Carcinoma embrionale testicolo sx
Cari Medici
Vi scrivo per avere un parere sull'approccio seguito nel trattamento di quello che io chiamo "incidente di percorso" ovvero un carcinoma embrionario al testicolo sinistro.
Sintetizzo il mio quadro clinico
29/05/09 Diagnosi neoplasia attraverso Ecografia e visita urologica. Markers e TAC total body negativi.
- 04/06/09 intervento chirurgico di asportazione testicolo e funicolo.
- 04/06/09 TAC e markers negativi
- 10/06/09 Esame Istologico: neoplasia necrotica, caratterizzata da aree solide e pseudoghiandolari costituite da cellule con contorni citoplasmatici mal definiti e nuclei pleomorfi con evidenza di numerose figure mitotiche. L'indagine immunoistochimica ha evidenziato positivita' delle cellule neoplastiche per CD30 e citocheratina 19, negativita' per CD 117 e EMA. Tali reperti sono in accordo con CARCINOMA EMBRIONALE. Testicolo 4,2 x 2,5 x 2,2 provvisto di tuniche, con funicolo di cm 10. In corrispondenza del terzo superiore e' presente focolaio residuo di neoplasia di cm 0,5. Il quadro istologico evidenzia focolaio residuo di carcinoma embrionale. La neoplasia e' intratesticolare e non infiltra la albuginea. Le strutture vascolari risultano esenti da invasione neoplastica. Funicolo indenne. (pT1).
Sentiti due Oncologi, mi e' stato consigliato di fare "vigile attesa" ovvero TAC addome-pelvico e markers BHCG e AlfaFetoproteina.
Le varie TAC non hanno evidenziato fin'ora fenomeni di rilievo ma solo aspetti tipo "tiroide solo finemente disomogenea" e "piccoli linfonodi di tipo reattivo nelle regioni inguinali" e "minuta area ipodensa di tipo cistico nella corticale mediale del rene dx".
I markers invece con riferimento all'AlfaFetoproteina, sebbene non abbiamo mai mostrato valori oltre la norma, se comparati nel tempo sono passati da 2,5 ante intervento a 2,1 post e poi sempre intorno a 3 - 3,15.
Detto cio' vi chiedo in particolare:
- se a distanza di 1 anno e mezzo posso valutare i risultati soddisfacenti e se posso/devo svolgere ulteriori esami diversi da TAC e markers
- che speranze di guarigione ci sono in casi analoghi e per quanto tempo e con che frequenza effettuare i famosi check (tac e markers)
- con quale frequenza sentire il parere di oncologi e/o urologi
PS: dopo il famoso "incidente" di percorso e precisamente 6 mesi fa, nonostante la ridotta "forza lavoro" e' nata mia figlia. Spero non esistano correlazioni genetico-ereditarie in campo oncologico.
Vi ringrazio in anticipo per il supporto e per il servizio che rendete che, sebbene non sostituisca i canali convenzionali, rappresenta una preziosa fonte per molti.
Saluti
Maurizio
Vi scrivo per avere un parere sull'approccio seguito nel trattamento di quello che io chiamo "incidente di percorso" ovvero un carcinoma embrionario al testicolo sinistro.
Sintetizzo il mio quadro clinico
29/05/09 Diagnosi neoplasia attraverso Ecografia e visita urologica. Markers e TAC total body negativi.
- 04/06/09 intervento chirurgico di asportazione testicolo e funicolo.
- 04/06/09 TAC e markers negativi
- 10/06/09 Esame Istologico: neoplasia necrotica, caratterizzata da aree solide e pseudoghiandolari costituite da cellule con contorni citoplasmatici mal definiti e nuclei pleomorfi con evidenza di numerose figure mitotiche. L'indagine immunoistochimica ha evidenziato positivita' delle cellule neoplastiche per CD30 e citocheratina 19, negativita' per CD 117 e EMA. Tali reperti sono in accordo con CARCINOMA EMBRIONALE. Testicolo 4,2 x 2,5 x 2,2 provvisto di tuniche, con funicolo di cm 10. In corrispondenza del terzo superiore e' presente focolaio residuo di neoplasia di cm 0,5. Il quadro istologico evidenzia focolaio residuo di carcinoma embrionale. La neoplasia e' intratesticolare e non infiltra la albuginea. Le strutture vascolari risultano esenti da invasione neoplastica. Funicolo indenne. (pT1).
Sentiti due Oncologi, mi e' stato consigliato di fare "vigile attesa" ovvero TAC addome-pelvico e markers BHCG e AlfaFetoproteina.
Le varie TAC non hanno evidenziato fin'ora fenomeni di rilievo ma solo aspetti tipo "tiroide solo finemente disomogenea" e "piccoli linfonodi di tipo reattivo nelle regioni inguinali" e "minuta area ipodensa di tipo cistico nella corticale mediale del rene dx".
I markers invece con riferimento all'AlfaFetoproteina, sebbene non abbiamo mai mostrato valori oltre la norma, se comparati nel tempo sono passati da 2,5 ante intervento a 2,1 post e poi sempre intorno a 3 - 3,15.
Detto cio' vi chiedo in particolare:
- se a distanza di 1 anno e mezzo posso valutare i risultati soddisfacenti e se posso/devo svolgere ulteriori esami diversi da TAC e markers
- che speranze di guarigione ci sono in casi analoghi e per quanto tempo e con che frequenza effettuare i famosi check (tac e markers)
- con quale frequenza sentire il parere di oncologi e/o urologi
PS: dopo il famoso "incidente" di percorso e precisamente 6 mesi fa, nonostante la ridotta "forza lavoro" e' nata mia figlia. Spero non esistano correlazioni genetico-ereditarie in campo oncologico.
Vi ringrazio in anticipo per il supporto e per il servizio che rendete che, sebbene non sostituisca i canali convenzionali, rappresenta una preziosa fonte per molti.
Saluti
Maurizio
[#1]
Non ci sono correlazioni ereditarie conosciute, al momento, soprattutto alla luce del fatto che non e' stato sottoposto a terapie che avrebbero potuto danneggiare il suo liquido seminale(radio-chemioterapia).
Relativamente ai controlli di follow-up, normalmente si ripetono una serie di esami quali per esempio TC con marcatori e visita urologica/oncologica ogni 3-4 mesi per il primo anno.
Tali controlli sono molto importanti e verranno schedulati da chi l'ha seguita(suppongo un oncologo) anche per gli anni successivi con cadenze man mano sempre piu' dilazionate.
Relativamente ai controlli di follow-up, normalmente si ripetono una serie di esami quali per esempio TC con marcatori e visita urologica/oncologica ogni 3-4 mesi per il primo anno.
Tali controlli sono molto importanti e verranno schedulati da chi l'ha seguita(suppongo un oncologo) anche per gli anni successivi con cadenze man mano sempre piu' dilazionate.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.4k visite dal 26/01/2011.
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