Trattamento dolore spalla per nsclc
Gentili dottori,
mio padre (74 anni) è affetto da un tumore non a piccole cellule del lobo superiore destro, ha fatto diversi cicli di chemio e anche una linea di trattamento con radioterapia ma la malattia ha progredito (anche se loco regionale). Inoltre, dall'ultima tac si evincevano cenni di infiltrazione intercostale (II e III costola).
Le sue condizioni generali sono mediamente buone, ha senso dell'appetito ed ha recuperato anche un po di forze. Il problema più evidente è un dolore alla spalla destra con fasi di picco acuto accompagnate da un dolore persistente (tipo un forte bruciore), a volte invece il dolore si attenua e non sente più nulla per poi riprendere (a volte dopo qualche giorno). Mediamente il dolore non gli consente di dormire per cui è costretto ad alternare tra letto e divano. A volte, il dolore è così intenso che lo costringe a lacrimare.
Abbiamo tentato diverse strade ma purtroppo, a parte un sollievo temporaneo, il risultato non è stato brillante. In particolare, il percorso di terapia del dolore è stato il seguente:
- abbiamo iniziato con il co-efferalgan (sospeso dopo un po' in quanto non faceva più effetto)
- siamo passati allo jurnista 16mg (sospeso in quanto provocava forte sonnolenza, allucinazioni e comunque poco efficace contro il dolore)
- attualmente usa un cerotto di fentalgon (credo da 50mg) ogni 3 giorni, tuttavia, a parte il primo giorno il dolore persiste
- all'occorrenza somministra uno spray nasale da 100mg (max 3/4 puff al dì e durata max del prodotto 5 giorni) ma anche questo non ha alcun effetto
Perfavore avete qualche suggerimento utile da darmi per alleviargli questo dolore, qualcosa di più efficace, una terapia che gli possa restituire un po' di serenità fisica e che allo stesso tempo non lo stordisca eccessivamente?
Ho sentito parlare anche di interventi più radicali di desensibilizzazione ma sinceramente ho paura a praticarli (no vorrei gli togliessero ogni sensibilità o che si sentisse come sotto una campana).
Grazie per i consigli.
mio padre (74 anni) è affetto da un tumore non a piccole cellule del lobo superiore destro, ha fatto diversi cicli di chemio e anche una linea di trattamento con radioterapia ma la malattia ha progredito (anche se loco regionale). Inoltre, dall'ultima tac si evincevano cenni di infiltrazione intercostale (II e III costola).
Le sue condizioni generali sono mediamente buone, ha senso dell'appetito ed ha recuperato anche un po di forze. Il problema più evidente è un dolore alla spalla destra con fasi di picco acuto accompagnate da un dolore persistente (tipo un forte bruciore), a volte invece il dolore si attenua e non sente più nulla per poi riprendere (a volte dopo qualche giorno). Mediamente il dolore non gli consente di dormire per cui è costretto ad alternare tra letto e divano. A volte, il dolore è così intenso che lo costringe a lacrimare.
Abbiamo tentato diverse strade ma purtroppo, a parte un sollievo temporaneo, il risultato non è stato brillante. In particolare, il percorso di terapia del dolore è stato il seguente:
- abbiamo iniziato con il co-efferalgan (sospeso dopo un po' in quanto non faceva più effetto)
- siamo passati allo jurnista 16mg (sospeso in quanto provocava forte sonnolenza, allucinazioni e comunque poco efficace contro il dolore)
- attualmente usa un cerotto di fentalgon (credo da 50mg) ogni 3 giorni, tuttavia, a parte il primo giorno il dolore persiste
- all'occorrenza somministra uno spray nasale da 100mg (max 3/4 puff al dì e durata max del prodotto 5 giorni) ma anche questo non ha alcun effetto
Perfavore avete qualche suggerimento utile da darmi per alleviargli questo dolore, qualcosa di più efficace, una terapia che gli possa restituire un po' di serenità fisica e che allo stesso tempo non lo stordisca eccessivamente?
Ho sentito parlare anche di interventi più radicali di desensibilizzazione ma sinceramente ho paura a praticarli (no vorrei gli togliessero ogni sensibilità o che si sentisse come sotto una campana).
Grazie per i consigli.
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Gentile Utente,
la strada percorsa ha fatto uso quasi esclusivamente di farmaci oppioidi. Una terapia del dolore ben concertata prevede un oppioide, un FANS, un modulatore della trasmissione dell'impulso nervoso. Ovviamente non è possibile prescrivere farmaci e suggerire dosaggi via web senza visitare il paziente e verificare le condizioni ematochimiche pertanto suggerirei di coinvolgere nel programma terapeutico i Colleghi dell'oncologia di riferimento. Altro suggerimento utile può essere l'applicazione di ipertermia locoregionale a radiofrequenza (vedi sito www.ipertermiaitalia.it) a scopo antalgico.
un caro saluto
la strada percorsa ha fatto uso quasi esclusivamente di farmaci oppioidi. Una terapia del dolore ben concertata prevede un oppioide, un FANS, un modulatore della trasmissione dell'impulso nervoso. Ovviamente non è possibile prescrivere farmaci e suggerire dosaggi via web senza visitare il paziente e verificare le condizioni ematochimiche pertanto suggerirei di coinvolgere nel programma terapeutico i Colleghi dell'oncologia di riferimento. Altro suggerimento utile può essere l'applicazione di ipertermia locoregionale a radiofrequenza (vedi sito www.ipertermiaitalia.it) a scopo antalgico.
un caro saluto
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 25/09/2011.
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