Carcinoma duttale infiltrante g3 seno destro in paziente con mieloma multiplo
Egregi Dottori, avrei bisogno di un parere circa la diagnosi e le cure che sto per intraprendere. Sono stata operata il 7 marzo 2011 a seguito segnalazione mammografica da screening che indicava la presenza di alcune calcificazioni al seno destro. Sono stata sottoposta a quadrantetectomia superointerna destra e biopsia linfonodo sentinella ascellare omolaterale. L'esame istologico definitivo e' il seguente:
Carcinoma duttale infiltrante g3 di 15 mm associato a focolai di carcinoma duttale in situ g3 multifocale max. 5 mm. Non lesioni associate, margini di resezioni indenni, tessuto ascellare 0/6sn, recettori ormonali ER 97%, PgR 10%, c-erb-B2neu 0, MIB-1 57%. I linfonodi ascellari risultano indenni da neoplasia.
Terapia prescritta: ormonoterapia con Femara (considerando il 97% di ER), radioterapia sulla parte fra alcuni mesi.
Faccio presente che ho 64 anni e sono affetta dal 2006 da mieloma multiplo di tipo igA che mi ha provocato una lesione al femore destro (con intervento successivo di protesi totale d'anca) ed allo sterno curata con radioterapia nel 2006. Sono attualmente in remissione con valori ematologici quasi normali (assenza di catene leggere, igA quasi nella norma, calcio normale, emoglobina buona, funzionalita' renale normale e nessuna altra alterazione). In passato sono stata sottoposta a 4 cicli di chemio con doxorubicina e dexametasone, poi sospesa per sopravvenuta pancreatite. Poi sono passata al Velcade (per circa 5 mesi) e dal 2007 prendo a giorni alterni una pastiglia di Revlimid (lenalidomide). Per questa mia patologia effettuo con cadenza annuale una PET total body, l'ultima delle quali ha evidenziato una captazione di 1,5 SUV nel tessuto mammario parasternale destro (dando indicazioni per la successiva mammografia). Parallelamente a questa situazione, la PET ha anche evidenziato un'ulteriore captazione di 3,7 SUV alla nona costola sinistra, in zona laterale, dove avverto da tempo un dolore acuto (discontinuo nel tempo). L'esame RX non ha pero' evidenziato zone osteolitiche.
Chiedo gentilmente:
1) La cura con Femara e radioterapia seguente, puo' essere sufficiente nel mio caso specifico?
2) Vedete opportuna anche la chemioterapia?
3) Il Femara e'compatibile con il Revlimid?
4) Dovendo effettuare la radioterapia nella zona mammaria gia' radiata sullo sterno, incorro in qualche pericolo a carico dei polmoni etc..?
5) La captazione PET alla costola dolente, con RX negativa, sarebbe compatibile con una metastasi del carcinoma? Quali ulteriori esami potrei fare sulla parte per escludere qualsiasi dubbio? (a quanto so la RX presenta casi di falso negativo per quanto riguarda lesioni da mieloma.. ma per un'eventuale metastasi del carcinoma?)
Date le difficolta' del caso, qualunque indicazione o commento sulla diagnosi fatta e sulle cure che andro' a intraprendere sara' comunque per me un validissimo aiuto e vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti e grazie mille,
Carla
Carcinoma duttale infiltrante g3 di 15 mm associato a focolai di carcinoma duttale in situ g3 multifocale max. 5 mm. Non lesioni associate, margini di resezioni indenni, tessuto ascellare 0/6sn, recettori ormonali ER 97%, PgR 10%, c-erb-B2neu 0, MIB-1 57%. I linfonodi ascellari risultano indenni da neoplasia.
Terapia prescritta: ormonoterapia con Femara (considerando il 97% di ER), radioterapia sulla parte fra alcuni mesi.
Faccio presente che ho 64 anni e sono affetta dal 2006 da mieloma multiplo di tipo igA che mi ha provocato una lesione al femore destro (con intervento successivo di protesi totale d'anca) ed allo sterno curata con radioterapia nel 2006. Sono attualmente in remissione con valori ematologici quasi normali (assenza di catene leggere, igA quasi nella norma, calcio normale, emoglobina buona, funzionalita' renale normale e nessuna altra alterazione). In passato sono stata sottoposta a 4 cicli di chemio con doxorubicina e dexametasone, poi sospesa per sopravvenuta pancreatite. Poi sono passata al Velcade (per circa 5 mesi) e dal 2007 prendo a giorni alterni una pastiglia di Revlimid (lenalidomide). Per questa mia patologia effettuo con cadenza annuale una PET total body, l'ultima delle quali ha evidenziato una captazione di 1,5 SUV nel tessuto mammario parasternale destro (dando indicazioni per la successiva mammografia). Parallelamente a questa situazione, la PET ha anche evidenziato un'ulteriore captazione di 3,7 SUV alla nona costola sinistra, in zona laterale, dove avverto da tempo un dolore acuto (discontinuo nel tempo). L'esame RX non ha pero' evidenziato zone osteolitiche.
Chiedo gentilmente:
1) La cura con Femara e radioterapia seguente, puo' essere sufficiente nel mio caso specifico?
2) Vedete opportuna anche la chemioterapia?
3) Il Femara e'compatibile con il Revlimid?
4) Dovendo effettuare la radioterapia nella zona mammaria gia' radiata sullo sterno, incorro in qualche pericolo a carico dei polmoni etc..?
5) La captazione PET alla costola dolente, con RX negativa, sarebbe compatibile con una metastasi del carcinoma? Quali ulteriori esami potrei fare sulla parte per escludere qualsiasi dubbio? (a quanto so la RX presenta casi di falso negativo per quanto riguarda lesioni da mieloma.. ma per un'eventuale metastasi del carcinoma?)
Date le difficolta' del caso, qualunque indicazione o commento sulla diagnosi fatta e sulle cure che andro' a intraprendere sara' comunque per me un validissimo aiuto e vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti e grazie mille,
Carla
[#1]
nel suo caso sicuramente il trattamento ormonale è indicato; per la situazione ossea dovrebbe chierdere ai suoi ematologi per valutare meglio la parte magari anche con biopsia (se ncessaria).
Rt non crea problemi con i polmoni (lievi interessamento marginale)
Rt non crea problemi con i polmoni (lievi interessamento marginale)
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#2]
Utente
Gentile Dr.D'Angelo,
la ringrazio per la sollecita ed esauriente risposta . Avrei bisogno ancora di qualche altra informazione:
- Mi è stato detto che il Femara in qualche caso può aggravare una fragilità ossea praesistente.Dal 2007 mi è stata prescritta una infusione mensile di Zometa, che effettuo regolarmente,contemporaneamente ai trattamenti oncologici per il mieloma;vorrei sapere se questo farmaco è efficace e sufficiente per affrontare ulteriori problematiche che si potrebbero presentare nel mio caso.
La ringrazio di nuovo,cordiali saluti Carla.
la ringrazio per la sollecita ed esauriente risposta . Avrei bisogno ancora di qualche altra informazione:
- Mi è stato detto che il Femara in qualche caso può aggravare una fragilità ossea praesistente.Dal 2007 mi è stata prescritta una infusione mensile di Zometa, che effettuo regolarmente,contemporaneamente ai trattamenti oncologici per il mieloma;vorrei sapere se questo farmaco è efficace e sufficiente per affrontare ulteriori problematiche che si potrebbero presentare nel mio caso.
La ringrazio di nuovo,cordiali saluti Carla.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.3k visite dal 20/05/2011.
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