Carcinoma infiammatorio

Gentili Dott.ri vi scrivo dalla provincia di Mantova. La mia fidanzata di 33 anni a fine maggio (circa 7 settimane fa)mentre faceva la doccia ha sentito un indurimento dello spessore di circa 4 cm. sul lato interno della mammella dx. Ha chiesto un parere al medico di base che le ha prescritto una cura a base di antibiotico. La mammella nel frattempo si è ingrossata. Il medico curante le ha prescritto una ecografia e un proseguimento con cura antibiotica. Dopo tre settimae le cose sono peggiorate. Il medico le ha fissato cun appuntamento col senologo al policlinico per una eventuale evacuazione di probabile pus mediante incisione dovuto all'infiammazione. Il senologo pochi minuti dopo la visiata ci ha consigliato una mammografia urgente e l'agoaspirato. Al telefono con un collega sentivo che si poteva trattare di "CA".
Purtroppo una settimana dopo ci ha chiamati e ha affidato la mia futura consorte al reparto di oncologia. Il referto è di Mastite Carcinomatosa per ora inoperabile. Ha fatto tutti gli esami a parte la scintigrafia ossea e il più importane chiamato PET in medicina nucleare ha dato riscontro negativo al resto del corpo. L'oncologa si è espressa positivamente dicendo che la neoplasia è solo al seno. Ricordo che la madre della mia fidanzata è stata operata di tumore al seno (carcinoma) dodici anni fa ed ora sta bene (ha 72 anni). Ho il sospetto che si tratti di una cosa molto più seria...
Il 19 giugno ha fatto la prima chemioterapia a base di Taxotere. Tra 4 giorni dovrà eseguire il secondo cilclo di chemioterapia. In queste circa tre settimane ha avuto solo qualche disturbo dovuto (come dice l'oncologa) alla puntura di Neulasta fatta 4 gg dopo la prima chemio.
Il seno all'inizio è diventato più morbido. Solo in questi ultimi 4 giorni è tornato ad indurirsi e ad aumentare di calore. Vi chiedo: è normale o forse dovuto al caldo di questi giorni? Quante terapie potranno essere effettuate prima che si sgonfi e possa essere operata?
Io sono molto ottimista e mi sto rendendo conto ogni giorno che il mio stato d'animo aiuta la mia fidanzata a non pensare al male che l'ha colpita imrovvisamente nel fiore degli anni (stiamo cercando casa). Mi affido alla competenza dei medici e vi chiedo gentilmente se possibile rispondermi.
Grazie. Cordiali saluti
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
solitamente dopo circa tre cicli di chemioterapia si rivaluta per vedere se si aprono strade di tipo chirurgico con intento e finalità radicali.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Ora aspettiamo il secondo ciclo martedì 20 a Mantova. Domani l'oncologa la visiterà prima del prelievo del sangue perchè in quest'ultima settimana si è notevolmente indurito il seno dx e l'antidolorifico in goccie ha sempre meno efficacia. Telefonicamente la Dott.ssa ha accennato inoltre all'eventualità di passare da tre a due settimane l'intervallo del ciclo di cura, ma deve valutare.
Cortesemente la ringrazio della risposta e porgo Cordiali Saluti.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
ci tenmga informati
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gent.mi Dott.ri ringraziandovi del cortese e per me importante interessamento vi aggiorno sulla situazione. Questa mattina è stata sottoposta al secondo ciclo di chemioterapia. Durata di circa 4 ore. L'oncologa preso atto della risposta negativa al primo trattamento di chemioterapia primaria ha optato per una modifica. Oltre alla sostanza usata nel primo (taxotere) ha aggiunto una sostanza ROSSA contenuta in una sacca coperta con una carta stagnola. Era più piccola ed in pochi minuti si è esaurita. Scusate non so il nome della sostanza ma Voi ben capite. Ovviamente tra una sostanza e l'altra sono stati fatti i soliti lavaggi.
Ho parlato in privato con l'oncologa. Devo dire che è preoccupata per la risposta negativa al primo trattamento con solo taxotere. Lei sperava si sgonfiasse almeno un pò il seno dx mentre invece il volume si presenta ancora vasto e durissimo al tatto. Nei primi giorni pur rimanendo il volume la mammella al tatto era meno dura. Poi è tornata ad indurirsi e ad aumentare di calore.
La consolazione che ho avuto dell'oncologa è stata nel sentirle dire che comunque loro le proveranno tutte.
Ora io non so quante sostanze o prove si possano fare, ma sinceramente continuo ad essere fiducioso e trasmetto questa mia fiducia soprattutto alla mia cara. La quale continua a pensare di avere un semplice nodulo collegato ad una mastite. I genitori sono anziani, è figlia unica e quindi potete ben capire che ho una grossa responsabilità nel caso specifico, e non solo nell'accompagnarla ai cicli.
Mi verrebbe da porgervi una domanda sul numero di cicli che occorrono per avere una risposta positiva e ridurre la massa e quindi operare, ma sarei banale anche perchè posso immaginare che ogni neoplasia sia a sè così come ogni paziente....
Se avete qualcosa da aggiungere resto in attesa. Vi tengo comunque aggiornati.
Grazie ancora di cuore. GRAZIE. Saluti. E speriamo in bene!!!
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
è un problema grosso da trattare e spesso molto difficile da eradicare ma data l'età credo sia importante tentarle tutte.
GMolto probabilmente la flebo rossa sono le famose antracicline "che fanno cadere i capelli", ma farmaci cardini nei tumori mammari
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Ha superato bene la seconda chemio taxotere + antracicline. I capelli li ha già rasati perchè dopo 20 giorni dalla prima praticamente ne aveva la metà. Ma questa fase diciamo che la stà passando bene psicologicamente (dice che la parrucca le sta bene). Ma i capelli sono il meno. Quando penso che la prima le sia servita solo a far cadere i capelli ma non sgonfiare il seno, mi viene un pò di nodo alla gola...
Mi rendo conto che sia un problema grosso e difficile da eradicare ma sono convinto che visti i suoi 33 anni e la voglia e gioia di vivere i dottori le proveranno tutte. Ora speriamo che questa seconda combinazione di farmaci blocchi la neoplasia e riesca in qualche modo a fare diminuire il gonfiore per rendere operabile la mammella. Posso immaginare si tratti di un'operazione molto seria ma l'importante è ARRIVARCI! Speriamo che lo staff del policlinico di Mantova abbia a cuore la mia cara, anzi sono sicuro che lo è e faccia il possibile.
Non vi pongo inutile domande riguardo al quando e al come, perchè sarebbe inutile e non avrei risposte adeguate. Mi affido solo alla scienza e alla fortuna. E anche a Dio.
Grazie ancora per l'interessamento. Saluti.
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Attivo dal 2011 al 2011
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Salve. Domani abbiamo il terzo ciclo di chemioterapia. Con cauto ottimismo posso dire che il secondo ciclo dove oltre al taxotere è stata aggiunta la flebo rossa (antracicline) ha fatto effetto. Il gonfiore è abbastanza diminuito e la mammella comincia a prendere una forma più simile all'altra, anche se è ancora più sollevata e tonda rispetto a quella "sana". Ha smesso di prendere da una decina di giorni anche l'antidolorifico in goccie e l'Oki in polvere. Anche un linfonodo che prima era ingrossato dopo la visita è sembrato al tatto più nella norma. Riesce anche a dormire su entrambi i lati. I globuli vanno bene. Questa mattina dopo la visita le è stato comunicato che il ciclo di chemioterapia primaria o neoadiuvante sarà di 4 cicli, ma non si esclude la possibilità di arrivare a 6 prima dell'operazione. Questo comunque dopo la visita con il chirurgo. Una nota di merito la vorrei fare per quanto riguarda lo spirito della mia fidanzata. E' sempre sorridente e felice. Vede il progresso positivo ed è circondata da gente che le vuole molto bene. Questo suo spirito sono sicuro che le faccia molto bene e sia di aiuto in una buona percentuale per quanto riguarda il decorso della malattia. E' stata informata da un noto senologo che l'operazione sarà molto ampia, e la ricostruzione potrà essere fatta mesi dopo, da un chirurgo plastico. Questa fase comunque al momento non è tra i nostri pensieri. Ora abbiamo ben altro di cui occuparci.
Vi ringrazio per l'attenzione, ci aggiorniamo e salutandovi cari Dottori vi auguro buone ferie. Noi ci riposiamo quest'estate, rimandiamo il tutto a tempi migliori. Saluti.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
l'aspetto psicologico positivo è spesso alla base della riuscita dei trattamenti
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Attivo dal 2011 al 2011
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Gent.mo Dott. D'Angelo e tutto lo staff medico, tutto procede normalmente. Non ci sono stati episodi particolari a parte un fastidioso mal di schiena i giorni successivi alla puntura del Neulasta. Mercoledi ha fatto la quarta terapia. L'oncologa ha confermato l'intenzione di arrivare a sei. Quindi si arriverà suppongo al 12 ottobre. Il seno è abbastanza sgonfio. Si sente comunque ancora ai lati l'indurimento dovuto al processo flogistico. Questo non è ancora passato. Il colore comunque della mammella già prima della terza terapia è tornato normale. Voglio ricordare comunque che il volume massimo raggiunto dalla mammella prima della seconda terapia era addirittura il DOPPIO rispotto ad oggi. Era veramente impressionante. Il colore aveva sfumature violacee in alcuni punti. Oggi invece è normale. Non è ancora asimmetrica all'altra e il capezzolo è ancora retratto. Non ha mai avuto perdite da quest'ultimo. La settimana prossima farà un'ecografia per la rivalutazione del chirurgo/senologo. L'umore è sempre positivo. Ci aggiorniamo a giorni. Gli effetti della chemio sono sempre più stanchezza e nausea, quasi per tutta la durata dei 21 giorni. Saluti. Grazie.
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Attivo dal 2011 al 2011
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Salve. Domani siamo alla quinta chemio. Tutto procedeva abbastanza bene, ma la quarta ha fatto pochino. Il volume è sempre ridotto, ma sotto si sente ancora duro.
Questa mattina dopo il prelievo è stata visitata dal chirurgo. Per ora non se la sente di operare. L'operazione sarebbe al momento troppo invasiva. Ci era stato precedentemente detto sempre questa mattina dall'oncologa. Ora provano ancora con i soliti farmaci, ma se l'esito dovesse essere ancora non soddisfacente provano a cambiare.
Lo spirito è sempre buono e le stiamo tutti intorno. Stiamo facendo tutto il possibile affinchè non si lasci andare, deve essere forte, ha appena festeggiato i 34 anni. Dobbiamo farcela. In tutti i modi!!!
Saluti.
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Attivo dal 2011 al 2011
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Purtroppo si sta rigonfiando... La quarta chemio ha fatto poco e la settimana scorsa la quinta. Siamo passati da un cauto ottimismo visto l'iniziale miglioramento giorno dopo giorno dopo la seconda chemio, ed ora stiamo attraversando un momento critico. Le stiamo tutti cercando di far capire che è presto e può succedere,,,ma lei ci pensa, ci pensa....ed è normale. Lei vede che non fa più effetto ed ho paura in un crollo. Le fa anche leggermente male e lo sente dentro che si gonfia e diventa sempre più rigido al tatto. Il colore è normale, non siamo assolutamente ai livelli iniziali, MA IO COMINCIO SERIAMENTE AD ESSERE PREOCCUPATO. L'oncologa mi ha detto che forse ci sarà da "rivedere e/o riprendere la cura". Non ho capito cosa intende ma chiedo a Voi cosa altro si può fare e se valela pena di non perdere le speranze. La ragazza sta bene, continua il suo lavoro in ufficio, ora sta meglio dopo la puntura del neulasta.... Non so che dire, sembra veramente aggressivo. Dottor D'angelo, come precedentemente mi ha chiesto io vi tengo informati, gentilmente mi potrebbe dire qualcosa in più lei ora o qualche suo collega? Ho paura del peggio e non voglio nemmeno pensarci. Grazie
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
sicuramente la situazione non è delle migliori e pensare ad una guarigione è difficile; bisogna puntare tutto alla qualità di vita ed al tentativo di cronicizzare la patologia (tenerela a bada).
Per fare ciò bisogna cambiare i farmaci quando vi è odore di ripresa di malattia.
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Attivo dal 2011 al 2011
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Questa mattina ha avuto la visita. L'oncologa è stata brava come sempre e l'ha tranquillizzata. Le ha fatto fare subito una radiografia al torace per una tosse fastidiosa che persiste da una settimana. Dice che può essere il gonfiore della neoplasia che comprime la gabbia toracica. Per quanto riguarda la terapia martedi farà un emocromo perchè probabilmente (questo è quanto mi ha riferito al telefono dopo la visita) si sono formate cellule nuove e la cura attuale non riesce a fermarle e dovranno rivedere il farmaco giusto. Si va a tentatitivi, ma dice che all'operazione ci si arriverà. Anche se ho capito che non è operando che il male si sconfigge. Si sconfigge solo se si è ben motivati. Ed intanto le farò passare un bellissimo week end, giusto parlare della qualità della vita. So che è difficile, il peggio potrebbe arrivare. Intanto aspettiamo i risultati delle lastre ed incrociamo le dita. Spero che avendo fatto cinque chemio il male non si sia spostato più in basso. La prima PET dava riscontro solo al seno e un linfonodo. Certo sono passati mesi, ma si spera sempre al meglio. Grazie grazie e grazie ancora. saluti
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Attivo dal 2011 al 2011
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Ci siamo sentiti tempo fa. La ragazza sta bene. Continua la vita tranquillamente e lavora come sempre. Il torace era a posto. Il reparto di oncologia le ha cambiato cura. Una combinazione di CISPLATINO più un altro farmaco. Cadenza settimanale x 2 volte, pausa di una settimana e ripresa per altre due, totale 4. Siamo andati bene con le prime due. Mi spiego: si è ridotto nettamente il volume dopo una sola terapia. Niente punture di neulasta al sabato, i valori erano sempre ottimi. Poi dopo la pausa dopo la seconda terapia siamo tornati per il prelievo prima della terza col cisplatino (che dall'inizio della malattia è la settima chemio). Ma purtroppo i valori delle piastrine erano bassi. Abbiamo atteso un'altra settimana. Prelievo. Valori dei globuli bianchi bassi. Slitta ancora di una settimana. Avrebbe comunque fatto la puntura al sabato se avesse fatto la terapia. La dott.ssa l'ha tranquillizzata. Tutto normale può capitare. Si alzeranno. Stava andando così bene.. Si era veramente ridotto a tal punto che alla visita la dottoressa ( un ANGELO di persona ) era rimasta stupita. Speriamo si alzino tutti i valori. E tutto questo possa essere un brutto ricordo un domani. Saluti.
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Salve Dottori, Vi lascio l'ultimo aggiornamento come monito ed esperienza, speriamo per salvare vite che per fortuna solo raramente potranno imbattersi in queso male, in questa "MASTITE CANCEROMATOSA" come la chiamava Lei, che poi era Carcinomatosa, o cancro infiammatorio al seno.
Dopo il primo ciclo a cadenza settimanale a base di Cisplatino e gemcitabina il tumore si è ridotto subito. Il secondo l'ha nettamente fatto regredire (erano passate già 7 chemio, leprima taxotere, poi con epirubicina). Ha saltato un intervallo di tre settimane a novembre a causa del crollo dei globuli e piastrine, ma fino ad allora col neulasta tutto era stato normale. A metà novembre è iniziato IL MAL DI TESTA. Ho avvisato la dottoressa, speravamo in una cervicale od in un male di stagione. Fatta subito la TAC, appena finita l'8va chemio, risultato negativo. Settimana successiva MAL DI TESTA continuava, sintomi come un rumore di lavatrice dentro la testa e un male dietro al collo. Fatta RISONANZA MAGNETICA, risultato ancora negativo. Fatto ricovero ospedaliero per sospetta MENINGOSI NEOPLASTICA. Eseguita RACHIECENTESI, purtoppo risultata positiva, con le stesse cellule carcinomatose del seno. Metastasi midollare, interessamento alle meningi. La mia cara è durata 20 giorni dall'inizio del mal di testa, subito si era ripresa col cortisone e antidolorifici, poi il peggioramento. Crisi epilettiche sempre più forti e sabato scorso la caduta in coma e mezz'ora poi tra le mie braccia si è spenta. La MASTITE CARCINOMATOSA non va scambiata per una mastite, va fatto subito un esame con agoaspirato, la MAMMOGRAFIA NON VEDEVA NULLA SE NON MASSE NON DEFINITE!!! La ragazza aveva un precedente in famiglia con madre e zia, ma si trattava di noduli maligni, non infiammatori ed ora una è ancora viva a distanza di anni. Va fatta informazione su questo male, purtoppo era il destino, forse era già avanzato. Va aggrdito subito con farmaci aggressivi come aggrssivo è il male stesso. Ringrazio tutti, è stato fatto tutto il possibile comunque. Un saluto. Si è spenta senza soffrire. Saluti e GRAZIE DI TUTTO, nonostante tutto.
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