostante lo stadio di malattia molto avanzato (IV stadio), in molti casi è possibile una discreta sopravvivenza (da 1 a 2 anni, qualche rara volta di più). Tuttavia, una PET non basta per classificare un tumore (es. istologico, TAC cranio e mirate, marcatori sierici tradizionale e marcatori genetici, ecc...). Al completamento delle indagini diagnostiche, la prognosi sarà più chiara e la terapia ottimale per il caso potrà iniziare.
2. consiglio una vita il più possibile normale e una alimentazione leggera, varia e ipercalorica.
Cordialmente,
Gianfranco Buccheri
http://www.alcase.it/chi-siamo/il-dr-gianfranco-buccheri/

Dr. Gianfranco Buccheri
direttore medico di ALCASE Italia
(www.alcase.it)

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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
Gentile Utente,
risulta strano che il problema di suo padre si stato inquadrato solo con una PET. Presumo che prima abbia fatto una TAC. In ogni caso anche se la PET da indicazioni funzionali sulla presenza di una patologia a forte attività metabolica in più sedi, urge dare un "nome ed un cognome" a questa malattia di tipo neoplastico. Quindi se si rivolge ad un'oncologo o ad uno pneumologo vedrà che le organizzerà una procedure diagnostica che ha lo scopo di ottenere un campione bioptico per perfezionare questa diagnosi.
In sintesi le verrà proposta una broncoscopia o una biopsia transtoracica. La scelta sarà fatta guardando le immagini per capire quale delle due tecniche può raggiungere più agevolmente un massa da bioptizzare.
Solo dopo si potrà parlare di quali possibilità terapeutiche si possano applicare a suo padre, considerata l'età e le eventuali patologie associate.
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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