Epatocarcinoma

Vi prego aiutatemi,
gent.le/i Medico/i ho un grosso quesito da porvi a cui spero possiate dare una risposta celere in quanto penso proprio che il tempo stringa e non ci sia quasi più nulla da fare!!!
Mio padre classe 1948 affetto dagli anni ’80 da virus da epatite B sempre sotto controllo annuale sia con analisi del sangue che ecografie al fegato. Per non dilungarmi ma farvi capire citerò solamente alcuni responsi delle visite passate.
- anno 2001 visita e controlli specialistici C/O studio dott. Rizzetto di Torino il quale riscontrava presenza piccoli angiomi e valori di AST/GOT – ALT/GPT – gamma-GLUTAMMIL TRANSFERASI con valori mediamente da 120 a 167
- anno 2008 esame ecografico dell’addome dimostra fegato di regolare morfologia e volume, con margini e profili regolari. La struttura appare di regolare ecogenicità, con plurime alterazioni iperecogene da riferire ad angiomi con dimensioni massime fino a mm 26 alla cupola del lobo destro (7’ segmento) il resto nella norma milza volume lievemente aumentato (14.5)
- anno 2009 esame ecografico confrontato col precedente non fa rilevare modificazioni; permane fegato di regolare morfologia e volume, con margini e profili conservati. Sono tuttora presenti numerose alterazioni iperecogene la maggiore delle quali alla cupola del settimo segmento, dimensioni 26 mm. altra che condiziona bozzatura del profilo del ‘6 con dimensioni di 24 mm e lievemente meno ecogena, anch’esso invariata; milza volume lievemente aumentato (15 cm)
- anno 2011 esame ecografico dimostra fegato di regolare morfologia e volume, con margini e profili conservati. Tuttora presenti ed invariate le formazioni ecogene intraparenchimali, le due maggiori di 26mm al ‘7 segmento e di 24 mm a livello del profilo inferiore del ‘6; milza volume lievemente aumentato (15 cm)
- ANNO 2012 - ESAME ECOGRAFICO DIMOSTRA FEGATO DI REGOLARE MORFOLOGIA E VOLUME, CON MARGINI E PROFILI CONSERVATI. STRUTTURA DEL PARENCHIMA APPARE DIDISOMOGENEA PER PRESENZA DI GROSSOLANE ALTERAZIONI AL LOBO DX (DI CUI 2 FINO A 7 CM.) E LOBO SX (6 CM.) DI CUI SARA’ UTILE ESAME ISTOLOGICO.
- PREOCCUPATISSIMI FACCIAMO R.M. ADDOME SUPERIORE SENZA E CON MDC, REFERTO:
- fegato caratterizzato da netta alterazione morfologica e di segnale: in particolare e’ presente ipertrofia del lobo sx associata a margini irregolari, bozzuti; nel contesto del parenchima sono rilevabili plurimi minuti noduli ipointensi in T2, iso-iperintensi in T1, con dimensioni variabili da pochi mm a 2 cm. con caratteristiche di segnale riferibili a noduli di rigenerazione. I rilievi RM depongono per evoluzione cirrogena della nota epatopatia.
- Nel contesto del parenchima si apprezzano inoltre tre voluminose formazioni espansive rispettivamente: a livello del lobo sx (7 cm) e al ‘6 segmento (7.5 cm e 5.5 cm) caratterizzate da segnale marcamente disomogeneo, misto, in parte iso-ipointenso in T2 con aree di netto ipersegnale in T1 pre-mdc; dopo mdc ev si apprezza minimo enhancement in fase arteriosa associato a modesto e non uniforme wash-out, limitato ad alcune minute aree periferiche nelle 2 maggiori lesioni, mentre risulta netto il wash-out a carico della lesione di 55 mm. In fase tardiva epatobiliare le due formazioni di maggiori dimensioni mostrano tenue non uniforme iposegnale mentre la lesione di 55 mm risulta nettamente ipointensa. I rilievi RM depongono per noduli di HCC pur in assenza di comportamento contrasto grafico patognomonico, in particolare a livello dei due noduli dominanti, verosimilmente in rapporto a differenti gradi di differenziazione con aspetto “a mosaico”.
- Non dilatate le vie biliari. Vena porta pervia, di calibro regolare.
- valori di AST/GOT – ALT/GPT – gamma-GLUTAMMIL TRANSFERASI con valori mediamente da 120 a 167
A questo punto il primario di gastroenterologia dell’ospedale Circolo di Varese ci consiglia immediata biopsia per sopetti 3 epatocarcinomi ed esami delle alfafetoproteine, ora siamo in attesa dei valori delle alfa, ma mio padre e’ contrario a fare biopsia perché è convinto che siano solo angiomi ingrossati e che con una biopsia potrebbero per errore scoppiargliene qualcuno provocando così emorragia.
Esistono altri esami per capire se siano realmente epatocarcinomi? E se si quali? Visto il cambiamento repentino dall’anno scorso 2011 a quest’anno 2012 è realmente possibile che siano solo angiomi? Visto che già eco del 2008 riportava la frase “riconducibili ad angiomi”? e se fossero realmente 3 epatocarcinomi ci sono speranze? Ho sentito parlare bene di trattamenti di alcolizzazione, radiofrequenza, microonde etc…cosa mi dite a riguardo?
Vi prego aiutatemi io sono il figlio e sono disposto a farlo visitare nelle migliori strutture ospedaliere e dai migliori primari specializzati in malattie del fegato ed eventualmente mi potete anche consigliare nomi strutture e medici?
RINGRAZIO DI CUORE ANTICIPATAMENTE IN ATTESA DI CELERISSIMO RISCONTRO ALLA PRESENTE.
Cordialità
Tedde geom. Mirko
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Gentile utente,
l'alfa-fetoproteina è un marker abbastanza sensibile;
se il valore supera i 200-400 ng/ml la diagnosi di epatocarcinoma è quasi certa
(esistono tuttavia dei falsi negativi e falsi positivi);
l’alfafetoproteina viene usualmente impiegata per lo screening dell’epatocarcinoma nel cirrotico.
Credo pertanto che si possa attendere l'esito di questo accertamento sierologico.

Inoltre lei cita
<<I rilievi RM depongono per evoluzione cirrogena della nota epatopatia.>>
pertanto credo che una corretto inquadramento della epatopatia e della ipertensione portale sia importante.

Per maggiori chiarimenti sull'HCC può leggere

http://www.enterologia.it/neoplasie-fegato.html

Cordialità

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno gentile Professore intanto la ringrazio di cuore per la sua attenzione abbiamo fatto ulteriori esami:

valore delle alfafetoproteine 74.5

virologia HBVDNA 374.000 UI/ml

noi sinceramente visto i valori nella norma pensiamo che in effetti siano angiomi atipici ma i medici vogliono approfondire con TAC da confrontare alla RM già effettuata.
Secondo lei non sarebbe meglio un ECO con mdc? per vedere senza ombra di dubbio la vascolarizzazione all'interno di queste 3 sacche/lesioni?

Speranzoso in una sua risposta porgo,
distinti saluti
Tedde geom. Mirko



[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Nel rispetto delle valutazioni fatte dai colleghi sul campo,
che saranno state sicuramente ben ponderate ed opportune,

le rispondo sull'Ecografia epatica con mezzo di contrasto (CEUS).

A seconda del campo di applicazione la CEUS si propone come indagine alternativa o complementare a CT e RMN.

Ovviamente trova applicazione per la diagnosi dell’epatocarcinoma (HCC);
le tecniche di imaging con mezzo di contrasto (tra cui "anche" la CEUS) rappresentano infatti oggi il gold standard per la diagnosi dei noduli di HCC con dimensioni superiori a 1 cm.

Mi ritenga disponibile.
[#4]
Utente
Utente
Grazie mille egregio Dottore, provvederemo allora a fare questo esame ulteriore, approfitto della sua gentilezza per chiederle se è possibile che i 2 noduli da ca. 2 cm diagnosticati con TAC nell'anno 2001 riconducibili ad angiomi invece avrebbero potuto essere già all'epoca essere degli HCC che sono stati immobili nelle dimensioni per 10 anni come nel nostro caso; ed inoltre se realmente fossero stati sempre negli anni angiomi se gli angiomi possono aumentare in un anno più del doppio del loro volume.
Grazie di cuore.
Cordialità
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
I parametri di valutazione occorrenti per rispondere a queste sue ultime domande sono tanti,
tra cui una attenta valutazione della storia clinica e del paziente" sul campo".

On-line potremmo solo fare ipotesi, fors'anche opinabili.

Saluti