Adenocarcinoma della papilla di vater
Egregi Dottori,
vi ringrazio anticipatamente per la risposta.
Mio suocero ha subito (a Verona - Borgo Roma)) un intervento di duodenocefalopancreasectomia per l'asportazione di un Adenocarcinoma della papilla di vater. L'intervento è perfettamente riuscito, visto che dall'esame a vista, effettuato durante l'intervento (durato 7 ore), tutta l'area interessata e quelle limitrofe risultavano pulite. L'esame istologico recita in breve: "adenocarcinoma della papilla di vater con un unico linfonodo micrometastatico, data l'aggressività intrinseca alla malattia si consiglia una valutazione oncologica per iniziare chemioterapia adiuvante".
Ci siamo rivolti a vari oncologi e la risposta è sempre stata la stessa :"non esiste un protocollo specifico, decide Voi".
Considerato quindi il nostro disorientamento, Vi chiediamo un parere medico o un indirizzo specifico per diramare questa questione.
Grazie di nuovo
vi ringrazio anticipatamente per la risposta.
Mio suocero ha subito (a Verona - Borgo Roma)) un intervento di duodenocefalopancreasectomia per l'asportazione di un Adenocarcinoma della papilla di vater. L'intervento è perfettamente riuscito, visto che dall'esame a vista, effettuato durante l'intervento (durato 7 ore), tutta l'area interessata e quelle limitrofe risultavano pulite. L'esame istologico recita in breve: "adenocarcinoma della papilla di vater con un unico linfonodo micrometastatico, data l'aggressività intrinseca alla malattia si consiglia una valutazione oncologica per iniziare chemioterapia adiuvante".
Ci siamo rivolti a vari oncologi e la risposta è sempre stata la stessa :"non esiste un protocollo specifico, decide Voi".
Considerato quindi il nostro disorientamento, Vi chiediamo un parere medico o un indirizzo specifico per diramare questa questione.
Grazie di nuovo
[#1]
Gentile Utente,
suggerirei uno schema di chemioterapia adiuvante con protocollo XELOX (capecitabina + oxaliplatino) abbinato ad ipertermia capacitiva locoregionale (vedi sito www.ipertermiaitalia.it). Ovviamente se non è stata eseguita è opportuna una stadiazione completa mediante TC total body con mdc e scintigrafia ossea.
Cari saluti
suggerirei uno schema di chemioterapia adiuvante con protocollo XELOX (capecitabina + oxaliplatino) abbinato ad ipertermia capacitiva locoregionale (vedi sito www.ipertermiaitalia.it). Ovviamente se non è stata eseguita è opportuna una stadiazione completa mediante TC total body con mdc e scintigrafia ossea.
Cari saluti
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#3]
Utente
Egregi Dottori,
vi ringrazio anticipatamente per la risposta.
Mio suocero ha subito nel settembre del 2011 (a Verona - Borgo Roma) un intervento di duodenocefalopancreasectomia per l'asportazione di un Adenocarcinoma della papilla di vater. L'intervento è perfettamente riuscito, visto che dall'esame a vista, effettuato durante l'intervento (durato 7 ore), tutta l'area interessata e quelle limitrofe risultavano pulite. L'esame istologico recita in breve: "adenocarcinoma della papilla di vater con un unico linfonodo micrometastatico, data l'aggressività intrinseca alla malattia si consiglia una valutazione oncologica per iniziare chemioterapia adiuvante".
Di seguito vi riporto i referti della TAC PET total body eseguiti in date differenti:
TC TORACE ADDOME E PELVI 03-08-2012
Simmetria della gabbia toracica con regolare distribuzione delle strutture vascolari e bronchiali.
Non visibili aree di alterata densitometria parenchimale da riferire a lesioni del tipo focale. Non rilevabili tumefazioni linfonodali delle principali catene mediastinitiche ed ilari.
Assenza di versamento pleurico
Fegato di forma e volume regolari a densità parenchimale omogenea senza evidenza di immagini da riferire a localizzazioni del tipo primitivo o secondario.
Vie biliari intra ed extra epatiche non dilatate.
Esiti di duodenocefalopancreasectomia; Pancreas residuo esente da malattie da minima dilatazione filiforme del wirsung.
Presenza di zolla tessutale solida a livello delle regioni celiaco mesentelica con diametro totale di 37.5 mm x 38 mm (aumentato rispetto all'indagine precedente). Altro linfonodo di 14,6 mm si osserva a livello intercavo-aortico.
Milza di dimensioni nei limiti, di densita' omogenea.
Regolari le ghiandole surrenaliche.
Reni in sede, di forma e dimensioni regolari, con conservata funzionalità escretoria, senza rilievo di dilatazioni calico-pieliche.
Tecnica d'esame: L'esame scintigrafico è stato eseguito a digiuno con tecnica PET/TC con m.d.c. iodato e.v.60 minuti dopo la somministrazione endovenosa di (18P) fluorodesossiglucosio. Sono state acquisite immagini della distribuzione del tracciante per una durata di circa 30 minuti.
Sono state ricostruite selezioni tomografiche di 4.25mm di spessore orientate secondo piani assiali,coronali e sagittali.
Reperto scintigrafico: L'indagine PET evidenzia accumulo del tracciante a livello della regione retroareolare della mammella destra (SUVbw max 1.4). Utile, su giudizio clinico,monitoraggio.
Si evidenzia, inoltre, accumulo del tracciante a livello dell'articolazione scapolo - omerale sinistra compatibile con patologia flogistico-degenerativa benigna
Non si evidenziano aree di significativo iperaccumulo del tracciante a livello dei restanti segmenti corporei esaminati.
TC TORACE ADDOME E PELVI 21-06-2013
Esame eseguito in coregistrazione, con esame PET prima e dopo somministrazione e.v. di mezzo di contrasto iodato.
Non apprezzabili alterazioni densitometriche da riferire a lesioni polmonari a carattere infiltrativo in atto.
Conservata pervieta' delle principali diramazioni bronchiali. Non visibilità di tumefazioni linfonodali ilari e/o mediastiniche.
Assente.versamento pleurico e/o pericardico.
Fegato di volume nei limiti, a contorni definiti, senza apprezzabilità di alterazioni densitometriche focali da riferire a lesioni di tipo primitivo e/o secondario. Vie biliari intra ed extra epatiche non dilatate.
Esiti di duodenocefalopancreasectomia; addensamento pseudonodulare di 18 mm. di diametro in corrispondenza del moncone pancreatico con secondaria discreta dilatazione del dotto pancreatico a monte.
Più sfumata zolletta di addensamento tissutale subcentimetrica si riscontra a sede ilare epatica non dissociabile dalla via biliare principale: tali reperti su concorde giudizio dello specialista vanno confermati ed approfonditi con esame Colangio-RM con mdc ev
Presenza di alcune nodulazioni linfonodali pericentimetriche a sede mesenterica .
Milza di dimensioni nei limiti, di densita' omogenea.
Regolari le ghiandole surrenaliche.
Reni in sede, di forma e dimensioni regolari, con conservata funzionalita' escretoria, senza rilievo di dilatazioni calico-pieliche.
Vescica in sede, distesa, a contenuto omogeneo e pareti regolari.
Prostata 'volumetricamente nei limiti, di omogenea densita' a contorni definiti.
Assenti tumefazioni delle stazioni linfonodali iliache, otturatorie ed inguinali,
Tecnica d'esame: L'esame scintigrafico è stato eseguito a digiuno con tecnica PET/TC con m.d.c. iodato e.v.60 minuti dopo la somministrazione endovenosa di (18P) fluorodesossiglucosio. Sono state acquisite immagini della distribuzione del tracciante per una durata di circa 30 minuti.
Sono state ricostruite selezioni tomografiche di 4.25mm di spessore orientate secondo piani assiali,coronali e sagittali.
Reperto scintigrafico: L'indagine PET evidenzia accumulo del tracciante a livello della regione celiaco-pancreatica (SUVbw•max4.8) e della regione ilare epatica (SUVbW max 3.7). Utile, su giudizio clinico,integrazione con esame RM con m.d.c
Non si evidenziano aree di significativo iperaccumulo del tracciante a livello dei restanti segmenti corporei esaminati.
Dal confronto degli esami effettuati a distanza di 1 anno, è possibile capire se c'è una recidiva della malattia?
Considerato che abbiamo visita specialistica mercoledì prossimo, siamo in ansia e chiediamo cortesemente una prima valutazione dei referti.
Grazie di nuovo
vi ringrazio anticipatamente per la risposta.
Mio suocero ha subito nel settembre del 2011 (a Verona - Borgo Roma) un intervento di duodenocefalopancreasectomia per l'asportazione di un Adenocarcinoma della papilla di vater. L'intervento è perfettamente riuscito, visto che dall'esame a vista, effettuato durante l'intervento (durato 7 ore), tutta l'area interessata e quelle limitrofe risultavano pulite. L'esame istologico recita in breve: "adenocarcinoma della papilla di vater con un unico linfonodo micrometastatico, data l'aggressività intrinseca alla malattia si consiglia una valutazione oncologica per iniziare chemioterapia adiuvante".
Di seguito vi riporto i referti della TAC PET total body eseguiti in date differenti:
TC TORACE ADDOME E PELVI 03-08-2012
Simmetria della gabbia toracica con regolare distribuzione delle strutture vascolari e bronchiali.
Non visibili aree di alterata densitometria parenchimale da riferire a lesioni del tipo focale. Non rilevabili tumefazioni linfonodali delle principali catene mediastinitiche ed ilari.
Assenza di versamento pleurico
Fegato di forma e volume regolari a densità parenchimale omogenea senza evidenza di immagini da riferire a localizzazioni del tipo primitivo o secondario.
Vie biliari intra ed extra epatiche non dilatate.
Esiti di duodenocefalopancreasectomia; Pancreas residuo esente da malattie da minima dilatazione filiforme del wirsung.
Presenza di zolla tessutale solida a livello delle regioni celiaco mesentelica con diametro totale di 37.5 mm x 38 mm (aumentato rispetto all'indagine precedente). Altro linfonodo di 14,6 mm si osserva a livello intercavo-aortico.
Milza di dimensioni nei limiti, di densita' omogenea.
Regolari le ghiandole surrenaliche.
Reni in sede, di forma e dimensioni regolari, con conservata funzionalità escretoria, senza rilievo di dilatazioni calico-pieliche.
Tecnica d'esame: L'esame scintigrafico è stato eseguito a digiuno con tecnica PET/TC con m.d.c. iodato e.v.60 minuti dopo la somministrazione endovenosa di (18P) fluorodesossiglucosio. Sono state acquisite immagini della distribuzione del tracciante per una durata di circa 30 minuti.
Sono state ricostruite selezioni tomografiche di 4.25mm di spessore orientate secondo piani assiali,coronali e sagittali.
Reperto scintigrafico: L'indagine PET evidenzia accumulo del tracciante a livello della regione retroareolare della mammella destra (SUVbw max 1.4). Utile, su giudizio clinico,monitoraggio.
Si evidenzia, inoltre, accumulo del tracciante a livello dell'articolazione scapolo - omerale sinistra compatibile con patologia flogistico-degenerativa benigna
Non si evidenziano aree di significativo iperaccumulo del tracciante a livello dei restanti segmenti corporei esaminati.
TC TORACE ADDOME E PELVI 21-06-2013
Esame eseguito in coregistrazione, con esame PET prima e dopo somministrazione e.v. di mezzo di contrasto iodato.
Non apprezzabili alterazioni densitometriche da riferire a lesioni polmonari a carattere infiltrativo in atto.
Conservata pervieta' delle principali diramazioni bronchiali. Non visibilità di tumefazioni linfonodali ilari e/o mediastiniche.
Assente.versamento pleurico e/o pericardico.
Fegato di volume nei limiti, a contorni definiti, senza apprezzabilità di alterazioni densitometriche focali da riferire a lesioni di tipo primitivo e/o secondario. Vie biliari intra ed extra epatiche non dilatate.
Esiti di duodenocefalopancreasectomia; addensamento pseudonodulare di 18 mm. di diametro in corrispondenza del moncone pancreatico con secondaria discreta dilatazione del dotto pancreatico a monte.
Più sfumata zolletta di addensamento tissutale subcentimetrica si riscontra a sede ilare epatica non dissociabile dalla via biliare principale: tali reperti su concorde giudizio dello specialista vanno confermati ed approfonditi con esame Colangio-RM con mdc ev
Presenza di alcune nodulazioni linfonodali pericentimetriche a sede mesenterica .
Milza di dimensioni nei limiti, di densita' omogenea.
Regolari le ghiandole surrenaliche.
Reni in sede, di forma e dimensioni regolari, con conservata funzionalita' escretoria, senza rilievo di dilatazioni calico-pieliche.
Vescica in sede, distesa, a contenuto omogeneo e pareti regolari.
Prostata 'volumetricamente nei limiti, di omogenea densita' a contorni definiti.
Assenti tumefazioni delle stazioni linfonodali iliache, otturatorie ed inguinali,
Tecnica d'esame: L'esame scintigrafico è stato eseguito a digiuno con tecnica PET/TC con m.d.c. iodato e.v.60 minuti dopo la somministrazione endovenosa di (18P) fluorodesossiglucosio. Sono state acquisite immagini della distribuzione del tracciante per una durata di circa 30 minuti.
Sono state ricostruite selezioni tomografiche di 4.25mm di spessore orientate secondo piani assiali,coronali e sagittali.
Reperto scintigrafico: L'indagine PET evidenzia accumulo del tracciante a livello della regione celiaco-pancreatica (SUVbw•max4.8) e della regione ilare epatica (SUVbW max 3.7). Utile, su giudizio clinico,integrazione con esame RM con m.d.c
Non si evidenziano aree di significativo iperaccumulo del tracciante a livello dei restanti segmenti corporei esaminati.
Dal confronto degli esami effettuati a distanza di 1 anno, è possibile capire se c'è una recidiva della malattia?
Considerato che abbiamo visita specialistica mercoledì prossimo, siamo in ansia e chiediamo cortesemente una prima valutazione dei referti.
Grazie di nuovo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.2k visite dal 29/10/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Celiachia
Cos'è la celiachia e come si manifesta? Caratteristiche della malattia celiaca in adulti e bambini, esami da fare e consigli di alimentazione senza glutine.