A seguito di carcinoma mammario ha subito quadrantectomia alla mammella destra con vuotamento
Salve, scrivo per ottenere una vostra opinione circa la terapia a cui dovrà sottoporsi mia zia (49 anni, nessuna malattia importante attuale o pregressa).
A seguito di carcinoma mammario ha subito quadrantectomia alla mammella destra con vuotamento ascellare il 7/12/2007.
Ecco il referto dell'esame istologico: Il nodulo è di cm 2,2 x cm 1,8, si isolano n. 16 linfonodi del diametro max compreso fra cm 0,2 e cm 2,0.
Carcinoma dutto-lobulare infiltrante nas, moderatamente differenziato (G2).
Spiccata la reazione del connettivo cito-stromale intra/peritumorale;indice cariocinetico: 10 x 10 HPF;
componente in situ, DCIS, circa il 10%, di tipo "well differentiated" sec. Holland; alcune immagini di embolizzazione neoplastica vascolare peritumorale.
Caratterizzazione immunofenotipica: ER 80%; PgR 80%; Ki-67 18%; c-erb-B2 espresso debolmente ed in modo parziale
sulla membrana citoplasmatica di circa il 30% delle cellule neoplastiche (assimilabile a score 1+, FDA).
Liberi da neoplasia il piano cutaneo, i prelievi random (note di displasia fibrocistica non proliferativa) ed i margini di exeresi.
Gruppo linfonodale ascellare (n.16): metastasi carcinomatosa in 7/16.
La terapia che le è stata prospettata, dalla prossima settimana, prevede 3 cicli di FEC seguiti da 3 di un taxano (di cui non ricordo il nome),
poi radioterapia (anche nella zona sopraclavicolare) e terapia ormonale.
Vi chiedo per cortesia se considerate questo schema terapeutico giusto rispetto al tipo di carcinoma e alla situazione "evolutiva".
E' vero che tra le tante combinazioni è una delle più "pesanti"?
Grazie mille
A seguito di carcinoma mammario ha subito quadrantectomia alla mammella destra con vuotamento ascellare il 7/12/2007.
Ecco il referto dell'esame istologico: Il nodulo è di cm 2,2 x cm 1,8, si isolano n. 16 linfonodi del diametro max compreso fra cm 0,2 e cm 2,0.
Carcinoma dutto-lobulare infiltrante nas, moderatamente differenziato (G2).
Spiccata la reazione del connettivo cito-stromale intra/peritumorale;indice cariocinetico: 10 x 10 HPF;
componente in situ, DCIS, circa il 10%, di tipo "well differentiated" sec. Holland; alcune immagini di embolizzazione neoplastica vascolare peritumorale.
Caratterizzazione immunofenotipica: ER 80%; PgR 80%; Ki-67 18%; c-erb-B2 espresso debolmente ed in modo parziale
sulla membrana citoplasmatica di circa il 30% delle cellule neoplastiche (assimilabile a score 1+, FDA).
Liberi da neoplasia il piano cutaneo, i prelievi random (note di displasia fibrocistica non proliferativa) ed i margini di exeresi.
Gruppo linfonodale ascellare (n.16): metastasi carcinomatosa in 7/16.
La terapia che le è stata prospettata, dalla prossima settimana, prevede 3 cicli di FEC seguiti da 3 di un taxano (di cui non ricordo il nome),
poi radioterapia (anche nella zona sopraclavicolare) e terapia ormonale.
Vi chiedo per cortesia se considerate questo schema terapeutico giusto rispetto al tipo di carcinoma e alla situazione "evolutiva".
E' vero che tra le tante combinazioni è una delle più "pesanti"?
Grazie mille
[#1]
Cara utente,
per quello che riguarda la radioterapia,
per un numero di linfonodi compromessi da malattia maggiore o uguale a 4 si dà indicazione a RT anche sulla zona socvra-infraclaveare omolaterale. Quindi l'indicazxione dei colleghi nel suo caso è assolutamente corretta, poichè rispecchiante i consigli di gran parte delle linee guida nazionali ed internazionali.
Relativmante agli schmi di chemioterapia le faranno sapere nel dettaglio i colleghi oncologi medici del forum.
Cordialità
Dr.Filippo Alongi
per quello che riguarda la radioterapia,
per un numero di linfonodi compromessi da malattia maggiore o uguale a 4 si dà indicazione a RT anche sulla zona socvra-infraclaveare omolaterale. Quindi l'indicazxione dei colleghi nel suo caso è assolutamente corretta, poichè rispecchiante i consigli di gran parte delle linee guida nazionali ed internazionali.
Relativmante agli schmi di chemioterapia le faranno sapere nel dettaglio i colleghi oncologi medici del forum.
Cordialità
Dr.Filippo Alongi
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#2]
Utente
Salve Dott. Alongi,
la ringrazio moltissimo. Credo sia consapevole di quanto, in momenti come questo, la confusione, la voglia di procurare ad un caro le cure migliori, la paura, facciano emergere un senso di incertezza e tutta la propria impotenza. Sentirsi dire da uno specialista che la strada è giusta significa tanto.
Ancora grazie
la ringrazio moltissimo. Credo sia consapevole di quanto, in momenti come questo, la confusione, la voglia di procurare ad un caro le cure migliori, la paura, facciano emergere un senso di incertezza e tutta la propria impotenza. Sentirsi dire da uno specialista che la strada è giusta significa tanto.
Ancora grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.4k visite dal 18/01/2008.
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