Tamoxifene e enantone con analisi tutte negative
Gentili medici,
chiedo un consulto relativo alla terapia che mi è stata prescritta dopo diagnosi di tumore al seno sinistro.
Ho subito un intervento di mastectomia lo scorso dicembre. Nella biopsia intraoperatoria i due linfonodi sentinella sono risultati liberi da depositi neoplastici, così che gli altri linfonodi sono stati lasciati in sede.
L’esame istologico ha evidenziato due focolai tumorali:
“nodulo di cm. 1,5: carcinoma duttale infiltrante ben differenziato G1 secondo Elston/Ellis, a margini infiltrativi. Anaplasia nucleare:lieve. Permeazione linfatica: non evidente”.
“nodulo di cm. 0,8: carcinoma duttale infiltrante moderatamente differenziato G2 secondo Elston/Ellis, a margini infiltrativi. Anaplasia nucleare: moderata. Permeazione linfatica: presente”.
“Recettori estrogenici: 90%.
Recettori progestinici: 90%.
Indice di proliferazione con anticorpo Ki67 clone Mib-1: 9%.
Espressione di c-erb-B2/Herceptest score: 2+.
p53: non iperespressa”.
indice di proliferazione con anticorpo Ki67 clone Mib-1: 5%.
Cerb-B”/Herceptest score: 0”.
La diagnosi finale è “neoplasia intraepiteliale duttale a basso grado/DIN 1B sec. WHO”.
L’oncologo mi ha proposto una terapia ormonale con TAMOXIFENE associato a ENANTONE.
Ho 47 anni, non ho avuto figli, e ho il ciclo mestruale ancora attivo e regolare. Sino ad ora ho goduto di ottima salute, non ho avuto nessuna malattia di rilievo, pur essendo fumatrice. Mia madre è stata operata per tumore al seno 20 anni fa, quando aveva 64 anni, mastectomia anche in quel caso, con estrazione di tutti i linfonodi ascellari, che poi all’esame istologico risultarono tutti negativi. Non le venne proposta alcuna terapia. Attualmente ha 84 anni e non ha avuto alcuna recidiva.
Da pochi giorni ho avuto gli esiti della risonanza magnetica al seno controlaterale, della scintigrafia scheletrica e dei marcatori, anch’essi tutti negativi (CEA = 3.6 CA 19-9= 13 CA 15-3 = 12 CA 125 = 13).
Anche la radiografia al torace, che avevo fatto prima dell’intervento, è negativa.
Con questo quadro, che è stato definito buono per prognosi, vorrei una valutazione dei rischi e dei benefici della terapia che mi è stata proposta, anche tenendo conto di due ulteriori fattori. Sono fortemente miope, e ho familiarità per problemi alla retina: mia madre è stata operata di cataratta primaria e secondaria a entrambi gli occhi ma purtroppo sta diventando cieca. Inoltre ho problemi di artrosi cervicale e una discopatia, e ho da tempo dolori articolari, a volte forti.
Ringrazio in anticipo per le risposte che potrete darmi.
chiedo un consulto relativo alla terapia che mi è stata prescritta dopo diagnosi di tumore al seno sinistro.
Ho subito un intervento di mastectomia lo scorso dicembre. Nella biopsia intraoperatoria i due linfonodi sentinella sono risultati liberi da depositi neoplastici, così che gli altri linfonodi sono stati lasciati in sede.
L’esame istologico ha evidenziato due focolai tumorali:
“nodulo di cm. 1,5: carcinoma duttale infiltrante ben differenziato G1 secondo Elston/Ellis, a margini infiltrativi. Anaplasia nucleare:lieve. Permeazione linfatica: non evidente”.
“nodulo di cm. 0,8: carcinoma duttale infiltrante moderatamente differenziato G2 secondo Elston/Ellis, a margini infiltrativi. Anaplasia nucleare: moderata. Permeazione linfatica: presente”.
“Recettori estrogenici: 90%.
Recettori progestinici: 90%.
Indice di proliferazione con anticorpo Ki67 clone Mib-1: 9%.
Espressione di c-erb-B2/Herceptest score: 2+.
p53: non iperespressa”.
indice di proliferazione con anticorpo Ki67 clone Mib-1: 5%.
Cerb-B”/Herceptest score: 0”.
La diagnosi finale è “neoplasia intraepiteliale duttale a basso grado/DIN 1B sec. WHO”.
L’oncologo mi ha proposto una terapia ormonale con TAMOXIFENE associato a ENANTONE.
Ho 47 anni, non ho avuto figli, e ho il ciclo mestruale ancora attivo e regolare. Sino ad ora ho goduto di ottima salute, non ho avuto nessuna malattia di rilievo, pur essendo fumatrice. Mia madre è stata operata per tumore al seno 20 anni fa, quando aveva 64 anni, mastectomia anche in quel caso, con estrazione di tutti i linfonodi ascellari, che poi all’esame istologico risultarono tutti negativi. Non le venne proposta alcuna terapia. Attualmente ha 84 anni e non ha avuto alcuna recidiva.
Da pochi giorni ho avuto gli esiti della risonanza magnetica al seno controlaterale, della scintigrafia scheletrica e dei marcatori, anch’essi tutti negativi (CEA = 3.6 CA 19-9= 13 CA 15-3 = 12 CA 125 = 13).
Anche la radiografia al torace, che avevo fatto prima dell’intervento, è negativa.
Con questo quadro, che è stato definito buono per prognosi, vorrei una valutazione dei rischi e dei benefici della terapia che mi è stata proposta, anche tenendo conto di due ulteriori fattori. Sono fortemente miope, e ho familiarità per problemi alla retina: mia madre è stata operata di cataratta primaria e secondaria a entrambi gli occhi ma purtroppo sta diventando cieca. Inoltre ho problemi di artrosi cervicale e una discopatia, e ho da tempo dolori articolari, a volte forti.
Ringrazio in anticipo per le risposte che potrete darmi.
[#2]
Concordo con il collega Finzi sulla correttezza della terapia in considerazione dello stato recettoriale e del fatto chela maggior parte (tranne C-erb-B2 ) dei fattori prognostici siano favorevoli.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.4k visite dal 12/02/2008.
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