Metastasi recidiva e chemioterapia
Buonasera, mio padre sta seguendo una terapia chemioterapica a seguito di un tumore all'intestino asportato nel 2009, dopo il quale si sono generate metastasi ai polmoni, al fegato e una recidiva all'intestino. I medici ci hanno detto che la recidiva è quella che non da speranza, che la malattia sta progredendo e che la speranza di vita massima è di 30 mesi.Ho una grande stima per questi dottori ma la mia domanda è quella di una figlia che vuole provare tutto il possibile, dal momento che mio padre ha 50 anni. Volevo sapere se i mezzi, le terapie a disposizione sono le medesime in tutti gli ospedali di italia, se tra i vari ospedali si confrontano o se il da farsi viene deciso all'interno del reparto senza confronto con altri centri. Qualora le terapie variassero da ospedale a ospedale, ovvero ci fossero strutture che saprebbero darci delle cure piu' efficaci, all'avanguardia, e delle speranze in piu, a livello nazionale o estero saprebbe indicarmi quali? Ringrazio infinitamente....
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Le devo confermare che le cure, in casi del genere sono abbastaza ben codificate e le eventuali varianti fra centro e centro sono poche e basate su opzioni grossomodo di pari valore.
Diverse possibilità si possono avere se si accetta di partecipare a trattamenti sperimentali, questi ultimi variano da centro a centro. Ovviamente in questi casi si accetta in genere di ricevere un trattamento del quale è in corso la valutazione di attività o di efficacia.
Cordiali Saluti
Diverse possibilità si possono avere se si accetta di partecipare a trattamenti sperimentali, questi ultimi variano da centro a centro. Ovviamente in questi casi si accetta in genere di ricevere un trattamento del quale è in corso la valutazione di attività o di efficacia.
Cordiali Saluti
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
[#2]
Utente
Buonasera, innanzi tutto grazie per la tempestività della risposta. Quindi lei mi conferma che cambierebbe poco la situazione portando mio padre presso altri ospedali. Un ultima domanda per cortesia. Ma è possibile che l'ospedale dove è in cura abbia chiesto pareri ad altri centri oppure seguono direttamente il protocollo senza consultarsi? Ho visto che lei fa parte di un centro di eccellenza, di preciso cosa vuol dire, che è centro piu specializzato di altri? Grazie mille, cordiali saluti
[#3]
La maggior parte dei casi di neoplasie comuni sono inquadrabili sulla base delle conoscenze che risultano da sperimentazioni internazionali che poi definiscono i trattamenti standard che tutti i centri conoscono.
Non c'è motivo che un centro chieda parere ad un'altro, a meno che non si tratti di una patologia rara di cui altri hanno più esperienza o della necessità di un procedura diagnostica particolare non disponibile in tutti i centri.
I Centri di eccellenza sono centri che vengono considerati più focalizzati su tutta la gestione delle patologie tumorali nell'ambito di una regione o di un'area geografica.
Questo non vuol dire che in alcuni centri non ci sia almeno un reparto di Oncologia di alta qualità così come di alto valore scientifico internazionale è il primario di Livorno, soprattutto sulle neoplasie polmonari.
Cordiali Saluti
Non c'è motivo che un centro chieda parere ad un'altro, a meno che non si tratti di una patologia rara di cui altri hanno più esperienza o della necessità di un procedura diagnostica particolare non disponibile in tutti i centri.
I Centri di eccellenza sono centri che vengono considerati più focalizzati su tutta la gestione delle patologie tumorali nell'ambito di una regione o di un'area geografica.
Questo non vuol dire che in alcuni centri non ci sia almeno un reparto di Oncologia di alta qualità così come di alto valore scientifico internazionale è il primario di Livorno, soprattutto sulle neoplasie polmonari.
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 17/02/2012.
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