Tumore polmonare
Buongiorno, ringrazio sin da ora i medici che prenderanno visione della mia richiesta.
A settembre 2010,mio papà di anni 67,in seguito ad uno stato di debilitazione generale(stanchezza, dolore al torace e dimagrimento),è stato ricoverato e dopo gli accertamenti necessari, sottoposto ad intervento di toracoscopia destra, drenaggio del versamento pleurico, biopsie della pleura parietale e talcaggio in poudrage.
Diagnosi:adenocarcinoma polmonare del lobo superiore destro in fase metastatica(versamento pleurico destro, adenopatie mediastiniche).
Alla luce del risultato anatomopatologico, il parere dell'oncologo è stato il seguente: data l'impossibilità di intervenire chirurgicamente,l’unico iter terapeutico da seguire è quello chemioterapico. Dopo 3 cicli di chemio con cisplatino/pemetrexed, è stata notata una riduzione della massa (2.6 x 3.2 vs 3.6 x 2.8 cm circa) per cui si sta continuando con lo stesso trattamento per altri 3 cicli.
Mio papà, nonostante il risultato ottenuto, sta malissimo dopo la seduta di chemioterapia:nausea, vomito, stanchezza, dolore al torace, stitichezza, inappetenza, sintomi che non riesce ad alleviare con la terapia domiciliare suggerita.
Mi chiedo se questo è l'unico iter da seguire, considerato che fisicamente i cicli di chemioterapia lo abbattono molto o esistono nuove terapie come quella molecolare o l'ipertermia. E' inoltre ipotizzabile un intervento chirurgico, visto che non ci sono altre metastasi a distanza? Potrebbe suggerirmi qualche centro specializzato nella cura dei tumori polmonari?
Ringraziandovi ancora, attendo con fiducia e con una certa urgenza le vostre risposte.
Cordiali saluti
A settembre 2010,mio papà di anni 67,in seguito ad uno stato di debilitazione generale(stanchezza, dolore al torace e dimagrimento),è stato ricoverato e dopo gli accertamenti necessari, sottoposto ad intervento di toracoscopia destra, drenaggio del versamento pleurico, biopsie della pleura parietale e talcaggio in poudrage.
Diagnosi:adenocarcinoma polmonare del lobo superiore destro in fase metastatica(versamento pleurico destro, adenopatie mediastiniche).
Alla luce del risultato anatomopatologico, il parere dell'oncologo è stato il seguente: data l'impossibilità di intervenire chirurgicamente,l’unico iter terapeutico da seguire è quello chemioterapico. Dopo 3 cicli di chemio con cisplatino/pemetrexed, è stata notata una riduzione della massa (2.6 x 3.2 vs 3.6 x 2.8 cm circa) per cui si sta continuando con lo stesso trattamento per altri 3 cicli.
Mio papà, nonostante il risultato ottenuto, sta malissimo dopo la seduta di chemioterapia:nausea, vomito, stanchezza, dolore al torace, stitichezza, inappetenza, sintomi che non riesce ad alleviare con la terapia domiciliare suggerita.
Mi chiedo se questo è l'unico iter da seguire, considerato che fisicamente i cicli di chemioterapia lo abbattono molto o esistono nuove terapie come quella molecolare o l'ipertermia. E' inoltre ipotizzabile un intervento chirurgico, visto che non ci sono altre metastasi a distanza? Potrebbe suggerirmi qualche centro specializzato nella cura dei tumori polmonari?
Ringraziandovi ancora, attendo con fiducia e con una certa urgenza le vostre risposte.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile Utente,
la chemioterapia in oggetto pur avendo una buona efficacia è foriera di diversi effetti disturbanti. Opportuno rinforzare senza dubbio la terapia di supporto ospedaliera e domiciliare. Suggerirei di aggiungere ipertermia alla terapia proposta (sia capacitiva profonda che total body). Non vi è indicazione alla chirurgia data l'estensione di malattia nè a trattamento radiante. Doserei la cromogranina A per verificare se possibile aggiungere anche octreotide (vedi sito www.ipertermiaroma.it) ed eseguirei una scintigrafia ossea per valutare l'eventuale estensione della malattia in ambito scheletrico se non è mai stata eseguita.
Cari saluti
la chemioterapia in oggetto pur avendo una buona efficacia è foriera di diversi effetti disturbanti. Opportuno rinforzare senza dubbio la terapia di supporto ospedaliera e domiciliare. Suggerirei di aggiungere ipertermia alla terapia proposta (sia capacitiva profonda che total body). Non vi è indicazione alla chirurgia data l'estensione di malattia nè a trattamento radiante. Doserei la cromogranina A per verificare se possibile aggiungere anche octreotide (vedi sito www.ipertermiaroma.it) ed eseguirei una scintigrafia ossea per valutare l'eventuale estensione della malattia in ambito scheletrico se non è mai stata eseguita.
Cari saluti
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.3k visite dal 19/01/2011.
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