Carcinoma duttale infiltrante 3 grado età 37 anni
buonasera grazie in anticipo per una vostra eventuale risposta il 19-12-07 mia sorella di 37 anni ha scoperto tramite una ecografia di avere un tumore al seno nessun caso in famiglia immediatamente gli è stata fatta una biopsia anche sull'infonodo il risultato è il seguente carcinoma duttale infiltrante della mammella sinistra scarsamente differenziato grado 3 di nottingham grado nucleare 3.La neoplasia è presente nel 90% del tessuto esaminato non si osservano con certezza necrosi e invasione neoplastica vascolare. i recettori non erano ancora pronti. premetto che già dell'ecografia gli era stato detto che prima di operare doveva sottoporsi a dei cicli di chemio per la riduzione della massa. la tac ha dato esito negativo,anche la scintigrafia,L'8-1-08 ha cominciato la chemio 4 cicli con adriblastina-endoxan ogni 14 giorni se riesce e altri 4 con taxolo.Una delle mie innumerevoli domande è:al tatto prima della chemio toccando il seno dove è presente il tumore si sentiva un'enorme palla dura oggi invece toccandolo ci siamo accorti che è cambiato nelle dimensioni è notevolmente più piccolo ciò è possibile? ha fatto solo una seduta di chemio 9 gioni fà? è un buon segno? inoltre scusate l'ignoranza se il tumore si rimpiccolisce ciò significa che non si espande più? grazie ancora
[#1]
Le modificazioni anatomopatologiche e macroscopiche indotte dalla chemioterapia utilizzata prima dell'intervento chirurgico sul carcinoma mammario sono ormai ben note e possono essere molto eterogenee, sia dal punto di vista macroscopico che microscopico.
Nelle pazienti con buona risposta alla terapia, si verifica una significativa riduzione della cellularità neoplastica, tanto che talvolta è molto difficile riconoscere la presenza di residui focolai neoplastici.
Addirittura , anche se in una percentuale tra il 6 e il 10 %, non è possibile dopo la terapia identificare alcuna componente neoplastica residua.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
Nelle pazienti con buona risposta alla terapia, si verifica una significativa riduzione della cellularità neoplastica, tanto che talvolta è molto difficile riconoscere la presenza di residui focolai neoplastici.
Addirittura , anche se in una percentuale tra il 6 e il 10 %, non è possibile dopo la terapia identificare alcuna componente neoplastica residua.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.3k visite dal 16/01/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.