Carcinoma mammario in soggetto maschio con metastasi ossee
Salve,
> > > vorrei avere, se fosse possibile
> > > , informazioni sul caso di mio padre dato che
> > > l'oncologo da cui è in cura dall'ultimo incontro ha
> > > letteralmente liquidato me e mia madre con due parole
> > > di conto in quanto ormai c'è pochissimo da fare. Mio
> > > padre,di anni 60, è affetto da metastasi
osteolitiche
> > > del rachide cervicale con crollo di C4 da carcinoma
> > > mammario operato nel marzo 2006.
> > >
> > > Breve sunto anamnestico:
> > > Nell 22-03-2006 ha subito mastectomia radic dx +
> > > linfoadenectomia ascellare omol. per carcinoma duttale
> > > pT1N1M0. G3R+ c-erb alto.
> > > Ha eseguito chemioterapia nel 2006 adiuvante con FEC+
> > > taxofere seguito da tamoxifene che è stato sospeso
nel
> > > febbraio 2007 per embolia polmonare. DA quest'ultima
> > si è
> > > ripreso completamente bene. Da allora follow-up
> > > negativi ,da ottobre 2007 dolori al rachide cervicale.
> > > Ha eseguito scintigrafia ossea iperfissazioni plurime
> > > RNM rachide nel 1-12-2007 osteosovvertomento da C2 a
> > > C6 con crollo somatico di c4 e compressione dei
> > > cordoni ant. del midollo.
> > >
> > > Hercept-test negativo.
> > > Il 19-12-2007 è stato sottoposto a ciclo di
> > > radioterapia sul rachide cervicale pari a 4000cGy/F in
> > > 20 frazioni completato in data 15-01-2008. Il
> > > trattamento è stato discretamente tollerato tranne
che
> > > per faringodinia negli ultimi giorni. In dat
> > > 11-01-2008 ha eseguito ZOmeta 3mg e.v. per valori di
> > > calcemia ai limiti. Quadro generale:
> > > DA rx dello scheletro presenta diffuse alterazioni
> > > spondilo disco artrosiche in assenza di lesioni
> > > strutturali nelle sedi segnalate dalla scintigrafia
> > > ossea. Da TC TORACE+ Addome presenta micronodularità
> > parenchimale
> > > polmonare apicale lobo superiore con strie
> > > disventilatorie. Paziente portatore di aneurisma
> > > interatriale in assenza di evidenti shunt
> > > interatriale.FEV nella norma. Steatosi epatica senza
> > > lesioni focali, cisti corticali rene sx di 2 cm circa.
> > > Prostata aumentata di volume,PSA negativo. Focalità
> > > osteoaddensanti al bacino, sacro, alcuni metameri
> > > dorsali e lombari. Terapia domiciliare: Coumadin
> > > Pariet 20 1cp
> > > Soldesam 4 mg 1 fl im.
> > > Contramal 20 gtt*3
> > > Orudis se dolore
> > > Durogesic 25 1 sistema/72 ore
> > > Cacit 1000 1 bust.
> > > Sucralfato e trecaina galenico prima dei pasti
> > > Ad oggi mio padre segue questa terapia.
> > > Ovviamente non crediamo ad un miracolo, ma stentiamo
> > > pure a credere che per quest'uomo che ,nonostante la
> > > malattia, ha una forza di combattere inspiegabile sia
> > > tutto finito e che non ci sia nulla da fare.
I medici non hanno ancora deciso se attuare una chemioterapia od una ormonoterapi, ce lo diranno al prossimo incontro che si terrà lunedì 11 febbraio.
Vi ringrazio sin d'ora per la vostra disponibilità e solo per avermi
> > > già ascoltato.
> > > vorrei avere, se fosse possibile
> > > , informazioni sul caso di mio padre dato che
> > > l'oncologo da cui è in cura dall'ultimo incontro ha
> > > letteralmente liquidato me e mia madre con due parole
> > > di conto in quanto ormai c'è pochissimo da fare. Mio
> > > padre,di anni 60, è affetto da metastasi
osteolitiche
> > > del rachide cervicale con crollo di C4 da carcinoma
> > > mammario operato nel marzo 2006.
> > >
> > > Breve sunto anamnestico:
> > > Nell 22-03-2006 ha subito mastectomia radic dx +
> > > linfoadenectomia ascellare omol. per carcinoma duttale
> > > pT1N1M0. G3R+ c-erb alto.
> > > Ha eseguito chemioterapia nel 2006 adiuvante con FEC+
> > > taxofere seguito da tamoxifene che è stato sospeso
nel
> > > febbraio 2007 per embolia polmonare. DA quest'ultima
> > si è
> > > ripreso completamente bene. Da allora follow-up
> > > negativi ,da ottobre 2007 dolori al rachide cervicale.
> > > Ha eseguito scintigrafia ossea iperfissazioni plurime
> > > RNM rachide nel 1-12-2007 osteosovvertomento da C2 a
> > > C6 con crollo somatico di c4 e compressione dei
> > > cordoni ant. del midollo.
> > >
> > > Hercept-test negativo.
> > > Il 19-12-2007 è stato sottoposto a ciclo di
> > > radioterapia sul rachide cervicale pari a 4000cGy/F in
> > > 20 frazioni completato in data 15-01-2008. Il
> > > trattamento è stato discretamente tollerato tranne
che
> > > per faringodinia negli ultimi giorni. In dat
> > > 11-01-2008 ha eseguito ZOmeta 3mg e.v. per valori di
> > > calcemia ai limiti. Quadro generale:
> > > DA rx dello scheletro presenta diffuse alterazioni
> > > spondilo disco artrosiche in assenza di lesioni
> > > strutturali nelle sedi segnalate dalla scintigrafia
> > > ossea. Da TC TORACE+ Addome presenta micronodularità
> > parenchimale
> > > polmonare apicale lobo superiore con strie
> > > disventilatorie. Paziente portatore di aneurisma
> > > interatriale in assenza di evidenti shunt
> > > interatriale.FEV nella norma. Steatosi epatica senza
> > > lesioni focali, cisti corticali rene sx di 2 cm circa.
> > > Prostata aumentata di volume,PSA negativo. Focalità
> > > osteoaddensanti al bacino, sacro, alcuni metameri
> > > dorsali e lombari. Terapia domiciliare: Coumadin
> > > Pariet 20 1cp
> > > Soldesam 4 mg 1 fl im.
> > > Contramal 20 gtt*3
> > > Orudis se dolore
> > > Durogesic 25 1 sistema/72 ore
> > > Cacit 1000 1 bust.
> > > Sucralfato e trecaina galenico prima dei pasti
> > > Ad oggi mio padre segue questa terapia.
> > > Ovviamente non crediamo ad un miracolo, ma stentiamo
> > > pure a credere che per quest'uomo che ,nonostante la
> > > malattia, ha una forza di combattere inspiegabile sia
> > > tutto finito e che non ci sia nulla da fare.
I medici non hanno ancora deciso se attuare una chemioterapia od una ormonoterapi, ce lo diranno al prossimo incontro che si terrà lunedì 11 febbraio.
Vi ringrazio sin d'ora per la vostra disponibilità e solo per avermi
> > > già ascoltato.
[#1]
Gentile Utente,
direi che il trattamento radiante + Zometa è assolutamente indicato. In questo momento però a mio avviso occorrerebbe intraprendere un nuovo ciclo di chemioterapia. Le neoplasie mammarie hanno numerose possibilità terapeutiche quindi certamente si può e si deve agire.
Ci tenga aggiornati sulle scelte dei suoi Oncologi di riferimento.
un caro saluto
Carlo Pastore
direi che il trattamento radiante + Zometa è assolutamente indicato. In questo momento però a mio avviso occorrerebbe intraprendere un nuovo ciclo di chemioterapia. Le neoplasie mammarie hanno numerose possibilità terapeutiche quindi certamente si può e si deve agire.
Ci tenga aggiornati sulle scelte dei suoi Oncologi di riferimento.
un caro saluto
Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Gentile Utente
credo che la situazione sia un pò complessa e le anticipo che una decisione terapeutica deve essere presa visitando il paziente (valutazioni delle condizioni generali, esami ematochimici etc etc).
Basandosi sullo stato ormonale (Lei cita solo R+ ma non la quantità di espressione dei recettori), vi sono altre molecole ormonali utilizzabili con meno effetti collaterali vascolari (inibitori dell'aromatasi), anche se, se non ho compreso male, la presenza di lesioni secondarie a livello polmonare, imporrebbe un trattamento chemioterapico sistemico.
L'ipocalcemia andrebbe verificata (se il paziente è ipoalbuminemico il valore del calcio può non essere attendibile) anche perchè lo zometa potrebbe essere un buon farmaco per la situazione ossea; in caso di normo-albuminemia, si potrebbe integrare la calcemia con le compresse di calcio e vit.D.
Ovviamente le supposizioni fatte poi si devono sposare, come detto precedentemente, con l'esame clinico del paziente e con le decisioni dei colleghi oncologi che lo seguono.
Rimaniamo a disposizione per eventuali suggerimenti.
credo che la situazione sia un pò complessa e le anticipo che una decisione terapeutica deve essere presa visitando il paziente (valutazioni delle condizioni generali, esami ematochimici etc etc).
Basandosi sullo stato ormonale (Lei cita solo R+ ma non la quantità di espressione dei recettori), vi sono altre molecole ormonali utilizzabili con meno effetti collaterali vascolari (inibitori dell'aromatasi), anche se, se non ho compreso male, la presenza di lesioni secondarie a livello polmonare, imporrebbe un trattamento chemioterapico sistemico.
L'ipocalcemia andrebbe verificata (se il paziente è ipoalbuminemico il valore del calcio può non essere attendibile) anche perchè lo zometa potrebbe essere un buon farmaco per la situazione ossea; in caso di normo-albuminemia, si potrebbe integrare la calcemia con le compresse di calcio e vit.D.
Ovviamente le supposizioni fatte poi si devono sposare, come detto precedentemente, con l'esame clinico del paziente e con le decisioni dei colleghi oncologi che lo seguono.
Rimaniamo a disposizione per eventuali suggerimenti.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#3]
Ex utente
Grazie mille
per l'attenzione prestatami e per le tempestive risposte.
Volendo rispondere al dottor D'Angelo, secondo gli oncologi che hanno in cura mio padre, le lesioni polmonari sono riferite all'embolia polmonare avuta nel febbraio 2007. Ma pur non essendo un dottore sospetto anch'io che siano recidive del tumore; vi terrò comunque aggiornati sui prossimi incontri e vi ringrazio ancora di cuore.
per l'attenzione prestatami e per le tempestive risposte.
Volendo rispondere al dottor D'Angelo, secondo gli oncologi che hanno in cura mio padre, le lesioni polmonari sono riferite all'embolia polmonare avuta nel febbraio 2007. Ma pur non essendo un dottore sospetto anch'io che siano recidive del tumore; vi terrò comunque aggiornati sui prossimi incontri e vi ringrazio ancora di cuore.
[#5]
Ex utente
Come promesso,
vi aggiorno sugli ultimi incontri.
Mio padre ha effettuato una tac di controllo alla cervicale e non ci sono ulteriori lesioni ne un unlteriore crollo delle vertebre c3 c4.
Le ultime analisi fatte; emocromo, livelli epatici..etc sono nella norma.
Ha iniziato una ormonoterapia con femara.
Continua una volta al mese l'iniezione di Zometa, l'ultima l'11-02-2008.
E' tornato a camminare, a guidare.
Da una settimana circa accusa un grande senso di "travaglio" ,come lo chiama lui,
credo voglia dire di nausea soprattutto prima di mangiare, arrivato cioè al momento del pasto è come se lo stomaco gli si chiudesse.
Anche se poi mangia, non ha mai vomitato.
Il pensiero di cosa possa essere e la convizione da parte sua che sia il tumore lo uccide mentalmente.
Notiamo però anche una perdita di coraggio, a volte nervosismo e disperazione credo normale in quanto è a conoscenza di tutto.
Mia madre gli ha somministrato alcune gocce di lexotan per tranquillizzarlo.
Quando le prende accusa meno questo senso di nausea.
Lui dice che non è un dolore ma un senso di nausea all'altezza circa dell'esofago non più in basso.
Mi rendo conto che non avendo il paziente di fronte è un pò difficile esprimersi, ma vorrei un vostro parere a riguardo di quest'ultima cosa.
Gli oncologi da cui è in cura non hanno detto molto a riguardo.
Grazie mille come sempre di ascoltarmi e della vostra disponibilità.
vi aggiorno sugli ultimi incontri.
Mio padre ha effettuato una tac di controllo alla cervicale e non ci sono ulteriori lesioni ne un unlteriore crollo delle vertebre c3 c4.
Le ultime analisi fatte; emocromo, livelli epatici..etc sono nella norma.
Ha iniziato una ormonoterapia con femara.
Continua una volta al mese l'iniezione di Zometa, l'ultima l'11-02-2008.
E' tornato a camminare, a guidare.
Da una settimana circa accusa un grande senso di "travaglio" ,come lo chiama lui,
credo voglia dire di nausea soprattutto prima di mangiare, arrivato cioè al momento del pasto è come se lo stomaco gli si chiudesse.
Anche se poi mangia, non ha mai vomitato.
Il pensiero di cosa possa essere e la convizione da parte sua che sia il tumore lo uccide mentalmente.
Notiamo però anche una perdita di coraggio, a volte nervosismo e disperazione credo normale in quanto è a conoscenza di tutto.
Mia madre gli ha somministrato alcune gocce di lexotan per tranquillizzarlo.
Quando le prende accusa meno questo senso di nausea.
Lui dice che non è un dolore ma un senso di nausea all'altezza circa dell'esofago non più in basso.
Mi rendo conto che non avendo il paziente di fronte è un pò difficile esprimersi, ma vorrei un vostro parere a riguardo di quest'ultima cosa.
Gli oncologi da cui è in cura non hanno detto molto a riguardo.
Grazie mille come sempre di ascoltarmi e della vostra disponibilità.
[#6]
L'aspetto psicologico del paziente oncologico è fondamentale, tant'è che la figura del psiconcologo è diventata fondamentale nell'equipe oncologica.
Non disdegni pertanto di suggerire a suo padre di farsi una chiaccherata con la psicologao suggeritole dal Vs oncologo.
PS: ma suo padre con il cerotto durogesic guida??
faccia molta attezione che il codice della strada vieta di guidare se si è sotto effetto di sostanze psicotropestupefacenti.
Non disdegni pertanto di suggerire a suo padre di farsi una chiaccherata con la psicologao suggeritole dal Vs oncologo.
PS: ma suo padre con il cerotto durogesic guida??
faccia molta attezione che il codice della strada vieta di guidare se si è sotto effetto di sostanze psicotropestupefacenti.
[#7]
Ex utente
Mio padre guida per brevi tratti, per andare in farmacia, per andare a prendere mia madre alla fermata dell'autobus quando torna da lavoro, per andare dal medico di famiglia e nel suo amato orto. Il tutto dista da casa meno di 1 km circa. Non abita in una grande città ma in un paesino.
Grazie per il suggerimento ci stavamo già pensando.
Grazie ancora.
Grazie per il suggerimento ci stavamo già pensando.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6.4k visite dal 05/02/2008.
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