adenocarcinoma colon
Mio padre di 63 anni è stato sottoposto circa un mese fa ad intervento chirurgico con asportazione di un tumore di cm 3.L'esame istologico presenta la seguente diagnosi:
-Adenocarcinoma moderatamente differenziato,ulcerato,infiltrante fino alla sierosa,con localizzazione secondaria in 2/23 linfonodi isolati ed associato ad estesi fenomeni di dissociazione emorragica transmurale e di periviscerite.Sezione di omento ed anelli anastomotici liberi da neoplasia.
pt4-N1-Mx-G2
Dalla tac a contrasto effettuata a dicembre gli organi contigui sembrano indenni,e il chirurgo ha confermato che macroscopicamente non c'è nulla.
Volevo sapere com'è la situazione,se è molto grave e che possibilità di guarigione ci sono.
-Adenocarcinoma moderatamente differenziato,ulcerato,infiltrante fino alla sierosa,con localizzazione secondaria in 2/23 linfonodi isolati ed associato ad estesi fenomeni di dissociazione emorragica transmurale e di periviscerite.Sezione di omento ed anelli anastomotici liberi da neoplasia.
pt4-N1-Mx-G2
Dalla tac a contrasto effettuata a dicembre gli organi contigui sembrano indenni,e il chirurgo ha confermato che macroscopicamente non c'è nulla.
Volevo sapere com'è la situazione,se è molto grave e che possibilità di guarigione ci sono.
[#1]
Caro signore,
Vorrei darle alcune indicazioni.
Per stadiare le malattie neoplastiche si usa il TNM (T= tumor ovvero dimensione della neoplasia; N= nodes, ovvero stato dei linfonodi, M=metastasi ovvero presenza o assenza di lesioni a distanza).
G sta ad indicare il Grading citologico della neoplasia ovvero il grado di differenziazione delle cellule neoplastiche.
Questo significa che le dimensioni (T4) ed il grado (G2) istologico della neoplasia del suo congiunto sono discrete, insieme ad un interessamento linfonodale che seppur contenuto (2/23) va preso in considerazione.
L'affermazione "macroscopicamente non c'è nulla" ha, a mio modesto avviso, relativo valore.
Nel suo scritto lei non parla di terapia oncologica ma debbo ritenere che il chirurgo, al quale vi siete rivolti, avrà sicuramente consigliato di intraprendere un percorso oncologico post-chirurgica, in ogni caso penso sia utile un consulto con un oncologo che possa considerare anche le condizioni generali della persona malata.
Cordialità
Vorrei darle alcune indicazioni.
Per stadiare le malattie neoplastiche si usa il TNM (T= tumor ovvero dimensione della neoplasia; N= nodes, ovvero stato dei linfonodi, M=metastasi ovvero presenza o assenza di lesioni a distanza).
G sta ad indicare il Grading citologico della neoplasia ovvero il grado di differenziazione delle cellule neoplastiche.
Questo significa che le dimensioni (T4) ed il grado (G2) istologico della neoplasia del suo congiunto sono discrete, insieme ad un interessamento linfonodale che seppur contenuto (2/23) va preso in considerazione.
L'affermazione "macroscopicamente non c'è nulla" ha, a mio modesto avviso, relativo valore.
Nel suo scritto lei non parla di terapia oncologica ma debbo ritenere che il chirurgo, al quale vi siete rivolti, avrà sicuramente consigliato di intraprendere un percorso oncologico post-chirurgica, in ogni caso penso sia utile un consulto con un oncologo che possa considerare anche le condizioni generali della persona malata.
Cordialità
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 18/02/2012.
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