Paraneoplasia con positività anti hu

Dal mese di gennaio 2007 ho iniziato a presentare formicolio e mancanza di sensibilità alle mani.
Ho fatto fisioterapia pensando che si trattasse di problemi legati alla cervicale perché compromessa, non avendo ottenuto miglioramenti ho eseguito l’elettromiografia da cui è risultato il tunnel carpale sul quale si è intervenuto ottenendo scarsi miglioramenti. Nel mese di luglio ho avvertito, inoltre, piccole scosse elettriche alle braccia, contemporaneamente debolezza alle gambe, diminuizione di peso, voce rauca e nel mese di agosto ho avvertito tremolii al lato destro del viso, difficoltà a deglutire, maggiore difficoltà a camminare e diminuizione della massa muscolare. Una serie di esami eseguiti durante il ricovero in Neurologia: PET , TAC Total body , Risonanza Magnetica , Scintigrafia totale, Elettroencefalogrammi, Broncoscopia, Colonoscopia, Gastroscopia etc. sono risultati tutti negativi. La PET ha rilevato dei linfonodi calcificati in corrispondenza della loggia del barety. A fine ricerche sotto parere del chirurgo toracico si è eseguito un intervento di “linfoadenectomia mediastinica più resezione atipica lobo superiore destro”. Di seguito illustro i risultati:
-Localizzazione in 5 dei 16 linfonodi repertati di carcinoma scarsamente differenziato non a piccole cellule. Indagini di morfologia molecolare eseguita : panCK (cl. AE1-AE3)+ , TTF1+, CK7+, CK20-, 34Βe12-, CK5/6-, CD56+. Parenchima polmonare con dilatazione degli spazi aerei distali con diffusa atrofia e distruzione dei setti interalveolari. In alcune zone presenza di aspetti di fibrosi interstiziale . Tessuto fibroadiposo, sede di lieve flogosi aspecifica.
Mi è stato programmata una chemioterapia a base di platino che dovrò iniziare a giorni.
Chiedo un Vostro parere relativo a quanto illustrato.
Sto notando dei lievi miglioramenti riguardo la voce, la deglutizione e riesco meglio a deambulare. Il peso che da Gennaio è diminuito circa 30 Kg è da un mese che si mantiene stabile cioè 72 Kg.
In attesa di risposta, Porgo cordiali saluti.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
Gentile Utente,
come da lei riferito, verosimilmente si tratta di una forma paraneoplastica, spesso presente nelle neoplasie polmonari, e dalla quale a volte si risale proprio alla diagnosi di neoplasia (l'esempio più classico è la presenza di tromboflebiti migranti agli arti inferiori ed il riscontro radiologico preoperatorio di neoplasia polmonare all'atto di un'eventuale safenectomia).
La terapia chirurgica/medica, ove possibile permette la remissione di tale situazione, figlia di sostanze prodotte dalla neoplasia.
Ad oggi il platino rimane uno dei farmaci cardine nel trattamento di tale neoplasia. Oltre il dato istologico dei linfonodi, la possibilità dell'immunoistochimica oggi permette di ridurre il margine di errore sualla diagnosi.

A disposizione per ulteriori chiarimenti

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)