Dubbi su bonifica eternit artigianale.
Salve. Recentemente nella casa dove andrò presto ad abitare, il proprietario ha fatto eseguire una bonifica non a norma di legge di alcuni serbatoi in eternit: i muratori, non appartenenti a ditte specializzate, nè autorizzati dall'asl, hanno fatto a pezzi in loco (in una stanza contigua abagno e stanze da letto) i suddetti serbatoi a mezzo di martelli e successivamente li hanno trasportati all'esterno dentro dei sacchi di plastica. Mi chiedo: quali sono i rischi per una persona che vive in un'abitazione in cui sono stati fatti interventi del genere? E' possibile eventualmente fare qualcosa?
Aspetti ad angosciarsi perchè può darsi che non ce ne siano ragioni per esserlo.
Si può dire che più o meno tutti siamo stati esposti ad alcune fibre di amianto, corrispondenti ad un rischio assai basso.
Purtroppo l’amianto è stato utilizzato diffusamente nel passato per le sue proprietà tecnologiche e per la sua economicità in particolare:
-negli edifici per le coperture in cui l’amianto è inglobato nel cemento per formare il cemento-amianto (comunemente detto "Eternit")
- come materiale spruzzato per il rivestimento di strutture metalliche
- nei freni e nelle guarnizioni
- in alcuni elettrodomestici, nelle prese e guanti da forno, teli da stiro
- per rivestire treni, navi e autobus con materiale isolante
- nell’industria come materia prima per molti manufatti e oggetti e come isolante termico negli impianti ad alta e bassa temperatura
Le persone a rischio più alto sono quelle che sono state esposte all’amianto per motivi di lavoro e/o che hanno vissuto in vicinanza di aziende che hanno contaminato DIFFONDENDO NELL'AMBIENTE generale le loro scorie.
Ovviamente quindi i materiali di amianto ad alto rischio sono quelli più friabili in quanto possono rilasciare fibre piccolissime se sottoposti a vibrazioni, correnti d’aria, INFILTRAZIONI D'ACQUA, e/o se danneggiati nel corso di interventi di manutenzione .
L’inalazione di queste fibre piccolissime da parte dell’uomo è responsabile di patologie gravi ed irreversibili prevalentemente dell'apparato respiratorio ( TUMORI POLMONARI, MESOTELIOMI, asbestosi).
L’amianto compatto invece per sua natura non tende a liberare fibre (il pericolo sussiste solo se viene segato, abraso o deteriorato).
Ma se dovesse avere dubbi
-sia indispensabile la precauzione che Le è stata consigliata
-sia nel Suo pieno diritto verificare o fare verificare (all'ASL?) se esistono le condizioni di rischio che Le ho descritto, .
Per valutazioni (ed anche eventuali campionamenti) del rischio dell’amianto i privati possono rivolgersi:
- a laboratori specializzati e nel Suo caso ovviamente occorre il consenso ed il contributo del proprietario del palazzo
- all'Asl competente per territorio
e/o alle Sezioni Provinciali dell'ARPA competenti per territorio
Si può dire che più o meno tutti siamo stati esposti ad alcune fibre di amianto, corrispondenti ad un rischio assai basso.
Purtroppo l’amianto è stato utilizzato diffusamente nel passato per le sue proprietà tecnologiche e per la sua economicità in particolare:
-negli edifici per le coperture in cui l’amianto è inglobato nel cemento per formare il cemento-amianto (comunemente detto "Eternit")
- come materiale spruzzato per il rivestimento di strutture metalliche
- nei freni e nelle guarnizioni
- in alcuni elettrodomestici, nelle prese e guanti da forno, teli da stiro
- per rivestire treni, navi e autobus con materiale isolante
- nell’industria come materia prima per molti manufatti e oggetti e come isolante termico negli impianti ad alta e bassa temperatura
Le persone a rischio più alto sono quelle che sono state esposte all’amianto per motivi di lavoro e/o che hanno vissuto in vicinanza di aziende che hanno contaminato DIFFONDENDO NELL'AMBIENTE generale le loro scorie.
Ovviamente quindi i materiali di amianto ad alto rischio sono quelli più friabili in quanto possono rilasciare fibre piccolissime se sottoposti a vibrazioni, correnti d’aria, INFILTRAZIONI D'ACQUA, e/o se danneggiati nel corso di interventi di manutenzione .
L’inalazione di queste fibre piccolissime da parte dell’uomo è responsabile di patologie gravi ed irreversibili prevalentemente dell'apparato respiratorio ( TUMORI POLMONARI, MESOTELIOMI, asbestosi).
L’amianto compatto invece per sua natura non tende a liberare fibre (il pericolo sussiste solo se viene segato, abraso o deteriorato).
Ma se dovesse avere dubbi
-sia indispensabile la precauzione che Le è stata consigliata
-sia nel Suo pieno diritto verificare o fare verificare (all'ASL?) se esistono le condizioni di rischio che Le ho descritto, .
Per valutazioni (ed anche eventuali campionamenti) del rischio dell’amianto i privati possono rivolgersi:
- a laboratori specializzati e nel Suo caso ovviamente occorre il consenso ed il contributo del proprietario del palazzo
- all'Asl competente per territorio
e/o alle Sezioni Provinciali dell'ARPA competenti per territorio
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 23/01/2011.
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