K prostatico con metastasi ossee e epatiche
Salve, scrivo per mio padre 69 anni al quale un anno fa e' stato diagnosticato un k prostatico gleason 8 (4+4) con iperfissazione del tracciante osteotropo della branca ischiopubica di sx . Radiato, dopo 6 sedute e' sparito il dolore e mio padre ha riacquistato anche il suo andamento deciso. l'ecografia epatica(e successiva pet con colina) ha evidenziato formazioni nodulari ipoecogene di cm 2 al 5° segmento e in prossimita' della colecisti tre formazioni con le stesse caratteristiche di cm 0.9 cm 0.7 e cm 0.5 vie biliari non dilatate pancreas dimensioni e struttura normali e assenza di tumefazioni linfonodali.curato con casodex 50 decapeptyl 11.25 e omnic 0.4 + fiala di zometa.Analisi sempre perfette psa a 1.80. In soli 5 giorni la situazione e' precipitata le gamma gt sono schizzate a 1691 UI/L bilirubemia totale 11.16 mg/dl diretta 9.75 indiretta 1.41 psa 5.84. il 12/9/2011pronto soccorso non si e' potuto impiantare uno stent ma hanno soltanto fatto il drenaggio angiografico del dotto di dx il sx non e' stato possibile per stenosi importante.L'ultima tc total body del 13/09/2011 evidenzia TORACE:due noduli densita' calcifica a livello della lingula di circa 6mm diametro max. non evidenza di alterazioni con aspetto diffuso bilateralmente. presenti linfonodi con aspetto colliquato posterirmente al terzo medio ed inferiore dell'esofago di circa 17 e 7 mm di verosimile nat. secondaria.No versamento pleurico ne'pericardico.Fegato dimensioni aumentate, 3 lesioni solide 5° segmento 5.6x4.3 cm 7° segmentodi 19x14 mm 6° segmento 9mm.La lesione del 5°appare infiltrare il ramo sx della vena porta e dell'arteria epatica determinando difetti di vascolarizzazione del parenchima epatico.Appare infiltrata la via biliare principale con marcata dilatazione delle vie biliari a monte.Grossolana formazione espansiva solida,ad origine dalla prostata di circa 9x6x7cm che appare infiltrare il pavimento vescicale,le fasce mesorettali,i muscoli otturatorie lo sfintere anale,marcatamente adesa alla parete anteriore del retto che e' ispessita.La lesione infiltra il tratto distale dell'uretere dx determinando idroureternefrosi a monte.Voluminose linfoadenopatie in sede locoregionale stazioni iliache interne esterne e comuni,inguinali,interaortocavali comprese tra pochi mm e 3 cm.Alivello del tessuto adiposo perianale sx si osserva tessuto solido di 20mm.Tessuto sostitutivo con marcata alterazione morfostrutturale al livello della branca ileo ed ischio-pubica sx . Mi rendo conto che il quadro e' complesso ma gradirei un vostro preziosissimo supporto. Siamo seguiti dal prof. lanzetta (oncologo) e il prof. gallucci (urologia).Ringrazio anticipatamente.
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Gentile Utente,
innanzitutto occorre tentare un approccio farmacologico per ridurre i livelli di bilirubina. Inoltre valutare se con una manovra di radiologia interventistica è possibile posizionare il drenaggio biliare. Se la bilirubina modifica i suoi livelli verso il basso si può tentare un trattamento chemioterapico a dosaggi adeguati e si può dosare la cromogranina A per verificare se è possibile abbinare octreotide alla terapia antiblastica. L'ipertermia può avere un ruolo coadiuvante.
Cari saluti
innanzitutto occorre tentare un approccio farmacologico per ridurre i livelli di bilirubina. Inoltre valutare se con una manovra di radiologia interventistica è possibile posizionare il drenaggio biliare. Se la bilirubina modifica i suoi livelli verso il basso si può tentare un trattamento chemioterapico a dosaggi adeguati e si può dosare la cromogranina A per verificare se è possibile abbinare octreotide alla terapia antiblastica. L'ipertermia può avere un ruolo coadiuvante.
Cari saluti
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Perdoni la mia confusione, al policlinico umberto I e'stato ricoverato per una settimana sono riusciti soltanto a drenare il dotto di destra infatti adesso ha un tubo esterno (al quale in ospedale per un solo giorno e' stata attaccata una sacchetta)...
Mi hanno parlato di intervenire con una terapia del dolore e di rimetterlo un po' in sesto con un'alimentazione mirata (in ospedale ha perso 10 kg)
Se dovesse iniziare la terapia del dolore si puo' poi intraprendere la strada come da sua risposta precedente o significa che questa terapia e' quanto di meglio ci possiamo augurare per non provocare dolori aggiuntivi.
Ringrazio nuovamente.
Mi hanno parlato di intervenire con una terapia del dolore e di rimetterlo un po' in sesto con un'alimentazione mirata (in ospedale ha perso 10 kg)
Se dovesse iniziare la terapia del dolore si puo' poi intraprendere la strada come da sua risposta precedente o significa che questa terapia e' quanto di meglio ci possiamo augurare per non provocare dolori aggiuntivi.
Ringrazio nuovamente.
[#3]
Gentile Utente,
sarebbe probabilmente utile una nuova valutazione per l'eventuale riposizionamento dei drenaggi. La terapia del dolore e l'alimentazione adeguata alla sua condizione non precludono eventuali trattamenti specifici contro la patologia.
un caro saluto
sarebbe probabilmente utile una nuova valutazione per l'eventuale riposizionamento dei drenaggi. La terapia del dolore e l'alimentazione adeguata alla sua condizione non precludono eventuali trattamenti specifici contro la patologia.
un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.3k visite dal 22/09/2011.
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