Cancro
Mia mamma è stata operata di tumore al seno ottobre 2005 con chemio e radio. Tutto ok fino a settembre 2010, quando poi con vari controlli di PET TC e una risonanza magnetica, le hanno diagnosticato un tumore a L1 metastatico con radio e zometa. A marzo 2011, con una nuova PET, il risultato è stato con: comparsa di nuove aree di aumentata attività D3-D4, D6-D7, D9, L4-L5 CEA 76,8 con un nuovo ciclo di radio. Una settimana fa ha effettuato un ecografia al fegato, i risultati sono: lesioni nodulari ipoecogene il più grande di 3 cm e CEA è di 204. Ancora adesso sta assumendo zometa con una nuova chemio.
Vorrei sapere:
col passare del tempo i dolori saranno atroci?
E quanto tempo le resta ancora da vivere?
Lo so che dipende dal paziente e dall'effetto delle cure, ma so anche che voi medici lo sapete anche se non con precisione
Per favore siate diretti (soprattutto per quanto riguarda la seconda domanda) e se potete spiegare con parole semplici.
Grazie grazie grazie rispondetemi al più presto
Vorrei sapere:
col passare del tempo i dolori saranno atroci?
E quanto tempo le resta ancora da vivere?
Lo so che dipende dal paziente e dall'effetto delle cure, ma so anche che voi medici lo sapete anche se non con precisione
Per favore siate diretti (soprattutto per quanto riguarda la seconda domanda) e se potete spiegare con parole semplici.
Grazie grazie grazie rispondetemi al più presto
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Gentile Utente,
la terapia del dolore consente di evitare i dolori anche in pazienti con neoplasie molto avanzate. Si tratta solo di modulare i trattamenti farmacologici e fisici (ad esempio radioterapia ed ipertermia) in relazione all'intensità del dolore. Quale sarà la progressione di malattia è impossibile prevederlo. Tutto dipende dalla cinetica cellulare tumorale (cioè dalla velocità di replicazione delle cellule malate) e dall'efficacia dei trattamenti. Ogni situazione clinica è a se stante e le statistiche vengono spesso smentite.
un caro saluto
la terapia del dolore consente di evitare i dolori anche in pazienti con neoplasie molto avanzate. Si tratta solo di modulare i trattamenti farmacologici e fisici (ad esempio radioterapia ed ipertermia) in relazione all'intensità del dolore. Quale sarà la progressione di malattia è impossibile prevederlo. Tutto dipende dalla cinetica cellulare tumorale (cioè dalla velocità di replicazione delle cellule malate) e dall'efficacia dei trattamenti. Ogni situazione clinica è a se stante e le statistiche vengono spesso smentite.
un caro saluto
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 20/07/2011.
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