Recidiva mediastinica
Le descrivo in breve a mia mamma (52 anni) cosa è successo:
- 1997 lobectomia inf dx per carcinoma poco differenziato (verosimilmente adenocarcinoma) del polmone stadio PT2N1(3/3) M0
- 10/1997-01/1998 3 cicli di chemioterapia adiuvante con CDDP+VP-16 SUCCESSIVO FOLLOW-UP (FINO AL 2004 sempre negativo)
- dicembre 2006 ricovero in ospedale per comparsa di dispnea rapidamente ingravescente, dove esegue elettrocardiogramma che evidenzia importante versamento pericardio e versamento pleurico bilaterale, viene eseguita pericadiocentesi di 100 cc di liquido il cui esame citologico negativo per presenza di cellule neoplastiche. Durante il rico esegue tac che mostra estesa neoformazione medistinica ed adenopatia S.C. sin. Effettua biopsie della neoformazione in videotoracoscopia (all'esame istologico: infiltrazione paratracheale da neoplasia maligna epiteliale compatibile con adenocarcinoma polmonare) completa stadiazione di malattia con tac cranio addome risultate negative per secondarismi. al controllo del gennaio 2007 il versamento del pericardio appariva ridotto.
-25-01-2007 si è deciso di effettuare trattamento chemioterapico sistemico 6 cicli di chemioterapia con CDDP+VP-16 con risposta parziale di malattia dopo i primi 3 cicli
- DICEMBRE 2007 SI è DECISO DI EFFETTUARE ANCHE 15 GG DI RADIOTERAPIA
- TAC DEL GENNAIO 2008: TC ENCEFALO CON MDC NON LESIONI FOCALI SOVRA O SOTTOTENTORIALI NE SEGNI DI EPSANSO, NON ARRICHIMENTI FOCALI DI MDC A SIGNIFICATO PATOLOGICO, VENTRICOLI NELLA NORMA STRTTURE MEDIANE IN ASSE.
TC TORACE E ADDOME CON MDC: LA NOTA NEOFORMAZIONE ESPANSIVA MEDIASTINICA ILARE A DESTRA presenta ulteriore sviluppo in estensione e non è clivabile dal tessuto polmonare adiacente atelettasico (attualmente oltre a atelettasia dei lobi medio ed inferiore si osserva parziale atelettasia anche del lobo superiore) Il Tessuto neoformato ingloba il ramo principale dell'. polmonare destra le sue principali diramazioni all'ilo. disceto versamento pleurico a destra. invariate le macroadenopatie mediastiniche e le adenopatie in sede sovraclaveare sinistra. Invariato il quadro a livello addominale, in particolare invariate le formazioni di aspetto cistico del parenchima epatico e l'ingrandimento con disomogeneità strutturale dell'utero.
- 8-02-08 inizio 3 cicli di chemio terapia
La mia domanda è,:
- la situazione è grave
- puo' continuare a vivere a lungo
- non si possono effettuare dei trapianti a questi organi malati, poiche' ho sentito parlare di trapianto di polmone ma non so se in qualche modo puo' riguardare la situazione di mia mamma.
Le cure che sta facendo sono quelle indicate.
Vi ringrazio di tutto cuore e attendo vs. risposta in merito.
Sara
- 1997 lobectomia inf dx per carcinoma poco differenziato (verosimilmente adenocarcinoma) del polmone stadio PT2N1(3/3) M0
- 10/1997-01/1998 3 cicli di chemioterapia adiuvante con CDDP+VP-16 SUCCESSIVO FOLLOW-UP (FINO AL 2004 sempre negativo)
- dicembre 2006 ricovero in ospedale per comparsa di dispnea rapidamente ingravescente, dove esegue elettrocardiogramma che evidenzia importante versamento pericardio e versamento pleurico bilaterale, viene eseguita pericadiocentesi di 100 cc di liquido il cui esame citologico negativo per presenza di cellule neoplastiche. Durante il rico esegue tac che mostra estesa neoformazione medistinica ed adenopatia S.C. sin. Effettua biopsie della neoformazione in videotoracoscopia (all'esame istologico: infiltrazione paratracheale da neoplasia maligna epiteliale compatibile con adenocarcinoma polmonare) completa stadiazione di malattia con tac cranio addome risultate negative per secondarismi. al controllo del gennaio 2007 il versamento del pericardio appariva ridotto.
-25-01-2007 si è deciso di effettuare trattamento chemioterapico sistemico 6 cicli di chemioterapia con CDDP+VP-16 con risposta parziale di malattia dopo i primi 3 cicli
- DICEMBRE 2007 SI è DECISO DI EFFETTUARE ANCHE 15 GG DI RADIOTERAPIA
- TAC DEL GENNAIO 2008: TC ENCEFALO CON MDC NON LESIONI FOCALI SOVRA O SOTTOTENTORIALI NE SEGNI DI EPSANSO, NON ARRICHIMENTI FOCALI DI MDC A SIGNIFICATO PATOLOGICO, VENTRICOLI NELLA NORMA STRTTURE MEDIANE IN ASSE.
TC TORACE E ADDOME CON MDC: LA NOTA NEOFORMAZIONE ESPANSIVA MEDIASTINICA ILARE A DESTRA presenta ulteriore sviluppo in estensione e non è clivabile dal tessuto polmonare adiacente atelettasico (attualmente oltre a atelettasia dei lobi medio ed inferiore si osserva parziale atelettasia anche del lobo superiore) Il Tessuto neoformato ingloba il ramo principale dell'. polmonare destra le sue principali diramazioni all'ilo. disceto versamento pleurico a destra. invariate le macroadenopatie mediastiniche e le adenopatie in sede sovraclaveare sinistra. Invariato il quadro a livello addominale, in particolare invariate le formazioni di aspetto cistico del parenchima epatico e l'ingrandimento con disomogeneità strutturale dell'utero.
- 8-02-08 inizio 3 cicli di chemio terapia
La mia domanda è,:
- la situazione è grave
- puo' continuare a vivere a lungo
- non si possono effettuare dei trapianti a questi organi malati, poiche' ho sentito parlare di trapianto di polmone ma non so se in qualche modo puo' riguardare la situazione di mia mamma.
Le cure che sta facendo sono quelle indicate.
Vi ringrazio di tutto cuore e attendo vs. risposta in merito.
Sara
[#1]
Carissima Sara,
certamente la situazione non è semplice. Si tratta di una malattia già trattata in chemio e radioterapia quindi costituita da cellule verosimilmente poliresistenti ai chemioterapici. In tale situazione io comunque opterei per una nuova terapia a base di farmaci differenti da quelli precedentemente impiegati. In particolare mi sembrerebbe opportuno l'utilizzo del docetaxel (nome commerciale Taxotere) che ha dimostrato una buona attività nelle neoplasie polmonari. Lo impiegherei in associazione con un altro chemioterapico che potrebbe essere la gemcitabina o la vinorelbina. Dato che la malattia appare confinata a livello mediastinico, potrebbe essere utile l'associazione con un trattamento ipertermico locale. L'ipertemia capacitiva impiega delle antenne poggiate in corrispondenza dell'organo malato sulla cute che hanno la proprietà di scaldare in profondità. Un innalzamento sensibile di temperatura nell'organo malato, induce teoricamente le cellule aberranti verso la morte (apoptosi). Dico teoricamente poichè purtroppo non sempre quanto detto porta dei risultati. Nella mia esperienza ho osservato che talvolta l'ammalato ne trae giovamento e si ottiene un potenziamento degli effetti della chemioterapia. Altra cosa da fare è il dosaggio della CgA plasmatica; tale marcatore se elevato apre la strada all'impiego dell'octreotide: un farmaco con pochi effetti collaterali che può aiutare a controllare la progressione di malattia.
Sempre a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
certamente la situazione non è semplice. Si tratta di una malattia già trattata in chemio e radioterapia quindi costituita da cellule verosimilmente poliresistenti ai chemioterapici. In tale situazione io comunque opterei per una nuova terapia a base di farmaci differenti da quelli precedentemente impiegati. In particolare mi sembrerebbe opportuno l'utilizzo del docetaxel (nome commerciale Taxotere) che ha dimostrato una buona attività nelle neoplasie polmonari. Lo impiegherei in associazione con un altro chemioterapico che potrebbe essere la gemcitabina o la vinorelbina. Dato che la malattia appare confinata a livello mediastinico, potrebbe essere utile l'associazione con un trattamento ipertermico locale. L'ipertemia capacitiva impiega delle antenne poggiate in corrispondenza dell'organo malato sulla cute che hanno la proprietà di scaldare in profondità. Un innalzamento sensibile di temperatura nell'organo malato, induce teoricamente le cellule aberranti verso la morte (apoptosi). Dico teoricamente poichè purtroppo non sempre quanto detto porta dei risultati. Nella mia esperienza ho osservato che talvolta l'ammalato ne trae giovamento e si ottiene un potenziamento degli effetti della chemioterapia. Altra cosa da fare è il dosaggio della CgA plasmatica; tale marcatore se elevato apre la strada all'impiego dell'octreotide: un farmaco con pochi effetti collaterali che può aiutare a controllare la progressione di malattia.
Sempre a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Ex utente
Inanzitutto grazie mille per avere risposto.
Volevo solo sapere se in base a quello che le ho scritto e che lei mi ha risposto la possibilità di vita è buona, o ci sono poche possibilità.
Inoltre chiedevo se non esiste un trapiano di questo genere.
Ringrazio ancora per la collaborazione.
Grazie veramente Sara
Volevo solo sapere se in base a quello che le ho scritto e che lei mi ha risposto la possibilità di vita è buona, o ci sono poche possibilità.
Inoltre chiedevo se non esiste un trapiano di questo genere.
Ringrazio ancora per la collaborazione.
Grazie veramente Sara
[#3]
Carissima Sara,
purtroppo le possibilità di risposta della malattia non sono molte. Non dispererei però sulla possibilità di tenerla in equilibrio. Stime di sopravvivenza non è mai possibile farle poichè (fortunatamente) spesso anche le previsioni più nefaste vengono smentite. Occorre fiducia e la consapevolezza di star attuando ogni misura terapeutica possibile per salvaguardare non solo la quantità di vita ma anche la qualità. Trapianti non vengono effettuati in questo caso ed in generale in pazienti portatori di neoplasie avanzate.
Sempre a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
purtroppo le possibilità di risposta della malattia non sono molte. Non dispererei però sulla possibilità di tenerla in equilibrio. Stime di sopravvivenza non è mai possibile farle poichè (fortunatamente) spesso anche le previsioni più nefaste vengono smentite. Occorre fiducia e la consapevolezza di star attuando ogni misura terapeutica possibile per salvaguardare non solo la quantità di vita ma anche la qualità. Trapianti non vengono effettuati in questo caso ed in generale in pazienti portatori di neoplasie avanzate.
Sempre a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
[#4]
Ex utente
Grazie infinite per la risposta.
Mia mamma ha effettuato in data 29-02-08 il II° ciclo di chemioterapia, gli è stata fatta anche una lastra per verificare come mai avesse avuto un peggioramente nel respiro, e hanno notato un aumento del versamento pleurico e un innalzamento del diaframma.
Cosa comporta?
Hanno inoltre portato a 2 pastiglie di lasix al giorno anziche' una, e gli è stato detto di portare a 3 gli aereosol durante il giorno.
Inoltre volevo comunicarLe che il farmaco utilizzato per la chemioterapia è il taxotere come aveva appunto consigliato lei.
Questo tipo di farmaco puo' portare alla perdita totale di capelli oppure no.
Durante la visita fatta prima di iniziare il ciclo di chemioterapia hanno trovato una diminuzione del linfonodo situato in sede sovraclaveare.
Qundi vuol dire che la chemioterapia starebbe funzionando?
Inoltre e' continuamente stanca, sono i farmaci che sta prendendo?
E i piedi gonfi che lei hai sono dovuti alle dosi massicce di cortisone che le hanno dato per circa 2 mesi oppure sono sintomo di qualcosa d'altro?
Ringrazio vivamente per la collaborazione,visto che siete un vero supporto morale per le persone che come me stanno vivendo un periodo di confusione e demoralizzazione totale.
Sara
Mia mamma ha effettuato in data 29-02-08 il II° ciclo di chemioterapia, gli è stata fatta anche una lastra per verificare come mai avesse avuto un peggioramente nel respiro, e hanno notato un aumento del versamento pleurico e un innalzamento del diaframma.
Cosa comporta?
Hanno inoltre portato a 2 pastiglie di lasix al giorno anziche' una, e gli è stato detto di portare a 3 gli aereosol durante il giorno.
Inoltre volevo comunicarLe che il farmaco utilizzato per la chemioterapia è il taxotere come aveva appunto consigliato lei.
Questo tipo di farmaco puo' portare alla perdita totale di capelli oppure no.
Durante la visita fatta prima di iniziare il ciclo di chemioterapia hanno trovato una diminuzione del linfonodo situato in sede sovraclaveare.
Qundi vuol dire che la chemioterapia starebbe funzionando?
Inoltre e' continuamente stanca, sono i farmaci che sta prendendo?
E i piedi gonfi che lei hai sono dovuti alle dosi massicce di cortisone che le hanno dato per circa 2 mesi oppure sono sintomo di qualcosa d'altro?
Ringrazio vivamente per la collaborazione,visto che siete un vero supporto morale per le persone che come me stanno vivendo un periodo di confusione e demoralizzazione totale.
Sara
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.3k visite dal 05/02/2008.
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