Parere su terapia carcinoma misto

Buongiorno vi scrivo per avere un parere sulla situazione di mia madre e sulla terapia che sta effettuando... Ad agosto viene operata per metastasi di 5 cm al cervelletto. Il mateiale rimosso viene analizzato con il seguente risultato: Metastasi di carcinoma; la negatività per TTF1, CK7 e la parziale positività per P63 e Vimentina esclude l'origine polmonare della neoplasia ed orienta per un origine urogenitale. Non avendo avuto conferma da altri numerosi esami abbiamo richiesto la revisione dell'istologico: Sezioni istologiche di tessuto encefalico interessate da proliferazione di elementi cellulari organizzati in pattern solido/organoide, caratterizzati da nuclei polidimensionali, irregolarmente rotondeggianti o ovalari, con cromatina a zolle, nucleoli incospicui e con scarso citoplasma eosinofilo. Si repertano numerose figure mitotiche (30 mitosi su 10HPF) e numerosi corpi apoptotici; concomitano aree di necrosi ed emmorragia.
reperto morfologico e immunofenotipico indicativo per metastasi cerebrale. La positività per Sinaptofisina, la positività granulare per CKAE1AE3 e la positività granulare in cellule isolate per CD20 orienta verso la diagnosi di carcinoma neuroendocrino”
L'octreoscan:mette in risalto un'area di iper accumulo nel polmone destro in corrispondenza del segmento anteriore del lobo superiore, in sede paramediastinica, nell'ipofisi (probabile esito radioterapico) e nella V costa destra
Tc : si osserva conglobato linfoadenopatico presente in sede ilare destra, che ha diametri di circa 35x28mm, impronta la vena cava superiore (pervia) ed il bronco principale destro.Non falde fluide pleuro-pericardiche. Invariato il polmone sn.rispetto al precedente si osserva la tumefazione del surrene destro, che attualmente ha diametro di circa 28mm, ed è sospetto per localizzazione secondaria
Richiesto il terzo istologico: localizzazzione cerebellare di carcinoma scarsamente differenziato di tipo misto, composto per il 60% da carcinoma neuroendocrino scarsamente differenziato e per il 40% da carcinoma squamoso scarsamente differenziato. Ora ha appena effettuato il primo ciclo d chemioterapia secondo schema CDDP+vepesid. La mia oncologa mi ha detto che la terapia mira alla remissione sopratutto con questo indice di proliferazione e non solamente al tenere sotto controllo il tumore
volevo chiedervi inanzitutto se la terapia che mia madre sta seguendo è la più adatta e se si può fare altro. Inoltre, nonostante quello detto dalla mia oncologa, ho letto su internet che chi si ammala di tumore al polmone di solito non supera i 5 anni di vita. Vorrei avere delle delucidazioni sulle reali speranze di guarigione. Il tumore può guarire?si può effettivamente tornare ad una vita normale?
perchè la risposta della mia oncologa mi aveva rincuorata pensando che il tumore potesse essere sconfitto ma poi ho lettoche nonostante spesso il tumore passi le speranze di vita rimangono basse
spero che decidiate di rispondere. Mia madre ha 59 anni
cordiali saluti
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
Gentile Utente,
la diagnosi di neoplasia che riguarda sua madre è particolarmente rilevante, non solo per la difficoltà di definizione istologica che ha richiesto consulti multipli, ma anche e soprattutto per le sedi di malattia e per la tendenza a metastatizzare della stessa. Le vorrei dire che una valutazione prognostica sarebbe utile rimandarla a dopo aver verificato la risposta al trattamento chemioterapico in corso che in effetti è quello più indicato. Con questo non vorrei esimermi da una risposta chiara, tuttavia temo che si sia creata una illusione che non corrisponde alla realtà, in quanto non vi è in genere possibilità di guarire malattie tali quando già metastatiche, salvo rarissimi casi fortunati.
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Buongiorno...inanzitutto la vorrei ringraziare per la risposta sulla quale le chiedo delucidazioni
lei afferma quindi che sia improbabile che il tumore possa "sparire" dato che ha già dato metastasi?
inoltre, come le scrivevo, ho letto in internet che, nonostante il tumore guarisca in alcuni casi comunque la speranza di vita non supera (nella maggior parte dei casi) i 5 anni
capisco che lei non ha sottomano la cartella clinica di mia mamma, che non l'ha visitata e che quindi non può averne un quadro completo ma vorrei chiederle un sincero parere su quello che devo aspettarmi
non le chiedo di essere veggente ma vorrei sapere le speranze che ha questa terapia di far guarire il tumore o se non almeno di "bloccarlo"
mia mamma non sembra nemmeno malata nel senso che sta abbastanza bene. è un pò' dimagrita ma perchè per più di un anno le era passato l'appetito che ora dopo il primo ciclo di chemio le è tornato e ha poca resistenza fisica da dopo l'operazione per la rimozione della metastasi. Resistenza che diminuisce ulteriormente dopo la chemio.
insomma vorrei chiederle cosa mi dovrei aspettare una guarigione?di tenerlo sotto controllo?per quanto tempo?
la ringrazio in anticipo
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
Le devo confermare che è "improbabile" anche se non del tutto "impossibile" che il tumore sparisca e soprattutto che lo faccia definitivamente.
Come le avevo già indicato, sarebbe meglio esprimersi dopo aver verificato la risposta al trattamento chemioterapico. Il tempo per cui si può sperare di mantenere un controllo della malattia aumenta se si realizza una buona risposta alla terapia, viceversa se disgraziatamente non vi fosse risposta quel tempo si ridurrebbe drasticamente.
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Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
La ringrazio molto della sua disponibilità e approffitto ancora della sua pazienza per chiederle se oltre a quell che già stiamo facendo possiamo fare altro. Un conoscente mi ha parlato dell'ipotermia oncologica che ha avuto, nel caso di sua madre, effetti molto positivi.
Oltre a questo ho letto che il dimagrimento che deriva dalla malattia sarebbe addiritura più pericoloso della malattia stessa. Mia madre si sta sforzando di mangiare un pò di tutto e con maggiori quantità e frequenza. Ho letto che si devono scegliere alimenti particolarmente proteici
Inoltre c'è una dieta che possiamo seguire che l'aiuti sia a combattere la malattia sia a contrastare il dimagrimento? deve assumere particolari sostanze o integratori? ci interesserebbe sopratutto per l'astenia
la ringrazio in anticipo e spero che sià così gentile da rispondermi
mi scuso per le tante domande e che spesso le domande da fare vengono quando non si è più davanti al proprio oncologo e i dubbi sono tanti e il tempo, in ospedale, sempre troppo poco
grazie mille
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
La terapia più indicata è quella che le è stata prescritta.
La possibilità di usare integratori o stimolanti deve essere valutata, in modo calibrato su di lei, dall'oncologo che l'ha in cura e che può vedere momento per momento le sue condizioni e l'andamento degli esami di laboratorio (in particolare gli indici nutrizionali).
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Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
La ringrazio moltissimo della disponibilità e della sincerità
cordiali saluti
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Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Buongiorno scrivo dopo il 4 ciclo di chemioterapia sullo schema cddp+vp16. Abbaimo effettuato un'altra tac di controllo e abbiamo riscontrato una NON efficacia della terapia. Il tumore polmonare è praticamente raddoppiato così come quello sito nel surrene destro. Oggi abbiamo parlato con l'oncologa che sta valutando un altra terapia da iniziare questa stessa settimana. Il problema maggiore, credo sia proprio il fatto che il tumore è misto (60% neuroendocrino scarsamente differenziato con indice proliferazione 90%; 40% carcinoma squamoso scarsamente differenziato con indice proliferazione 70%). Volevo chiedere un vostro parere su eventuali terapie che si potrebbero adottare. Ho sentito poi parlare dell'ipertermia e chiedo appunto se potrebbe giovare o se ci sono altre tecniche possono essere messe in atto non essendo il tumore operabile
aspetto con ansia una vostra risposta
sono molto preoccupata e spero che possiate darmi qualche risposta
cordiali saluti
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
Quandio si inizia a trattare casi come questo è regola trattare con lo schema indicato per la componente neuroendocrina, che comunque ha pure il maggior indice proliferativo. La risposta non c'è stata. Questa situazione rende la prognosi molto sfavorevole. L'oncologo che ha in cura il caso ora è costretto ad iniziare un trattamento diverso, tuttavia il comportamento del tumore non depone proprio bene.
Cordiali Saluti
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
Quandio si inizia a trattare casi come questo è regola trattare con lo schema indicato per la componente neuroendocrina, che comunque ha pure il maggior indice proliferativo. La risposta non c'è stata. Questa situazione rende la prognosi molto sfavorevole. L'oncologo che ha in cura il caso ora è costretto ad iniziare un trattamento diverso, tuttavia il comportamento del tumore non depone proprio bene.
Cordiali Saluti
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Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Buongiorno inanzitutto la ringrazio per la risposta poi volevo chiederle se ci sono, oltre alla chemioterapia, altri trattamenti che possono dare qualche risultato? ho letto dell'ipertermia della chemioembolizazzione, alcolizzazione, criochirurgia e della termoablazione a radiofrequenza. Non c'è nulla che si può fare? e dei farmaci utilizzabili con la chemioterapia ce ne sono che, almeno in linea teorica, possono "funzionare"?
Purtroppo la notizia dell'inefficacia della terapia fatta fin'ora ci ha portato un forte sconforto e volevo chiedere se c'è qualche possibilità di guarigione o almeno la possibilità di "bloccare" la crescita tumorale.
spero possiate rispondermi
cordiali saluti
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
Nessuna terapia ha dato prova di essere efficace in un alto numero di casi di questo tipo. Le terapie che sta effettuando sono quelle che hanno dato prova di ottenere i "migliori" risultati possibili ..anche se purtroppo sono così limitati. Capisco che sia portata a pensare "se questi sono i migliori risultati..." ...ma non ci sono terapie più valide.
Le possibilità di guarigione in casi del genere sono pressochè inesistenti. Mi sembra strano che chi ha in cura il paziente non si sia espresso chiaramente. Non per arrogarsi il diritto di dare atroci sentenze ma solo per essere chiari.
Le tecniche che ha citato possono essere scelte in casi molto particolari e personalizzati ma che comprendano malattia con localizzazioni circoscritte e per questo aggredibili nel loro insieme.
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Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
La ringrazio molto dottore anche della sua sincerità. Mia madre ha chiesto chiaramente all'oncologa quanto le rimaneva da vivere. è una domanda scomoda a cui l'oncologa non ha risposto. Vorrei tuttavia approffittare della sua gentilezza per chiedere un suo parere in proposito. Inoltre sembrerà forse una domanda stupida ma vorrei sapere come il tumore "uccide". Insomma quando si muore di tumore di cosa si muore?cosa mi devo aspettare dalla malattia di mia madre? e non c'è proprio nulla da fare nemmeno in altre città (io vivo a Cagliari) che magari hanno centri maggiormente specializzati?
la ringrazio molto
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
Non sarei certo io a vietarle di provare altre cure. Tuttavia non posso avere dati per consigliare terapie non provate scientificamente. Ammetto comunque che, dopo avere effettuato le terapie convenzionali, qualcuno voglia perseguire ogni speranza anche con terapie alternative.
La domanda più delicata è "come il tumore uccide" ...lo fa in tanti possibili modi: compromettendo la funzione dell'organo in cui si è sviluppato (nel caso l'apparato respiratorio), interessando organi vitali vicini (cuore e grossi vasi per esempio), oppure ancora facendo danni in altri organi con eventuali metastasi. Infine i tumori molto estesi "consumano" molte energie depauperando tutto l'organismo e determinando quel decadimento delle fasi avanzate che si chiama "cachessia".

Scusi il crudo escursus teorico ma ..a domanda precisa ...necessaria risposta.

Cordiali Saluti
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Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Grazie mille...comunque l'oncologa ha iniziato una nuova terapia con il taxolo. Lei, sinceramente, cosa ne pensa?
grazie della sua disponibilità
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
E' una scelta ragionevole ...anche considerando la progressione di malattia già dopo il quarto ciclo di CDDP-VP16.
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Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Va bene grazie...purtroppo non si può fare nient'altro che sperare e vivere alla giornata! La ringrazio tantissimo dottore!