Glioblastoma di alto grado
Buongiorno,
un mio parente è stato ricoverato in ospedale dopo quello che sembrava essere un piccolo ictus. Dopo il ricovero sono stati eseguiti degli esami per scoprire la causa di questo malessere. La TAC celebrale ha evidenziato un grosso edema al cui interno era presente una zona probabilmente tumorale.
Ci siamo rivolti a 6 specialisti che ci hanno comunicato che si trattava di un glioblastoma di alto grado, con una prospettiva di vita dai 3 ai 6 mesi, ubicato in una zona inoperabile del cervello.
Ci siamo quindi rivolti ad un neurochirurgo che ci ha sconsigliato una biopsia, in quanto troppo pericolosa e che quasi sicuramente si trattava di un glioblastoma.
A questo punto ci siamo rivolti ad un oncologo per la prescrizione del temodal, un chemioterapico in grado di rallentare leggermente il decorso delle malattia.
A questo punto però la medicina ci ha messo di fronte ad una situazione inconcepibile per un paziente o un non addetto ai lavori.
L'oncologo ci ha detto che non poteva prescrivere il farmaco senza un campione bioptico.
Quindi la scelta è:
o il paziente rischia di morire o andare in coma per la biopsia (senza la certezza di avere un campione utile)
o il paziente muore in minor tempo senza cure
Chiedo quindi come ci possiamo muovere per avere il medicinale o che ci sia qualcuno che messo il protocollo da parte prenda visione della situazione e ci possa aiutare. Riteniamo che sia inutile sottoporre il paziente ad un rischio così alto legato all'intervento bioptico solo per avere la conferma di una cosa che oramai appare palese.
Grazie per l'attenzione
Sono a disposizione per fornire ulteriori informazioni
un mio parente è stato ricoverato in ospedale dopo quello che sembrava essere un piccolo ictus. Dopo il ricovero sono stati eseguiti degli esami per scoprire la causa di questo malessere. La TAC celebrale ha evidenziato un grosso edema al cui interno era presente una zona probabilmente tumorale.
Ci siamo rivolti a 6 specialisti che ci hanno comunicato che si trattava di un glioblastoma di alto grado, con una prospettiva di vita dai 3 ai 6 mesi, ubicato in una zona inoperabile del cervello.
Ci siamo quindi rivolti ad un neurochirurgo che ci ha sconsigliato una biopsia, in quanto troppo pericolosa e che quasi sicuramente si trattava di un glioblastoma.
A questo punto ci siamo rivolti ad un oncologo per la prescrizione del temodal, un chemioterapico in grado di rallentare leggermente il decorso delle malattia.
A questo punto però la medicina ci ha messo di fronte ad una situazione inconcepibile per un paziente o un non addetto ai lavori.
L'oncologo ci ha detto che non poteva prescrivere il farmaco senza un campione bioptico.
Quindi la scelta è:
o il paziente rischia di morire o andare in coma per la biopsia (senza la certezza di avere un campione utile)
o il paziente muore in minor tempo senza cure
Chiedo quindi come ci possiamo muovere per avere il medicinale o che ci sia qualcuno che messo il protocollo da parte prenda visione della situazione e ci possa aiutare. Riteniamo che sia inutile sottoporre il paziente ad un rischio così alto legato all'intervento bioptico solo per avere la conferma di una cosa che oramai appare palese.
Grazie per l'attenzione
Sono a disposizione per fornire ulteriori informazioni
[#1]
Caro Utente,
difficile rispondere così su due piedi.. bisognerebbe valutare il caso personalmente e valutare lo stato clinico del paziente.
In alcuni casi anche non possedendo l'esame istologico possiamo utilizzare il temodal.
Mi faccia sapere o scriva direttamente sulla mia email giuseppe.lombardi@ioveneto.it per una possibile visita (non a pagamento).
difficile rispondere così su due piedi.. bisognerebbe valutare il caso personalmente e valutare lo stato clinico del paziente.
In alcuni casi anche non possedendo l'esame istologico possiamo utilizzare il temodal.
Mi faccia sapere o scriva direttamente sulla mia email giuseppe.lombardi@ioveneto.it per una possibile visita (non a pagamento).
Cordiali Saluti,
Dott. Giuseppe Lombardi
[#2]
Gentile utente, qualsisi terapia oncologica, anche la radioterapia, necessita di una conferma istologica dal punto di vista legale. In questi casi peró, come dice il collega, si può bypassare l ostacolo di fronte ad una situazione abbastanza chiara come sembrerebbe questa. Ovviamente è necessario che il paziente firmi un consenso informato abbastanza dettagliato nel quale viene scritto che il paziente decide di sottoporsi ad un trattamento oncologico pur in assenza di esame istologico.
Questo é il mio modo di agire in circostanze simili.
Salve
Questo é il mio modo di agire in circostanze simili.
Salve
Dr. Gianluca Mortellaro
Dirigente Medico I livello
U.O. Radioterapia
ARNAS CIVICO Palermo
[#3]
Ex utente
Come possiamo fare per riuscire a superare questo ostacolo.
Diversi neurochirurgi ci hanno detto che bisogna fare la biopsia per forza e non siamo riusciti a parlare con l'oncologo che si occupa del caso. Sembra che ci sia una sorta di ostracismo.
Se voi ci poteste aiutare in qualsiasi modo, ve ne saremmo grati.
Noi siamo a Milano, ma non abbiamo ovviamente problemi a spostarci per superare questa situazione.
Comunque grazie, anche solo per l'interessamento.
Diversi neurochirurgi ci hanno detto che bisogna fare la biopsia per forza e non siamo riusciti a parlare con l'oncologo che si occupa del caso. Sembra che ci sia una sorta di ostracismo.
Se voi ci poteste aiutare in qualsiasi modo, ve ne saremmo grati.
Noi siamo a Milano, ma non abbiamo ovviamente problemi a spostarci per superare questa situazione.
Comunque grazie, anche solo per l'interessamento.
[#4]
E' imperativo studiare il caso con calma. In assenza di istologico definitivo, con difficoltà o impossibilità a determinarlo in modo certo, ma con immagini suggestive per la diagnosi precedentmente citata, ci sono gli estremi per indicare un trattamento radiochemioterapico.
Nel mio istituto( praticamente A Milano), previa valutazione del singolo speciliasta radioterapista oncologo e/o oncologo medico e/o neurochirurgo, si discute il caso a livello multidiscipliare e si sceglie insieme l'approccio più corretto per il paziente.
Nel mio istituto( praticamente A Milano), previa valutazione del singolo speciliasta radioterapista oncologo e/o oncologo medico e/o neurochirurgo, si discute il caso a livello multidiscipliare e si sceglie insieme l'approccio più corretto per il paziente.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#7]
gentile utente, ho parlato telefoicamente con il mio collega ed amico Dott. Alongi che lavora all'Humanita di Milano. Non aveva senso farvi venire a Torino per un eventuale trattamento che dura parecchie settimane.
Spero di esservi stato di aiuto.
In bocca al lupo per tutto.
Salve
Spero di esservi stato di aiuto.
In bocca al lupo per tutto.
Salve
[#8]
Il trattamento radiante associato al temudal e' la terapia di elezione. l'eccezione che conferma la regola autorizza a effettuare i trattamenti anche senza esame istologico. La scelta della sede per le cure dipende principalmente dalla logistica e poi dalla disponibilita' dei medici.
distinti saluti
distinti saluti
Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 11.3k visite dal 07/07/2011.
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