Carcinoma polmonare
Il 15-1-09 una TC toracica eseguita su mio padre (allora 80 anni)dava esito "...a livello del segmento apico-anteriore del lobo superiore destro si apprezza un'iper densità nastriforme pleuro parenchimale con area più distale parenchimale pseudonodulare del DM 18mm, a margini irregolari ma a densità basale di tipo fibroso. Tale reperto appare riferibile in prima ipotesi ad esiti fibrotici pleuro-parenchimali. Ora, a distanza di due anni, una TC di controllo eseguita il 15-11-2010 da il seguente esito "Si segnala nel lobo polmonare superiore di destra grossolana area di consolidazione parenchimale di circa 4cm a margini spiculati con bronchiolo afferente adesa alla pleura costale che appare focalmente ispessita; si associano linfonodi subcentimetriciaumentati di volume di circa 15mm in sede ilare destra e nel mediastino anteriore. Alcuni micronoduli polmonari non calcifici si osservano due in sede basale sinistra, uno dei quali in sede subpleurica, deu nel lobo polmonare superiore di sinistra e due nel segmento apicale del lobo inferiore di destra uno dei quali in sede subpleurica."
Il 20-12-2010 gli è stato praticato un agoaspirato che però non ha prodotto un campione rappresentativo del tumore primario e dunque non è stato possibile classificare il tumore. Gli oncologi ritengono di non dover sottoporre mio padre ad ulteriore stress cercando di ripetere l'esame e ci propongono di iniziare direttamente una chemioterapia a base di taxani, immagino perchè la storia evolutiva del tumore faccia escludere un carcinoma a piccole cellule. Ad oggi mio padre è totalmente asintomatico ed è ancora pienamente efficiente. La mia paura è che un trattamento chemioterapico risulti aggressivo e debilitante influendo negativamente dal punto di vista psicologico e, al punto in cui siamo, potrebbe risultare vano. Chiedo dunque di sapere se sia giusto iniziare la terapia in questa fase, se la terapia proposta sia quella giusta, quali potranno essere i suoi effetti collaterali e cosa aspettarci per la potenziale evoluzione della malattia. Mi scuso per lunghezza dello scritto. Grazie
Il 20-12-2010 gli è stato praticato un agoaspirato che però non ha prodotto un campione rappresentativo del tumore primario e dunque non è stato possibile classificare il tumore. Gli oncologi ritengono di non dover sottoporre mio padre ad ulteriore stress cercando di ripetere l'esame e ci propongono di iniziare direttamente una chemioterapia a base di taxani, immagino perchè la storia evolutiva del tumore faccia escludere un carcinoma a piccole cellule. Ad oggi mio padre è totalmente asintomatico ed è ancora pienamente efficiente. La mia paura è che un trattamento chemioterapico risulti aggressivo e debilitante influendo negativamente dal punto di vista psicologico e, al punto in cui siamo, potrebbe risultare vano. Chiedo dunque di sapere se sia giusto iniziare la terapia in questa fase, se la terapia proposta sia quella giusta, quali potranno essere i suoi effetti collaterali e cosa aspettarci per la potenziale evoluzione della malattia. Mi scuso per lunghezza dello scritto. Grazie
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Si è provato ad avere un citologico con broncolavaggio?
Sinceramente credo che l'oncologo ha ritenuto l'età anagrafica discordante da quella biologica, decidendo di concerto al paziente ed a voi di trattare il paziente.
Sinceramente credo che l'oncologo ha ritenuto l'età anagrafica discordante da quella biologica, decidendo di concerto al paziente ed a voi di trattare il paziente.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.4k visite dal 13/01/2011.
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