Tumore alle vie biliari

Salve, ad ottobre i medici dell'ospedale di Ravenna hanno diagnosticato a mia nonna di 62anni un adenocarciroma alle vie biliari di 17cm. Non potendola operare(dicevano che era troppo esteso) le hanno fatto fare la chemioterapia per 3 mesi.
Finito il ciclo, le hanno fatto una tac col contrasto in modo da decidere se operarla o no e oggi hanno dato l'esito.
Il tumore si è rimpicciolito di 5cm ( ora è di 12 ) ma hanno detto che è ancora rischioso operarla e per questo continuano con la chemio per altri 2 mesi.
La nonna sperava di essere operata perchè la chemio non la sopportava più, è dimagrita un sacco, pesava 92kg ad ottobre ed ora 73kg.
I dottori ci hanno detto che in Italia ci sono centri specializzati in questo campo e se volevamo potevamo recarci da questi.
Noi familiari ci chiediamo : ma non la operano perchè non hanno medici specializzati in questo campo e quindi aspettano che il tumore si rimpicciolisca di più ( e che quindi la nonna stia ancora peggio per la chemio ) o che12cm siano ancora troppi ??
Cosa ci consigliate ? Proseguiamo la chemio a Ravenna o ci rechiamo in un centro specializzato in chirurgia del fegato per operarla?
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Prof. Gian Luca Grazi Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 14
Una paziente di 62 anni portatrice di un colangiocarcinoma dovrebbe essere visitata da un centro di chirurgia dove si eseguano con frequenza interventi sul fegato. A 62 anni è molto probabile che la nonna possa essere operata con l'esecuzione di un intervento chirurgico di resezione epatica. Più o meno esteso a seconda delle dimensioni del tumore e della sua localizzazione all'interno del fegato.
In considerazione del tempo passato, forse sarebbe meglio sospendere la chemioterapia ed eseguire la valutazione chirurgica. In alcuni casi (ed in base ai protocolli di chemioterapia eseguiti) la chemioterapia può portare a delle modificazioni istologiche del fegato normale, rendendo alla fine più complesso l'esecuzione dell'intervento chirurgico stesso.

Gian Luca Grazi
Direttore
Chirurgia Generale ad Indirizzo Epato-Bilio-Pancreatico


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Gian Luca Grazi
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
E' stato gentilissimo, risposta chiara e diretta.
Domani parleremo con i dottori ( visto che proprio domani la nonna effettuerà la chemio). Mi scusi ancora una domanda c'è qualche centro specializzato nei tumori delle vie biliari in Emilia Romagna? O sarebbe meglio recarci a Roma?
.....La cosa che mi fà più rabbia è che circa 2 anni fà le avevano trovato un angioma al fegato di 2 cm e che non doveva preoccuparsi, è possibile che un angioma si trasformi in un tumore?
Ps: a Roma abbiamo l'intenzione di recarci nel centro dove lavora Lei : http://www.chirurgiadelfegato.it/index.html
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Prof. Gian Luca Grazi Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 14
Gentilissima Signora,
per rispondere alla sua domanda bisognerebbe rivedere la documentazione radiologica prodotta allora. Un angioma non ha nessuna possibilità di trasformarsi in un tumore. Tanto meno in un colangiocarcinoma.
E' però anche possibile che la nonna avesse un angioma ed abbia poi sviluppato un colangiocarcinoma.
Voglia gradire i miei più cordiali saluti.
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Salve ho tutta la documentazione come posso fare per mettermi in contatto con lei? Stamani abbiamo parlato con i dottori e non hanno nulla in contrario per un ulteriore consulto, se avesse un num. di fax le invierei subito tutto e inoltre ci farebbe piacere prendere un appuntamento, la paziente ha la prossima chemio il 03/05/. Grazie