Eteroplasia al colon con carcinosi peritoneale
Gentilissimo,
mio padre 80 anni è stato ricoverato in seguito ad abbondante ascite. Ha eseguito gastroscopia, colonscopia e tac con il seguente risultato:
eteroplasia del colon con carcinosi peritoneale e ripetizioni linfonodali locoregionali. Cirrosi epatica HBV relata, IPB, ipertenzione arteriosa.
Siamo in attesa di conoscere l'esito dell'esame istologico. Nel frattempo volevo chiedere se è ipotizzabile sulla base del quadro clinico sopracitato prevedere un intervento chirurgico o di altra natura, vista anche l'età del paziente.
Grazie
Saluti
mio padre 80 anni è stato ricoverato in seguito ad abbondante ascite. Ha eseguito gastroscopia, colonscopia e tac con il seguente risultato:
eteroplasia del colon con carcinosi peritoneale e ripetizioni linfonodali locoregionali. Cirrosi epatica HBV relata, IPB, ipertenzione arteriosa.
Siamo in attesa di conoscere l'esito dell'esame istologico. Nel frattempo volevo chiedere se è ipotizzabile sulla base del quadro clinico sopracitato prevedere un intervento chirurgico o di altra natura, vista anche l'età del paziente.
Grazie
Saluti
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Gentile Utente,
escluderei un approccio chirurgico per via della diffusione peritoneale di malattia. Occorre valutare però l'eventuale stato di occlusione o subocclusione che può essere determinato dalla neoplasia del colon e mettere in campo i supporti farmacologici idonei. Se le condizioni generali lo consentono, in base alla tipologia istologica ed agli esami ematochimici, si può mettere in atto un idoneo e cauto trattamento chemioterapico eventualmente abbinato ad ipertermia locoregionale. Questo allo scopo di perseguire un miglioramento della qualità di vita e sperabilmente un suo prolungamento.
Cari saluti
escluderei un approccio chirurgico per via della diffusione peritoneale di malattia. Occorre valutare però l'eventuale stato di occlusione o subocclusione che può essere determinato dalla neoplasia del colon e mettere in campo i supporti farmacologici idonei. Se le condizioni generali lo consentono, in base alla tipologia istologica ed agli esami ematochimici, si può mettere in atto un idoneo e cauto trattamento chemioterapico eventualmente abbinato ad ipertermia locoregionale. Questo allo scopo di perseguire un miglioramento della qualità di vita e sperabilmente un suo prolungamento.
Cari saluti
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 26/12/2011.
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