Cisti pancreatica
Salve,
nel 2007 mia madre è stata operata per laprima volta di tumore all'utero e zona pelvica, ci è stato detto che aveva un tumore di tipo mulleriano. A fine 2008 Le è stata diagnosticata la carcinosi peritoneale, altro intervento molto invasivo con conseguente colostomia. Nel 2010 causa marcatori nuovamente in aumento e tac positiva ha nuovamente subito un nuovo intervento nel quale Le è stato asportato un nodulo in metastasi all'altezza del diaframma destro. Ieri dopo pettac e successiva RM, LE è stata trovata un enorme cisti all'altezza del pancreas, lunga 11 cm avente diametro pari a 13 cm!!! Il chirurgo che l'ha operata negli ultimi 2 interventi ha parlato di cisti pancreatica, i valori dei marcatori sono inaspettatemente bassi, quindi in "prima battuta" ci è stato detto che tale cisti sembra essere benigna. A mia madre è stato riferito che occorrerà intervenire nuovamente per tentere di togliere tale ciste. Ma tale intervento si presume, (date le condizioni di mia madre per le operazioni precedenti) sarà molto delicato. A questo punto la mia domanda è questa (se qualcuno potrà darmi una risposta): è possibile che una cisti di tali dimensioni sia benign? quante possibilità ci sono che degeneri? L'interventoo ennesimo peraltro a cui mia madre stà andando incontro, sarà molto delicato e invasivo? Dobbiamo temere un'eventuale cancro al pancreas?
GRAZIE INFINITE
SONO UN FIGLIO ANGOSCIATO
nel 2007 mia madre è stata operata per laprima volta di tumore all'utero e zona pelvica, ci è stato detto che aveva un tumore di tipo mulleriano. A fine 2008 Le è stata diagnosticata la carcinosi peritoneale, altro intervento molto invasivo con conseguente colostomia. Nel 2010 causa marcatori nuovamente in aumento e tac positiva ha nuovamente subito un nuovo intervento nel quale Le è stato asportato un nodulo in metastasi all'altezza del diaframma destro. Ieri dopo pettac e successiva RM, LE è stata trovata un enorme cisti all'altezza del pancreas, lunga 11 cm avente diametro pari a 13 cm!!! Il chirurgo che l'ha operata negli ultimi 2 interventi ha parlato di cisti pancreatica, i valori dei marcatori sono inaspettatemente bassi, quindi in "prima battuta" ci è stato detto che tale cisti sembra essere benigna. A mia madre è stato riferito che occorrerà intervenire nuovamente per tentere di togliere tale ciste. Ma tale intervento si presume, (date le condizioni di mia madre per le operazioni precedenti) sarà molto delicato. A questo punto la mia domanda è questa (se qualcuno potrà darmi una risposta): è possibile che una cisti di tali dimensioni sia benign? quante possibilità ci sono che degeneri? L'interventoo ennesimo peraltro a cui mia madre stà andando incontro, sarà molto delicato e invasivo? Dobbiamo temere un'eventuale cancro al pancreas?
GRAZIE INFINITE
SONO UN FIGLIO ANGOSCIATO
[#2]
Ex utente
Salve Dott. Pastore,
Le scrivo per dirLe che mia madre è stata operata il 18.5.2011, Le è stata tolta la cisti, dinotevoli dimensioni, è stato effettuato un condotto dal pancreas all'intestino, quindi ogni residuo pancreatico legato alla cisti (laddove essa si riformasse) finisce nell'intestinoe viene eliminato via feci. Mamma è stata dimessa il 31.5.2011, oggi, la situazione non è ancora ben delineata.
Mi spiego meglio: sono 2 giorni che si è presentata febbre fino a 38, stiamo procedendo con tachipirina, debolezza diffusa e perdita di peso...
Le chiedo se quseto malessere può essere riconducibile a qualcosa legato al pancreas, o comunque all'operazione subita. Mamma 4 giorni fa era in ripresa e oltre alle centrifughe di verdure aveva iniziato a mangiare qualcosa di solido, oltre a non prendere più medicinali per abbassare i valore delle lipasi e amilasi. La domanda è sempre la stessa, quella che Le fanno la maggior parte dei familiari in crisi come me, dobbiamo essere preoccupati? C'è da temere qualcosa?
Grazie della pazienza
Le scrivo per dirLe che mia madre è stata operata il 18.5.2011, Le è stata tolta la cisti, dinotevoli dimensioni, è stato effettuato un condotto dal pancreas all'intestino, quindi ogni residuo pancreatico legato alla cisti (laddove essa si riformasse) finisce nell'intestinoe viene eliminato via feci. Mamma è stata dimessa il 31.5.2011, oggi, la situazione non è ancora ben delineata.
Mi spiego meglio: sono 2 giorni che si è presentata febbre fino a 38, stiamo procedendo con tachipirina, debolezza diffusa e perdita di peso...
Le chiedo se quseto malessere può essere riconducibile a qualcosa legato al pancreas, o comunque all'operazione subita. Mamma 4 giorni fa era in ripresa e oltre alle centrifughe di verdure aveva iniziato a mangiare qualcosa di solido, oltre a non prendere più medicinali per abbassare i valore delle lipasi e amilasi. La domanda è sempre la stessa, quella che Le fanno la maggior parte dei familiari in crisi come me, dobbiamo essere preoccupati? C'è da temere qualcosa?
Grazie della pazienza
[#3]
Ex utente
Salve,
Mia madre come riportato nei quesiti passati, proviene da ben 4 operazioni, la prima nel 2007 per tumore utero e zona pelvica del quarto stadio, nel 2008 carcinosi peritoneale, 2010 metastasi al di sotto del diaframma e per sua grande sfortuna a maggio del 2011 è stata operata per una pseudocisti pancreatica di notevoli dimensioni.
Ora la situazione dopo tutti gli esami di rito e continue e ripetute pet e tac hanno riscontrato due piccole metastasi al fegato di dimensioni intorno ai 5 mm.
Il chirurgo per ora ci ha comunicato che non sussistono tutte le condizioni necessarie per un ulteriore intervento, visto che l'ultimo è stato eseguito solo pochi mesi fa, quindi ha optato per 2 cicli di chemio (gli oncologi prima ci rassicurano, poi parlano di situazione molto delicata), per poi rivedere il tutto.
Chiedo quindi se secondo vostro autorevole parere esistono alternative in merito, e quanto secondo voi è grave la situazione visto il quadro complessivo.
Grazie infinite
Mia madre come riportato nei quesiti passati, proviene da ben 4 operazioni, la prima nel 2007 per tumore utero e zona pelvica del quarto stadio, nel 2008 carcinosi peritoneale, 2010 metastasi al di sotto del diaframma e per sua grande sfortuna a maggio del 2011 è stata operata per una pseudocisti pancreatica di notevoli dimensioni.
Ora la situazione dopo tutti gli esami di rito e continue e ripetute pet e tac hanno riscontrato due piccole metastasi al fegato di dimensioni intorno ai 5 mm.
Il chirurgo per ora ci ha comunicato che non sussistono tutte le condizioni necessarie per un ulteriore intervento, visto che l'ultimo è stato eseguito solo pochi mesi fa, quindi ha optato per 2 cicli di chemio (gli oncologi prima ci rassicurano, poi parlano di situazione molto delicata), per poi rivedere il tutto.
Chiedo quindi se secondo vostro autorevole parere esistono alternative in merito, e quanto secondo voi è grave la situazione visto il quadro complessivo.
Grazie infinite
[#4]
Gentile Utente,
a mio avviso occorre valutare attentamente se non è tecnicamente possibile ricorrere nuovamente alla chirurgia. Comprendo benissimo che sarebbe l'ennesima operazione ma se il coinvolgimento epatico è minimo potrebbe essere risolutiva. L'alternativa, se non fosse possibile intervenire, è un trattamento chemioterapico combinato con un trattamento ipertermico locoregionale al fine di potenziamento (vedi sito www.ipertermiaitalia.it). Dopo due mesi nuovo controllo.
Cari saluti
a mio avviso occorre valutare attentamente se non è tecnicamente possibile ricorrere nuovamente alla chirurgia. Comprendo benissimo che sarebbe l'ennesima operazione ma se il coinvolgimento epatico è minimo potrebbe essere risolutiva. L'alternativa, se non fosse possibile intervenire, è un trattamento chemioterapico combinato con un trattamento ipertermico locoregionale al fine di potenziamento (vedi sito www.ipertermiaitalia.it). Dopo due mesi nuovo controllo.
Cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.6k visite dal 28/04/2011.
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