Tumore alla mammella con metastasi osse
salve a tutti
sono una ragazza di 23 anni. l' anno scorso ho perso mio padre con un tumore alla prostata, adesso ho mia madre con un tumore alla mammella e metastasi ossee. Vi chiedo gentilmente un vostro parere, sono disperata.Gli stanno facendo la chemio con herceptin e vinorelbina ogni settimana, poichè mi dicono che per adesso non si può operare perchè puo peggiorare. è veramente cosi?ha metastasi al rachide, all'osso sacro e nella sede acetabolare sinistra. cosa bisogna fare soprattutto per la colonna vertebrale?se la chemio non agisce si puo fare qualcosa. Vi prego di risponderni vi ringrazio in anticipo
sono una ragazza di 23 anni. l' anno scorso ho perso mio padre con un tumore alla prostata, adesso ho mia madre con un tumore alla mammella e metastasi ossee. Vi chiedo gentilmente un vostro parere, sono disperata.Gli stanno facendo la chemio con herceptin e vinorelbina ogni settimana, poichè mi dicono che per adesso non si può operare perchè puo peggiorare. è veramente cosi?ha metastasi al rachide, all'osso sacro e nella sede acetabolare sinistra. cosa bisogna fare soprattutto per la colonna vertebrale?se la chemio non agisce si puo fare qualcosa. Vi prego di risponderni vi ringrazio in anticipo
[#1]
Buona sera.
Per ora mi sembra un buon approccio, quello della chemioterapia. Innanzitutto perchè con la chemioterapia fatta prima dell'intervento chirurgico (quella che si chiama chemioterapia neo-adiuvante) è possibile ridurre le dimensioni della massa tumorale e permettere, con l'intervento successivo, di essere meno demolitivi e di aumentare le possibilità di togliere quanto più tumore possibile.
Consideri poi che il solo intervento chirurgico sulla mammella non sarebbe risolutivo nel caso della mamma, che per ora ha, purtroppo, già metastasi diffuse a livello osseo, su cui l'intervento chirurgico poco/nulla può fare.
Nel caso della mammella ci sono molti farmaci chemioterapici disponibili, nonchè schemi di associazione fra essi. C'è poi tutto il capitolo della terapia ormonale.
Per quanto riguarda le metastasi ossee, non ci fosse risposta alla chemioterapia si può valutare, almeno su alcuni distretti, la radioterapia. Ci sono poi dei farmaci, nel caso in cui le metastasi fossero di tipo osteolitico, che aiutano la remineralizzazione ossea (i bifosfonati).
Spero di esserle stata utile.
Per ora mi sembra un buon approccio, quello della chemioterapia. Innanzitutto perchè con la chemioterapia fatta prima dell'intervento chirurgico (quella che si chiama chemioterapia neo-adiuvante) è possibile ridurre le dimensioni della massa tumorale e permettere, con l'intervento successivo, di essere meno demolitivi e di aumentare le possibilità di togliere quanto più tumore possibile.
Consideri poi che il solo intervento chirurgico sulla mammella non sarebbe risolutivo nel caso della mamma, che per ora ha, purtroppo, già metastasi diffuse a livello osseo, su cui l'intervento chirurgico poco/nulla può fare.
Nel caso della mammella ci sono molti farmaci chemioterapici disponibili, nonchè schemi di associazione fra essi. C'è poi tutto il capitolo della terapia ormonale.
Per quanto riguarda le metastasi ossee, non ci fosse risposta alla chemioterapia si può valutare, almeno su alcuni distretti, la radioterapia. Ci sono poi dei farmaci, nel caso in cui le metastasi fossero di tipo osteolitico, che aiutano la remineralizzazione ossea (i bifosfonati).
Spero di esserle stata utile.
Dr.ssa Rossana Flora
Dirigente Medico
SC Cure Palliative
Asst di Mantova
[#2]
Buona sera
I tumori della mammella usualmente rispondono bene alla chemioterapia. Per capire l'andamento della malattia osservi sua madre. Se la sintomatologia dolorosa, che l'ha portata alla diagnosi, si riduce vuol dire che la terapia funziona e che va continuata.
Naturalmente in corso di chemio terapia può effettuare la radioterapia, come Le hanno già detto, su aree ossee a rischio di frattura. I difosfonati si possono, ed in alcuni istituti è la regola, sono effettuati in contemporanea alla chemioterapia.
quanti anni ha sua madre?
cordiali saluti
I tumori della mammella usualmente rispondono bene alla chemioterapia. Per capire l'andamento della malattia osservi sua madre. Se la sintomatologia dolorosa, che l'ha portata alla diagnosi, si riduce vuol dire che la terapia funziona e che va continuata.
Naturalmente in corso di chemio terapia può effettuare la radioterapia, come Le hanno già detto, su aree ossee a rischio di frattura. I difosfonati si possono, ed in alcuni istituti è la regola, sono effettuati in contemporanea alla chemioterapia.
quanti anni ha sua madre?
cordiali saluti
Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale
[#4]
Direi di parlare con gli oncologi riguardo la possibilità di iniziare i bifosfonati (pamidronato o zoledronato), che riducono il rischio di fratture patologiche nei segmenti ossei sede di metastasi (terapia possibile se le metastasi sono di tipo osteolitico e non osteoblastico, sicuramente gli oncologi le sapranno). Tra l'altro la terapia con bifosfonati (1 ciclo ogni 21 o 28 giorni) aiuta anche per controllare il dolore osseo, se presente.
Potrebbe anche essere utile un supporto per bocca contenente Calcio+vit. D.
Per quanto riguarda la radioterapia, direi di valutarla eventualmente in un secondo tempo: ha soprattutto uno scopo palliativo per aiutare a controllare i dolori.
Saluti
Potrebbe anche essere utile un supporto per bocca contenente Calcio+vit. D.
Per quanto riguarda la radioterapia, direi di valutarla eventualmente in un secondo tempo: ha soprattutto uno scopo palliativo per aiutare a controllare i dolori.
Saluti
[#5]
Utente
salve
nella scintigrafia ossea mi dice se sono metastasi di tipo osteolitico? Nella PET non lo specifica. I dolori di mia madre sono un pò diminuiti,soprattutto nella zona dell' inguine.Sarà la chemio che comincia a fare qualcosa?prima dicominciare la chemio non poteva alzare la gamba, adesso va molto meglio. Lei che ne pensa di questa chemio? L'oncologo mi ha detto che fra un po di tempo dovrà cominciare lo zometa.
per quanto riguarda l'operazione mi è stato detto che mia madre ormai è inoperabile, forse fra qualche anno, se le metastasi si riducono è possibile operare. è veramente cosi o non si potrà operare più?le chiedo un ultima cosa, chenon ho capito. La radioterapia non serve a bruciare le cellule tumorali in un punto ben preciso?oppure non ècosi?se serve solo quando ci sono i dolori allora non è una cosa risolutiva?vorrei capire qualcosa di più
la ringrazio sempre tanto
saluti
nella scintigrafia ossea mi dice se sono metastasi di tipo osteolitico? Nella PET non lo specifica. I dolori di mia madre sono un pò diminuiti,soprattutto nella zona dell' inguine.Sarà la chemio che comincia a fare qualcosa?prima dicominciare la chemio non poteva alzare la gamba, adesso va molto meglio. Lei che ne pensa di questa chemio? L'oncologo mi ha detto che fra un po di tempo dovrà cominciare lo zometa.
per quanto riguarda l'operazione mi è stato detto che mia madre ormai è inoperabile, forse fra qualche anno, se le metastasi si riducono è possibile operare. è veramente cosi o non si potrà operare più?le chiedo un ultima cosa, chenon ho capito. La radioterapia non serve a bruciare le cellule tumorali in un punto ben preciso?oppure non ècosi?se serve solo quando ci sono i dolori allora non è una cosa risolutiva?vorrei capire qualcosa di più
la ringrazio sempre tanto
saluti
[#8]
Buona sera.
Direi la riduzione del dolore e il miglioramento dei sintomi in generale possano essere un segno che la chemioterapia stia funzionando, anche se per saperlo definitivamente è un po' presto.
Le metastasi sono osteolitiche e, giustamente, il suo oncologo ha proposto di iniziare lo zometa.
Al momento direi che è presto per la radioterapia.
In sintesi direi che l'approccio del suo oncologo è quello giusto.
Io posso darle tutti i consigli che vuole, ma nulla ripaga un rapporto di fiducia con il proprio oncologo; se ha dubbi o domande è suo diritto fargli domande.
Buona fortuna.
Direi la riduzione del dolore e il miglioramento dei sintomi in generale possano essere un segno che la chemioterapia stia funzionando, anche se per saperlo definitivamente è un po' presto.
Le metastasi sono osteolitiche e, giustamente, il suo oncologo ha proposto di iniziare lo zometa.
Al momento direi che è presto per la radioterapia.
In sintesi direi che l'approccio del suo oncologo è quello giusto.
Io posso darle tutti i consigli che vuole, ma nulla ripaga un rapporto di fiducia con il proprio oncologo; se ha dubbi o domande è suo diritto fargli domande.
Buona fortuna.
[#9]
Utente
buonasera
grazie tante per la disponibilità.
ho tanta fiducia nel mio oncologo, il problema è che non sempre è possibile fargli tutte le domande che vorrei, poichè ci sono sempre tantissime persone dietro la porta.
volevo chiederle un parere. Ho letto su internet di un anticorpo, il denosumab, il quale da ottimi risultati, migliore dello zometa. Il mio oncologo dice che non è prescrivibile, poichè non è ancora in commercio in italia, però all'estero si. Lei che ne pensa? Aspetto una sua risposta, la ringrazio sempre tanto
cordiali saluti
grazie tante per la disponibilità.
ho tanta fiducia nel mio oncologo, il problema è che non sempre è possibile fargli tutte le domande che vorrei, poichè ci sono sempre tantissime persone dietro la porta.
volevo chiederle un parere. Ho letto su internet di un anticorpo, il denosumab, il quale da ottimi risultati, migliore dello zometa. Il mio oncologo dice che non è prescrivibile, poichè non è ancora in commercio in italia, però all'estero si. Lei che ne pensa? Aspetto una sua risposta, la ringrazio sempre tanto
cordiali saluti
[#10]
In effetti in Italia, l'uso del Denosumab, non è ancora stato autorizzato.
Non sono un'esperta, il farmaco è relativamente nuovo. Posso solo dirle che la sua efficacia pare ben documentata da studi clinici, per ora però effettuati solo su donne in post-menopausa ed in uomini che hanno effettuato terapie antiandrogene per il carcinoma prostatico.
I suoi benefici nei/nelle pazienti con metastasi ossee sono ancora in fase di studio: bisognerà aspettare ancora un po' per valutarne l'efficacia.
Buona serata.
Non sono un'esperta, il farmaco è relativamente nuovo. Posso solo dirle che la sua efficacia pare ben documentata da studi clinici, per ora però effettuati solo su donne in post-menopausa ed in uomini che hanno effettuato terapie antiandrogene per il carcinoma prostatico.
I suoi benefici nei/nelle pazienti con metastasi ossee sono ancora in fase di studio: bisognerà aspettare ancora un po' per valutarne l'efficacia.
Buona serata.
[#11]
Utente
dottoressa io ho letto su internet che ha dato ottimi risultati per quanto riguarda le metastasi ossee e che soprattutto è migliore dello zometa, non so se effettivamente sia cosi.Comunque secondo lei va bene comunque lo zometa?cosa devo fare, mi puo dare un consiglio?la ringrazio sempre
buona giornata
buona giornata
[#12]
Utente
buona sera a tutti ieri mia madre ha avuto la visita ortopantomografa per valutare se puo fare l' acido zoledronico, Dalla visita è risultato che non si puo cominciare lo zometa in questo stato, prima bisognerebbe curare i denti cosa che non si puo fare mentre si è sotto chemio cosa si fa in questi casi? Non ho potutoparlare con l oncologo ormai se ne parla la prossima settimana. Qualcuno mi puo aiutare e dirmi qualcosa in piu? mi dicono soltanto che è importante fare lo zometa per le ossa. Qualcuno mi dica qualcosa
Grazie mille
Grazie mille
[#13]
Utente
buongiorno. Voglio aggiornare la situazione di mia madre. Dal 3 novembre fa chemio con vinorelbina ed herceptin, Le condiozioni di mia madre sono abbastanza buone,non ha grossi disturbi, ogni tanto qualche dolore all'inguine ma niente di insopportabile. Vi chiedo un vostro parere. Cosa bisogna fare o almeno per quanto tempo bisogna continuare questa terapia? Bisogna fare un altra pet di controllo?per favore se qualcuno mi può rispondere ne sarei molto grata, GRAZIE MILLE
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 21.1k visite dal 03/11/2011.
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