Sindrome di pancoast

Salve,

vorrei chiedervi cortesemente un parere. Mio padre, 45 anni gli è stato diagnosticata la S. di Pancoast con Sindrome di Horner e ha subito un intervento chirurgico da 3 settimane: in Wedge resection dell'apice polmonare sx e pleurectomia parietale apicale a scopo diagnostico sedativo. è al momento in attesa di essere chiamato! per iniziare radioterapia e chemioterapia, secondo voi è opportuno che lascino passare così tanto tempo prima di impostare la terapia, rischiando ulteriori diffusioni della neoplasia? Il tempo scorre e le cellule non si fermano!

Infatti dalla RM post-intervento è emmerso che: si rileva tessuto patologico ipointenso in T1, che coinvolge prime 4 coste a sx (e mi nasce un dubbio perchè prima dell'intervento non era stato rilevato, nè con la scintigrafia ossea), lesione secondaria estesa al soma di D2, meno estesa a soma D1,3,4. Modesta quantità di tessuto patologico coinvolge il recesso laterale sx del canale vertebrale. Normale la morfologia e intensità del segnale del midollo sponale.

Non so se questa è la sede adeguata, ma volevo sollevare un altro dubbio: è possibile che avendo lavorato per 30 anni come benzinaio, anche con la benzina al Piombo, all'aria aperta quotidianamente, esposto allo smog,possa essere coinvolto questo aspetto nella eziologia della malattia, oltre al fumo?

resto in attesa di una vostra cortese risposta o di un suggerimento su dove o a quale specilista rivolgere quest'ultimo dubbio.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
Gentile utente,
il programma terapeutico richiede questi tempi, anche perchè dopo un atto chirurgico è necessario attendere la cicatrizzazione prima di iniziare chemio e/o radioterapia.

E' veramente difficile quantizzare nel singolo caso il peso delle presunte esposizioni cancerogene ambientali rispetto al fumo di sigaretta, che in genere supera per danno cancerogeno la maggior parte delle altre esposizioni, tranne talvolta a "lavorare" in sinergismo con gli altri fattori.

Corduiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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Utente
Utente
La ringrazio per la tempestiva risposta.

L'ultimo dubbio era in particolare perchè la malattia ha avuto effetti anche sul lavoro, risentendone quindi la situazione economica. Inoltre, dalla visita con il medico del lavoro è emerso che il Pb era coinvolto nella genesi solo (?) di leucemie e altre patologie affini, ma non adenocarcinomi polmonari. Ma il punto sta nel fatto che non si tratta solo di parenchima polmonare coinvolto, ma è soprattutto la pleura (parietale) ed è da considerare l'ambiente di lavoro globale. Quindi non so a quale tipo di specialista potrebbe rivolgersi per avere una consulenza o delucidazioni sulla sua situazione non solo di salute, ma anche lavorativa. Grazie per l'attenzione.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
Un medico legale potrebbe studiare tutte le correlazioni, modalità ed entità della esposizione.