Chemioterapia e problemi gastrici

Gentili Dottori, mi è stato diagnosticato un tumore duttale infiltrante a 28 anni per cui sto facendo chemioterapia a cui seguirà radio. Ho fatto 4 cicli di EC e 4 di taxotere più Herceptin (da continuare un anno). Durante i primi 4 cicli di chemio rossa non ho avuto grossissimi problemi salvo senso di nausea costante e stipsi ostinate nei giorni seguenti il ciclo e qualche sporadica mucosite che ho trattato con sporanox. i successivi 4 cicli mi hanno dato invece diversi problemi: ho iniziato con un fortissimo dolore al petto che corrispondeva retrosternalmente e si accentuava nella posizione supina. A tutto questo si univa un sanguinamento anale rosso vivo (dovuto poi ho scoperto a emorroidi di secondo grado), dolori di pancia crampiformi, stipsi ostinata nei primissimi giorni di ciclo con evacuazione di feci molto scure e dure che dopo qualche giorno diventavano non formate, gialle e a volte anche bianche. Spesso i valori di emoglobina sono risultati molto bassi per cui è stato necessario fare una trasfusione. Occasionalmente compariva rash cutaneo, e ho sviluppato una candida vaginale ostinata, onicomicosi delle dita dei piedi e una mucosite con dolorosissime afte in bocca che sto trattando con sporanox. Con quest'ultimo farmaco sembrano anche sparire i sintomi retrosternali. Vorrei capire gentilmente se questo quadro clinico è imputabile ad una causa specifica come ad esempio una candida oppure se i vari sintomi non sono collegati. Inoltre sono cosciente del fatto che il mix di farmaci assunti per via della chemio hanno alterato le mucose per cui tutto il mio equilibrio gastrointestinale è alterato ma vorrei sapere se in qualche modo posso aver riportato qualche danno a livello gastrico e se sia il caso di eseguire qualche esame medico più specifico come una gastroscopia...
vi ringrazio anticipatamente per la risposta
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

la sintomatologia ed i segni descritti sono imputabili ad una tossicità da chemioterapia. Tale tossicità andrà attenuandosi sino a scomparire nel tempo. Il processo di guarigione potrebbe essere agevolato da una adeguata terapia di supporto (ad esempio con l'impiego di glutatione, acetilcisteina e vitamina C). La gastroscopia andrebbe eseguita se i disturbi persistono a lungo dopo il termine dell'ultima somministrazione di docetaxel. E' opportuno comunque riportare quanto scritto ai Colleghi oncologi di riferimento che hanno possibilità di eseguire una visita clinica.

Cari saluti

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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