Sensibilità pet
Mio marito è stato operato di prostatectomia radicale a novembre 2003 per un cancro alla prostata con score Gleason 9. In seguito nel 2005, si è sottoposto a radioterapia. Dai successivi controlli del PSA, questo da valori molto bassi, tipo 0,02, è andato via via aumentando negli anni, fino ad arrivare a novembre 2010 a 1,2ng/ml. A questo punto l'urologo, dicendo che si tratta di una recidiva, ha consigliato la PET colina a cui mio marito si è sottoposto. Questa, però ha dato esito negativo. L'urologo ha quindi detto di aspettare che il PSA aumentasse fino al valore di 2,0 ng/ml e di rifare la PET. Il PSA è velocemente aumentato ed è arrivato a 2,0 a giugno 2011. Mio marito ha, quindi, rifatto la PET, ma anche questa volta il risultato è stato negativo. A questo punto non potendo individuare la sede della metastasi, l'urologo ha consigliato di intervenire con i farmaci. Ciò che io chiedo è: come mai con valori così alti di PSA la PET non riesce ad individuare la sede della recidiva? E' giusto bloccare a questo punto l'avanzare della malattia con i farmaci? Ma per quanto tempo presumibilmente i farmaci bloccheranno l'avanzare delle metastasi e quando invece le cellule tumorali diventeranno resistenti a qualsiasi tipo di farmaco?
Grazie
Grazie
[#2]
Ex utente
Mio marito ha eseguito la PET con colina il 19 Luglio scorso. Farà una scintigrafia ossea il 27 Luglio. Lei consiglia di fare anche una TC total body con mdc. Non sono dannosi tutti questi esami con isotopi radioattivi in così breve tempo?
Non possono produrre effetti nocivi e/o collaterali? e se sì quali?
E' necessario un lasso di tempo tra un esame e l'altro?
Grazie
Non possono produrre effetti nocivi e/o collaterali? e se sì quali?
E' necessario un lasso di tempo tra un esame e l'altro?
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 22/07/2011.
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