Il giorno stesso viene drenato
Illustri dottori
parliamo di mia moglie, 46 anni. Nel 1994 mastectomia radicale sn con ricostruzione protesica immediata per un ca duttale infiltrante grado III bifocale con estesa componente intraduttale e mtx a 5 linfonodi su 21 reperiti. Rec Orm ERc+, 19 PgRc+ 226 fmoli. Segue terapia con adriblastina per 4 e CMF per 4 piu Tamoxifene per 5 ann. Seguono controlli regolari. A nov 97 asportazione di utero ed ovaie a causa della presenza di alcune cisti. Controlli regolari fino al giugno 2001. A 40 anni quadrantectomia e dissezione ascellare dx per ca duttale invasivo, bifocale, associato a ca duttale in situ senza coinvolgimento dei linfonodi ascellari. Stadio pT1 bif. (2cm e 0,9 cm), GII, ER+,PgR+, p185+, N- (0/17). Segue terapia con CMF per 4 e radioterapia per 25 sedute e tamoxifene per 5 anni. Seguono controlli regolari compreso l'ultimo del nov 2006. Sospente il tamoxifene alla scadenza dei 5 anni.
In agosto 2007, in seguito ad una tosse fastidiosa ed ad un dolore lieve al torace, esegue Rx da cui risulta presenza di versamento pleurico che il giorno stesso viene drenato per toracentesi ed analizzato con i seguenti risultati:"pellet di essudato pleurico inglobante cellule mesoteliali reattive, elementi infiammatoru prevalent. linfocitari ed un modesto n. di cell. epiteliali neoplastiche malignr monomorfe. Reazioni IIC: positive per CK7, estrogeno Pg, C-erb B2 neu negativo (1+) nella componente neoplastica maligna, Calretinina (+) nella componente mesoteliale. Quadro immunoistologico di localizzazione secondaria polmonare di ca compatibile con l'origine mammaria".
Markers tumorali: CEA: 46,10 ; CA 19-9:24,74; CA 15-3: 172,40; TPA 112,00. Anche la broncoscopia ha data risultati nella stessa direzione, con reazioni IIC simili al liquido pleurico. Scintigrafia ossea totale:" Multiple aree di iperattività in corrisp. della teca cranica, di alcuni corpi vertebrali cervicali dorsali, lombari, di alcune coste, dello sterno, del sacro e delle sincondrosi sacro-iliache". TAC total body con mdc: "CRANIO:minuta ipodensità a carico del putamen di sn.Sistema ventricolare in asse regolare per morfovolumetria. TORACE: esiti di mastectomia a sx. Presenza di quota di vers. pl. bil., magg. a dx. Presenza di atelectasia segmentale basale a dx. Ispessimento della parete post. del bronco principale di dx. In corrispondenza delle regioni polmonari anteriori ed in particolare del lobomedio della lingula si documenta ispessimento interstiziale inter ed intralobulare, reperto sospetto per linfangite carcinomatosa: Adenopatia colliquata in sede paraesofagea dx. Non evidenti adenopatie mediastiniche. ADDOME: Fegato privo di lesioni ripetitive, nulla a milza e pancreas. Reni in sede, a dx idroureteronefrosi e ritardo di filtrazione. In sede pelvica, l'uretere di dx bruscamente si riduce di calibro senza evidenti segni di compressione ab astrinseco. Regolare il rene di sn. Nulla in sede pelvica. LESIONI RIPETITIVE OSSEE VERTEBRALI ED ILIACHE BILATERALI".
Lo scorso 17 sett. l'oncologo che l'ha visitata ha prescritto:FEMARA e, per adesso, chemioterapia di prima linea con Carboplatino e Gemcitabine + Zometa. Lo stato psichico di mia moglie è indicibile, per questo sono riuscito a tenerle tutto nascosto ed a far passare la terapia proposta dall'oncologo come una forma di prevenzione a causa dei suoi precedenti. Dopo tanti anni eravamo convinti di esserne fuori. Che possibilità abbiamo oggi? E' adeguata la terapia in essere? -ha già fatto due cicli e la situazione generale è migliorata: è diminuito l'affanno, non c'è tosse e pochi dolori ossei.Datemi qualsiasi consiglio riteniate utile, ve ne prego. GRAZIE.
parliamo di mia moglie, 46 anni. Nel 1994 mastectomia radicale sn con ricostruzione protesica immediata per un ca duttale infiltrante grado III bifocale con estesa componente intraduttale e mtx a 5 linfonodi su 21 reperiti. Rec Orm ERc+, 19 PgRc+ 226 fmoli. Segue terapia con adriblastina per 4 e CMF per 4 piu Tamoxifene per 5 ann. Seguono controlli regolari. A nov 97 asportazione di utero ed ovaie a causa della presenza di alcune cisti. Controlli regolari fino al giugno 2001. A 40 anni quadrantectomia e dissezione ascellare dx per ca duttale invasivo, bifocale, associato a ca duttale in situ senza coinvolgimento dei linfonodi ascellari. Stadio pT1 bif. (2cm e 0,9 cm), GII, ER+,PgR+, p185+, N- (0/17). Segue terapia con CMF per 4 e radioterapia per 25 sedute e tamoxifene per 5 anni. Seguono controlli regolari compreso l'ultimo del nov 2006. Sospente il tamoxifene alla scadenza dei 5 anni.
In agosto 2007, in seguito ad una tosse fastidiosa ed ad un dolore lieve al torace, esegue Rx da cui risulta presenza di versamento pleurico che il giorno stesso viene drenato per toracentesi ed analizzato con i seguenti risultati:"pellet di essudato pleurico inglobante cellule mesoteliali reattive, elementi infiammatoru prevalent. linfocitari ed un modesto n. di cell. epiteliali neoplastiche malignr monomorfe. Reazioni IIC: positive per CK7, estrogeno Pg, C-erb B2 neu negativo (1+) nella componente neoplastica maligna, Calretinina (+) nella componente mesoteliale. Quadro immunoistologico di localizzazione secondaria polmonare di ca compatibile con l'origine mammaria".
Markers tumorali: CEA: 46,10 ; CA 19-9:24,74; CA 15-3: 172,40; TPA 112,00. Anche la broncoscopia ha data risultati nella stessa direzione, con reazioni IIC simili al liquido pleurico. Scintigrafia ossea totale:" Multiple aree di iperattività in corrisp. della teca cranica, di alcuni corpi vertebrali cervicali dorsali, lombari, di alcune coste, dello sterno, del sacro e delle sincondrosi sacro-iliache". TAC total body con mdc: "CRANIO:minuta ipodensità a carico del putamen di sn.Sistema ventricolare in asse regolare per morfovolumetria. TORACE: esiti di mastectomia a sx. Presenza di quota di vers. pl. bil., magg. a dx. Presenza di atelectasia segmentale basale a dx. Ispessimento della parete post. del bronco principale di dx. In corrispondenza delle regioni polmonari anteriori ed in particolare del lobomedio della lingula si documenta ispessimento interstiziale inter ed intralobulare, reperto sospetto per linfangite carcinomatosa: Adenopatia colliquata in sede paraesofagea dx. Non evidenti adenopatie mediastiniche. ADDOME: Fegato privo di lesioni ripetitive, nulla a milza e pancreas. Reni in sede, a dx idroureteronefrosi e ritardo di filtrazione. In sede pelvica, l'uretere di dx bruscamente si riduce di calibro senza evidenti segni di compressione ab astrinseco. Regolare il rene di sn. Nulla in sede pelvica. LESIONI RIPETITIVE OSSEE VERTEBRALI ED ILIACHE BILATERALI".
Lo scorso 17 sett. l'oncologo che l'ha visitata ha prescritto:FEMARA e, per adesso, chemioterapia di prima linea con Carboplatino e Gemcitabine + Zometa. Lo stato psichico di mia moglie è indicibile, per questo sono riuscito a tenerle tutto nascosto ed a far passare la terapia proposta dall'oncologo come una forma di prevenzione a causa dei suoi precedenti. Dopo tanti anni eravamo convinti di esserne fuori. Che possibilità abbiamo oggi? E' adeguata la terapia in essere? -ha già fatto due cicli e la situazione generale è migliorata: è diminuito l'affanno, non c'è tosse e pochi dolori ossei.Datemi qualsiasi consiglio riteniate utile, ve ne prego. GRAZIE.
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Caro Amico,
la situazione generale merita una attenzione particolare in considerazione della diffusione di malattia a più distretti corporei. Leggo dalla storia clinica che non è mai stata eseguita terapia medica con taxani (paclitaxel o docetaxel, nomi commerciali rispettivamente Taxolo e Taxotere). In tale situazione direi che potrebbe essere più indicata una terapia a due farmaci di cui uno sia della categoria sopraindicata. Pienamente in accordo con la somministrazione di Zometa che ha una forte specificità di azione sulle ripetizioni ossee. Avendo intrapreso la terapia con carboplatino e gemcitabina direi che sarebbe opportuno controllare lo stato di malattia dopo tre cicli ed eventualmente proseguire o modificare lo schema.
Sempre a disposizione, un caro saluto
Dr. Carlo Pastore
la situazione generale merita una attenzione particolare in considerazione della diffusione di malattia a più distretti corporei. Leggo dalla storia clinica che non è mai stata eseguita terapia medica con taxani (paclitaxel o docetaxel, nomi commerciali rispettivamente Taxolo e Taxotere). In tale situazione direi che potrebbe essere più indicata una terapia a due farmaci di cui uno sia della categoria sopraindicata. Pienamente in accordo con la somministrazione di Zometa che ha una forte specificità di azione sulle ripetizioni ossee. Avendo intrapreso la terapia con carboplatino e gemcitabina direi che sarebbe opportuno controllare lo stato di malattia dopo tre cicli ed eventualmente proseguire o modificare lo schema.
Sempre a disposizione, un caro saluto
Dr. Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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