Recidiva k pancreas

Buonasera!Scrivo per sottoporre alla gentile attenzione dei signori medici la situazione di mio padre, un uomo di 66 anni. Nel febbraio 2008 un ottimo e attento gastrenterologo ha diagnosticato a mio padre un K pancreas i cui sintomi erano un calo ponderale (ma che non detsva molta attenzione e disturbo poichè mio padre era molto in carne) e dei valori di GPT e GOT superiori sei volte alla norma. Nel marzo 2008 mio padre è stato sottoposto ad un intervento di duodenocefalopancreasectomia con ottimi risultati grazie all'eccellente chirurgo in sala operatoria, poichè la situazione era più difficile del previsto in quanto il tumore si era posizionato su una vena e aveva già intaccato alcuni linfonodi. Successivamente è stato sottoposto a sei cicli di chemioterapia com gemcitabina e oxaliplatino e a più di un mese di radioterapia (la quale ha prodotto effetti più devastanti della chemio); da dicembre 2008 mio padre ha terminato ogni terapia. Si procede ogni 4 mesi ai controlli prescritti dai vari oncologi; inizialmente si alternavano una PET e una TAC con mezzo di contrasto, ma visti i risultati abbastanza positivi da un anno si è proceduto con una semplice ecografia. Solo nell'ultimo controllo l'oncologo ha prescritto una TAc con mezzo di contrasto di cui vorrei un consulto; il referto dice: fegato di dimensioni ai limiti, a densità disomogenea senza chiara evidenza di lesioni focali.Pancreas residuo atrofico con Wirsung irregolare e nuclei aerei contestuali. Visibilità di stent radiopaco nell'ansa duodenale anostomotica con estremo distale in prossimità del tratto prossimale del dotto pancreatico principale. Tessuto sfumatamente ipodenso di circa 16mm si apprezza in sede celiaca. Sostanzialmente stabili le nodulazioni linfonodali in sede intercavo-paraortica, mesenterica, paraortica sinistra; al controllo attuale tumefazione linfonodale rotondeggiante di 14mm si apprezza in sede inguinale sinistra; utile, su giudizio clinico, valutazione ecografica. Le analisi prima di tale Tac sono sostanzialmente buonne a parte i livelli leggermente bassi dei globuli rossi e leggermente alti di bilirubina totale e diretta e le piastrine basse.
vorrei avere delle delucidazioni in merito a tale referto.
ringrazio anticipatamente
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Dr. Francesco Sponziello Oncologo 17
Sarebbe necessario poter visionare la TAC attuale e magari le precedenti per poter far bene un confronto in quanto potrebbe trattarsi anche di esiti del pregresso intervento. Per quanto riguarda il linfonodo inguinale potrebbe non avere alcuna attinenza con la malattia di base, ma essere un semplice reperto occasionale. Utile comunque un controllo ecografico anche a beve.

Dr. Francesco Sponziello
U.O. Oncologia Medica e Breast Unit
P.O. "A. Perrino" - Brindisi

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
la ringrazio di cuore per la risposta. Vorrei chiederle altre spiegazioni: cosa vuol dire pancreas atrofico con Wirsung irregolare e con nuclei aerei contestuali? comunque a preoccuparmi non è il linfonodo inguinale, ben sapendo che potrebbe essere una banale infiammazione, ma il tessuto sfumatamente ipodenso di 16mm in sede celiaca poichè era presente un linfonodo in sede celiaca già da dopo la chemio e la radioterapia ma era di 10mm. cosa vuol dire?la ringrazio anticipatamente.
[#3]
Dr. Francesco Sponziello Oncologo 17
UN pacreas atrofico è un organo che appare ridotto di dimensioni rispetto alle normali dimensioni che dovrebbe avere in un paziente della medesima età. L'andamento irregolare del Wirsung potrebbe essere correlato anche a questo stato di atrofia. Per quanto concerne il tessuto ipodenso potrebbe anche trattarsi delle stesso linfonodo precedente che può essere aumentato di dimensioni oppure potrebbe essere un esti delle stesso dopo l'effetto della radioterapia.
Ovviamente prenda le mie spiegazioni con l'inventario del dubbio poichè non avendo a disposizione le immagini, tutto diventa più difficle da valutare.

salve
[#4]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
lei è davvero molto gentile e soprattutto molto disponibile e preciso nelle spiegazioni, ed è proprio per questo che mi permetto di chiederle ulteriori spiegazioni. ma cosa vuo dire che un pancreas diventa atrofico? e soprattutto come mai succede e quali conseguenze può provocare in un paziente sottoposto a duodeno-cefalo-pancreassectomia? e può essere una conseguenza della malattia? la cose che mi preoccupa è che prima si parlava di linfonodo in sede celiaca mentre ora si parla di tessuto sfumatamente ipodenso.la ringrazio anticipatamente.
[#5]
Dr. Francesco Sponziello Oncologo 17
Il pancreas è un organo che con l'età tende a diventare un po' atrofico, cioè a ridursi di dimensioni e funzionare un po' meno. Potrebbe anche trattarsi di una situazione correlata all'intervento, ma non credo. Non dovrebbe dare particolari fastidi più di quanti non si possano avere dopo un intervento del genere. Per la storia del linfonodo, ripeto, sarebbero da far vedere le immagini ad un buon radiologo che possa confrontarle a dovere e stabilire se si tratta esattamente della stessa sede e della stessa formazione.

Cordialmente.
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