Adenocarcinoma al polmone sx

Salve, a mia madre di 64 anni a metà Maggio è stato riscontrato un adenocarcinoma di 2,5 cm al polomone sx con adenopatia mediastinica omolaterale di 1,5 cm ad elevata attività metabolica di VERISIMILE natura secondaria.
Ora la Pet tac ha evidenziato che il tumora aveva un attività pari a 13, mentre nel linfonodo l'attività metabolica era pari a 6,6.
Dopo due cicli di chemio in cui si faceva una terapia lunga una settimana, poi una breve un altra settimana e riposo la terza (purtroppo non so i medicinali usati), abbiamo rifatto una tac e i risultati erano identici nella grandezza. Quindi il tumore si era arrestato, ma non era regredito.
Quindi con l'oncologo si è deciso di cambiare i medicinali della chemio e passare al cisplatino e altri che nn so, chìon un ciclo di chemio ogni 3 settimane.
Lunedi scorso mia madre ha fatto il secondo ciclo ed ora il 16 agosto avràun ulteriore tac di controllo.
Le domande che vi pongo sono essenzialmente queste:
qualora il tumore sia rimasto uguale, quali sono le difficoltà nell'intervento, dato che la massa tumorale è abbastanza periferica senza interessamento di altre strutture del corpo e dato che comunque il chirurgo avrebbe tolto tutta la catena linfatica?
se il tumore fosse regredito quali sarebbero le caratteristiche che favorirebbero un intervento chirurgico rispetto alla situazione attuale?
inoltre dato che l'attività metabolica è estremamente + bassa nel linfonodo rispetto alla massa tumorale, potrebbe essere solo comunque una risposta infiammatoria?
in ultimo, ho letto su tante pagine internet che molte volte in casi simili a quello di mia madre, si opta per una radioterapia. Come mai non ne è stato mai parlato per mia madre?

Grazie
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

nella condizione descritta, posto che non vi sia ulteriore diffusione macroscopica di malattia e non vi sia infiltrazione pleurica, si opta per una chemioterapia neoadiuvante nell'intento di ridurre la massa ed intervenire più agevolmente in seguito. La radioterapia trova collocazione qualora non si riesca ad intervenire chirurgicamente poichè se adottata prima non agevola l'opera chirurgica. La prima chemioterapia ha ottenuto una stabilizzazione, speriamo che la seconda linea porti ad una regressione. Suggerirei per il prossimo controllo di eseguire una TC total body con mdc ed una scintigrafia ossea per una valutazione accurata dell'intero organismo. Inoltre suggerirei di abbinare della ipertermia alla chemioterapia in corso (vedi sito www.ipertermiaitalia.it) e di dosare la cromogranina A (vedi sezione "leggi" del sito www.ipertermiaitalia.it) per verificare se il tumore esprime componente neuroendocrina ed abbinare octreotide (od il suo analogo lanreotide) alla terapia in corso.

un caro saluto

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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Utente
Utente
la chiamerò domani e mi spiegherà meglio.
Non credo però che abbiamo più capienza per le cure oncologiche nella ns polizza.
Mi dovrà dire precisamente il costo di questa cura.

Per le altre domande mi può dire qualcosa in più?

grazie