Metastasi ossee da adenocarcinoma al polmone
Buon giorno, a mio padre (71 anni) è stato diagnosticato un' adenocarcinoma al polmone con presenza di metastasi ossee. Desidero avere un consulto relativo alla RM fatta in relazione alla situazione delle ossa. Fra qualche giorno farà una PET per avere un quadro più chiaro della situazione.
Segue referto RM:
L’esame è stato condotto utilizzando sequenze FSE T1 e T2 ponderate e STIR ed è stato completato mediante scansioni TC, con successive riformattazioni multiplanari.
Rispetto alla precedente risonanza magnetica del 3 giugno 2009 si osserva, in corrispondenza della porzione postero-superiore del soma di L4, a livello del peduncolo e del processo traverso di sinistra di L5, nella regione posteriore dell’aletta sacrale sinistra, all’altezza di S1 e a livello dell’ileo di destra, la comparsa di alcune aree di alterato segnale, ipointense nelle sequenze T1 ponderate e iperintense in T2 e, soprattutto in STIR, che all’esame TC corrispondono ad alterazioni osteostrutturali di aspetto litico.
Tali reperti sono riferibili in prima ipotesi a lesioni eterosecondarie.
La lesione situata in L4 determina erosione della corticale della limitante superiore (posteriormente) e della porzione superiore del muro somatico posteriore, con protrusione di una modesta quantità di tessuto patologico nello spazio epidurale anteriore, con conseguente compressione sul sacco durale.
Le restanti lesioni non determinano deformazione o interruzione dei profili corticali.
E’ nettamente ridotto il tessuto discale erniato ed espulso precedentemente descritto a livello di L3-L4 in sede mediana-paramediana destra.
Non si apprezzano alterazioni di segnale del tratto di midollo spinale visualizzabile.
I restanti reperti sono sovrapponibili al controllo precedente.
Ringrazio per il vostro lavoro.
Segue referto RM:
L’esame è stato condotto utilizzando sequenze FSE T1 e T2 ponderate e STIR ed è stato completato mediante scansioni TC, con successive riformattazioni multiplanari.
Rispetto alla precedente risonanza magnetica del 3 giugno 2009 si osserva, in corrispondenza della porzione postero-superiore del soma di L4, a livello del peduncolo e del processo traverso di sinistra di L5, nella regione posteriore dell’aletta sacrale sinistra, all’altezza di S1 e a livello dell’ileo di destra, la comparsa di alcune aree di alterato segnale, ipointense nelle sequenze T1 ponderate e iperintense in T2 e, soprattutto in STIR, che all’esame TC corrispondono ad alterazioni osteostrutturali di aspetto litico.
Tali reperti sono riferibili in prima ipotesi a lesioni eterosecondarie.
La lesione situata in L4 determina erosione della corticale della limitante superiore (posteriormente) e della porzione superiore del muro somatico posteriore, con protrusione di una modesta quantità di tessuto patologico nello spazio epidurale anteriore, con conseguente compressione sul sacco durale.
Le restanti lesioni non determinano deformazione o interruzione dei profili corticali.
E’ nettamente ridotto il tessuto discale erniato ed espulso precedentemente descritto a livello di L3-L4 in sede mediana-paramediana destra.
Non si apprezzano alterazioni di segnale del tratto di midollo spinale visualizzabile.
I restanti reperti sono sovrapponibili al controllo precedente.
Ringrazio per il vostro lavoro.
[#1]
Gentile utente,
il quadro mette in evidenza appunto delle lesione ossee diffuse a livello lombosacrale correlate al tumore polmonare. Che terapia sta facendo o ha fatto suo padre?
per quanto riguarda la mia competenza specialistica la radioterapia in questi casi viene effettuata in caso di comparsa di sintomatologia dolorosa resistente agli antidolorifici o in caso di compressione del sacco durale (come in questo caso)che potrebbe determianare una compressione della cauda equina perchè alivello di L4 in mdollo spinale si è sfrangiato dando appunto origine alla cauda equina.
Ovviamente la terapia principale rimane la chemioterapia, trattandosi di malattia sistemica, e di eventuali farmaci calcio fissanti.
Salve
il quadro mette in evidenza appunto delle lesione ossee diffuse a livello lombosacrale correlate al tumore polmonare. Che terapia sta facendo o ha fatto suo padre?
per quanto riguarda la mia competenza specialistica la radioterapia in questi casi viene effettuata in caso di comparsa di sintomatologia dolorosa resistente agli antidolorifici o in caso di compressione del sacco durale (come in questo caso)che potrebbe determianare una compressione della cauda equina perchè alivello di L4 in mdollo spinale si è sfrangiato dando appunto origine alla cauda equina.
Ovviamente la terapia principale rimane la chemioterapia, trattandosi di malattia sistemica, e di eventuali farmaci calcio fissanti.
Salve
Dr. Gianluca Mortellaro
Dirigente Medico I livello
U.O. Radioterapia
ARNAS CIVICO Palermo
[#2]
Utente
Cortese dott Mortellaro, la ringrazio per la risposta. Mi chiede che terapia fa mio padre.......beh, la risposta è:nessuna! Io e la mia famiglia siamo indignati con il reparto di pnemologia dell'ospedale di competenza. Dal 20 giugno siamo in possesso di una RM che rileva quanto da lei visto e commentato, tuttavia nessuno si è scomodato per iniziare a prenotare perlomeno dei trattamenti radioterapici in grado di alleviare il lacinante dolore.Solo tre giorni fà è stato chiamato per la simulazione. Vedo che lei opera ad Orbassano; recentemente siamo stati al S.L G di Orbassano e ci hanno confermato che il trattamento radioterapico si poteva iniziare subito senza necessariamente dover aspettare tutti i referti degli altri esami (istologico-pet). Per cui fino a ieri mio padre è andato avanti a Oxy Contin, Toradol, e novalgina! Ieri l'abbiamo fatto ricoverare via pronto soccorso perchè mia madre non riesce più a gestirlo, ha troppo male ed i farmaci non fanno effetto, speriamo che in ospedale riescano a mettere a punto un dosaggio adeguato in attesa che inizi la tanto sospirata radioterapia. (dal 20 giugno ad oggi siamo ancora in attesa, con un paziente sofferente e che accusa dolori a dir poco lacinanti come lei può ben immaginare considerando le gravi lesioni alle ossa).DA INDIGNATO SPECIALE!!
Cosa ne pensa di questo quadro? Grazie e buon lavoro.
Cosa ne pensa di questo quadro? Grazie e buon lavoro.
[#3]
Gentile utente,
non posso giudicare l'operato di altri colleghi specialmente non conoscendo a 360 GRADI il paziente. Posso solo dirle che in certe situazioni non è possibile effettuare alcuna terapia specifica (CHEmioterapia o altro) e quindi l'unica terapia fattibile è quella di supporto e antalgicA. La radioteapia antalgica dovrebbe essere fatta prima possibile ma, ripeto, non conosco il caso in particolare nè le tempistiche di altri centri di RT.
Salve
non posso giudicare l'operato di altri colleghi specialmente non conoscendo a 360 GRADI il paziente. Posso solo dirle che in certe situazioni non è possibile effettuare alcuna terapia specifica (CHEmioterapia o altro) e quindi l'unica terapia fattibile è quella di supporto e antalgicA. La radioteapia antalgica dovrebbe essere fatta prima possibile ma, ripeto, non conosco il caso in particolare nè le tempistiche di altri centri di RT.
Salve
[#4]
Utente
Gent.mo dott.Mortellaro, rispondo al suo commento più per sfogo personale che per altro. A mio padre è stata fatta una risonanza magnetica il 20 giugno. Oggi, precisamente un mese dopo, non è ancora stato sottoposto ad alcun trattamento radioterapico anche solo per cercare di controllare il dolore.Non è accettabile! Ci sentiamo impotenti! Il reparto di pneumologia oncologica in cui è ricoverato ci comunica le informazioni a monosillabi e di malavoglia e sono risentiti perchè nel frattempo abbiamo cercato di acquisire altri pareri.Mio padre che solo due settimane fà era ancora pieno di energie e di voglia di lottare sta crollando non solo perchè è consapevole del fatto che non gli si sta facendo assolutamente nulla ma anche per gli effetti collaterali delle decine di pastiglie che gli vengono somministrate ogni giorno per "controllare" la sintomatologia.Scopriamo tramite internet che esistono altre tecniche oltre quelle tradizionali di routine, mi riferisco all'ablazione a microonde, all'ipertermia ma nessuno te ne parla. Perchè non c'è collaborazione tra ospedali diversi per unire le forze allo scopo di assolvere quella che dovrebbe essere l'unica missione di un'equipe medica e cioè fare di tutto per alleviare le sofferenze e allungare il più possibile una prognosi? Come è possibile che dopo un mese dalla diagnosi, con un paziente ancora forte ed autosufficiente assolutamente in grado di iniziare un trattamento antalgico non si sia fatto ancora assolutamente nulla se non riempirlo di Oxy Contin? INDIGNAZIONE E DISGUSTO!!!
[#5]
Utente
Vorrei fare i nomi ed i cognomi di queste persone che si definiscono medici, ma su questo sito non è possibile ed io desidero attenermi alle regole.Non sono medico, anzi, io ho fatto solo la terza media ma so, perchè amo informarmi, quanto sia importante per un paziente oncologico la convinzione di potercela fara e di poter sconfiggere il nemico che sta cercando di sopraffarlo. In molti casi è pure successo che l'effetto placebo abbia prodotto dei risultati miracolosi! Pazienti guariti solo dalla convinzione e dalla fiducia nei confronti della terapia che stavano facendo anche se era solo acqua! A volte basta iniziare un trattamento banale presentandolo come un'efficace rimedio per far leva sulle potenzialità del sistema immunitario attivato da uno stato mentale ottimista e fiducioso. Si sta parlando di casi estremi ma significativi! Naturalmente per certi medici queste sono solo idiozie o stupidaggini...molto più importanti invece le statistiche ed i diktat dell'ordine dei medici!! Io sto solo cercando di dire che se a mio padre fosse stata subito prescritta una radioterapia antalgica di controllo del dolore, magari in sinergia con l'ipertermia, non sarebbe giunto al punto in cui è ora! La sensazione di fare qualcosa, la fiducia in un trattamento che peraltro da anche ottimi risultati oggettivi come dicono anche le statistiche, avrebbero avuto un'effetto positivo e rafforzato l'ottimismo anzichè riempirlo di veleni oppiacei e di morfina via orale ed avrebbe proietatto su binari diversi una situazione che sta diventando sempre più precaria e compromessa anche e sopratutto per il subentrato abbattimento psico-fisico del paziente.Perchè negare tutto ciò ad un paziente? In attesa di che cosa? Nel rispetto di quale deontologia medica? A vantaggio di chi o che cosa? Un noto dittatore diceva "Chi si ferma è perduto!".Dinamismo, solerzia, fiducia, collaborazione, sinergie, umiltà, amore, senso della missione, fiducia nel grande medico che ciascuno di noi ha dentro è che la medicina può supportare, aggiornamento, ottimismo....tutte queste parole sono morte sacrificate sull'altare di una medicina sempre più impersonale, asettica, fredda a calcolatrice. E intanto la gente muore senza che sia stato fatto tutto il possibile per salvarla. Quì non si sta parlando di accanimento terapeutico ma dell'esatto contrario!! Grazie e scusate lo sfogo.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.6k visite dal 05/07/2011.
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