All'esame istologico risulta metastasi da adenocarcinoma dei tessuti molli
Gentili dottori,
scrivo per un consulto relativo alla situazione di un mio parente di 48 anni (fumatore) operato a settembre 2010 di PNEUMECTOMIA SX per adenocarcinoma G2 tipizzato T3N2 (in provincia di Avellino)
Dopo 45 giorni dall'intervento ha effettuato 4 cicli di chemioterapia con CISPLATINO + ALIMTA.
Dopo quattro mesi dall'intervento ha effettuato gli esami pet/tac con esito negativo. Segue radioterapia in sede mediastinica.
A giugno 2011 al seguito di dolori alla mano SX è stato effettuato un intervento di asportazione di una neo-formazione sottocutanea (nella mano).
All'esame istologico risulta metastasi da Adenocarcinoma dei tessuti molli.
Al successivo controllo pet/tac si evidenzia presenza di neo-formazione al livello retro-peritoneale SX ad 1,5 cm di distanza dal polo inferiore del rene.
Il diametro della lesione è di max 2,5 cm (SUV 7.4)
Al momento il paziente è in attesa di ricerca della proteina EGFR per eventuale terapia biologica.
Chiedo un parere sull'iter terapeutico seguito, se esistono possibilità di intervenire ulteriormente mediante altri trattamenti o nuova chemioterapia o terapia termica. Il paziente adesso è asintomatico e ha sopportato molto bene i trattamenti effettuati
Ovviamente siamo disposti a spostarci ovunque.
Alla luce di quanto scritto, è possibile (anche se poco probabile) una totale remissione? O almeno tenere sotto controllo l'evolversi della malattia a lungo?
scrivo per un consulto relativo alla situazione di un mio parente di 48 anni (fumatore) operato a settembre 2010 di PNEUMECTOMIA SX per adenocarcinoma G2 tipizzato T3N2 (in provincia di Avellino)
Dopo 45 giorni dall'intervento ha effettuato 4 cicli di chemioterapia con CISPLATINO + ALIMTA.
Dopo quattro mesi dall'intervento ha effettuato gli esami pet/tac con esito negativo. Segue radioterapia in sede mediastinica.
A giugno 2011 al seguito di dolori alla mano SX è stato effettuato un intervento di asportazione di una neo-formazione sottocutanea (nella mano).
All'esame istologico risulta metastasi da Adenocarcinoma dei tessuti molli.
Al successivo controllo pet/tac si evidenzia presenza di neo-formazione al livello retro-peritoneale SX ad 1,5 cm di distanza dal polo inferiore del rene.
Il diametro della lesione è di max 2,5 cm (SUV 7.4)
Al momento il paziente è in attesa di ricerca della proteina EGFR per eventuale terapia biologica.
Chiedo un parere sull'iter terapeutico seguito, se esistono possibilità di intervenire ulteriormente mediante altri trattamenti o nuova chemioterapia o terapia termica. Il paziente adesso è asintomatico e ha sopportato molto bene i trattamenti effettuati
Ovviamente siamo disposti a spostarci ovunque.
Alla luce di quanto scritto, è possibile (anche se poco probabile) una totale remissione? O almeno tenere sotto controllo l'evolversi della malattia a lungo?
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Gentile utente
Purtroppo le possibilità di ottenere risultati ottimali non sono molte.
La malattia è in fase avanzata e si può solo sperare che le terapie di seconda linea possano rallentare il decorso.
Purtroppo le possibilità di ottenere risultati ottimali non sono molte.
La malattia è in fase avanzata e si può solo sperare che le terapie di seconda linea possano rallentare il decorso.
Dr. Francesco Inzirillo
- Ospedale "Morelli" - Sondalo
- Istituto Clinico Humanitas - Milano
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 05/07/2011.
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