Una visita oncologica
Gentilissimi dottori, vi scrivo oggi per mia madre una donna di 57 anni. Lo scorso dicembre mia madre in una notte ha accusato un dolore al seno destro. La mattina dopo si e svegliata con un seno gonfio e la cute rossastra. Siamo andati subito dal medico curante che ci ha consigliato una visita oncologica. L oncologo ha ordinato di fare una biopsia e cosi il 26 dicembre otteniamo la risposta: carcinoma duttale infiltrante mediamente differenziato G 2 ki67 21% recettori ormonali 99%. Eseguito FISH test con il seguente risultato: Assenza amplificazione genica. 2 giorni dopo eseguita TAC total body che indica una massa qsi destra di cm 4.2 dai margini poliobati acquiescente rinforzo contrasografico. Nessuna alterazione del parenchima epatico, splenico, pancreatico, renale, nessun versamento pleurico nessuna lesione celebrale. In data 4 gennaio eseguita scinigrafia ossea con il seguente ridultato : nessuna formazione osteo addensante attribuibile a secondarismi. Mia madre ha cosi iniziato chemioterapia neoadiuvante con taxotere e un altra fiala rossa. 2 giorni dopo la chemio il seno si e completamente sgonfiato e si sono formate delle crosticine sulla cute. A detta dell oncologo era un risultato eccezionale cosi mia madre ne ha fatte altre 3 con il risultato che il seno si e completamente appiattito e il capezzolo sta riuscendo fuori inoltre le crosticine stanno cadendo e sotto di esse la pelle appare sana e liscia. L oncologo ora vuole fare delle ecografie per stabilire se intervenire chirurgicente. Ora dottore le chiedo cosa ci adpettera il futuro? O meglio mia madre potra curare il male? Grazie anticipatamente
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Certamente può curarlo perchè ha mostrato una eccellente risposta alla terapia (in questo caso si chiama neoadiuvante).
Ovviamente ora occorre una valutazione chirurgica per una indicazione che solo consultando la documentazione strumentale e con la visita si può fare.
Tanti auguri
Salvo Catania
Ovviamente ora occorre una valutazione chirurgica per una indicazione che solo consultando la documentazione strumentale e con la visita si può fare.
Tanti auguri
Salvo Catania
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
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Utente
gentile dottor catania la volevo informare circa l'evoluzione del caso di mia madre: dunque dopo chemoterapia neoadiuvante costituita da 4 cicli di epirubicina + taxotere e 2 di taxotere + gemcitabina ( sostituita l'epirubicina per problemi al qt cardiaco) a mia madre è stato suggerito di effettuare radioterapia prima della chirurgia, cosi' ha effettuato 25 sedute di radio sulla ghiandola mammaria. il risultato dell'ultima ecografia sostenuta il 25 /9/2012 ha mostrato una riduzione della massa che ad oggi misura 2.7 cm. eseguita anche una tac total body con e senza mezzo di contrasto che non mostra secondarismi. ora quando siamo andati dal chirurgo quest'ultimo ha affermato che la massa infiltra in piccola parte il muscolo pettorale in quanto il seno non risulta "tutto"mobile e quindi eseguire una mastectomia risulterebbe pericolosa per il rischio di rigetto della ricostruzione muscolare. ora il mio dubbio è: davvero il rischio è cosi alto da non poter intervenire chirurgicamente?? ringraziandola anticipatamente le invio cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 07/04/2012.
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