Lesione solida multifocale ponto mesencefalica sinistra

Buongiorno,
vi scrivo per avere qualche notizia sulla diagnosi che hanno appena fatto a mia nonna di 85 anni. La diagnosi cita: Lesione solida multifocale ponto-mesencefalica sinistra.
Premetto che mia nonna ha subito circa 12 anni fa un'intervento per un tumore alla vescica. L'intervento è riuscito molto bene sebbene le sia stata asportata completamente la vescica.
Verso la metà di dicembre di quest'anno ha cominciato ad accusare i primi sintomi che hanno portato alle diverse analisi e alla diagnosi fatta dall'ospedale Versilia di Viareggio. I primi sintomi rilevanti sono stati, secondo il medico di base, emiparesi destra e disartria. Inizialmente questi sintomi sono stati curati con Aspirinetta perchè il medico ha ritenuto fossero dovuti ad una leggera ischemia. Vista l'inutilità della cura abbiamo deciso di portarla all'ospedale unico "Versilia" dove hanno riscontrato nella Tac solo "qualcosa" di molto antico non giustificabile la reazione sintomatica attuale, marker tumorali assenti e solo con la risonanza magnetica è apparsa questa lesione. Il medico di Viareggio ci ha detto che la lesione si trova in una zona difficilmente raggiungibile da radioterapie e chemioterapia e che l'operazione è impossibile. In più hanno detto che è difficile fare una biopsia per scoprire la natura della lesione anche se dalla forma apparsa dalla risonanza sembra molto vicina ad una lesione maligna.
Mi chiedo a questo punto: cosa fare?
dobbiamo solo aspettare?Mia nonna apparentemente sta bene (ha solo i sintomi sopra citati)
E' una zona cosi difficilmente reperibile?
ho letto che esistono i caschi gammaknife, potrebbero servirle?
o i bagni encefalici?
Vorrei più chiarezza perchè spesso noi familiare vediamo visti più come da intralcio nelle pratiche mediche.
Il dottore ci ha consigliato di consultare il dottor Colosimo, radioterapista dell'ospedale santa Chiara di pisa e anche lui ci ha confermato l’impossibilità di intervenire.
Vorrei evitare di fare i "viaggi della speranza" senza risolvere niente.
La soluzione è aspettare? La situazione potrebbe rimanere stabile? Cioè potrebbe aver causato i sintomi sopracitati perché si è ingrossato ma non aumentare di dimensioni per molto altro tempo?
Siamo consapevoli che mia nonna è anziana e che una lesione del genere non può che portarla alla morte ma siamo anche sicuri di volerle garantire una qualità della vita, fino all'ultimo istante, degna di essere vissuta.
Grazie mille dell'attenzione e ringrazio fin da subito quei medici, se ci saranno,che in un giorno di festa come questo dedicano del tempo a familiari sconvolti da queste notizie.
Mi scuso per lo sfogo ma la notizia è fresca di 2 giorni e la rabbia e l'impotenza che si prova è veramente molta.
Grazie ancora
Claudia
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora Claudia,
capisco il Suo dolore e le sue preoccupazioni, ma temo che i colleghi che si sono espressi sulla non indicazione a qualsiasi procedura terapeutica più o meno invasiva, abbiano perfettamente ragione.

La lesione è in una zona del cervello molto profonda ed ad alto rischio chirurgico non solo di morte, ma di gravissimi esiti post operatori.

Purtroppo, in alcuni casi, l'età del paziente, anche se in ottime condizioni generali, è di per se stessa una controindicazione, in quanto potrebbe non apportare alcun beneficio e procurare, per esempio uno stato di coma irreversibile.

In età giovanile, il tentativo è molto più giustificato.

Se Sua nonna ora ha solo quei disturbi, l'adatta terapia farmacologica può controllarli e non è detto che quella lesione sia così invasiva e veloce.

Con i miei migliori auguri
[#2]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
La ringrazio della celere risposta e la ringrazio sopratutto di non avermi dato false speranze.
Aspettiamo e vediamo come si evolvono le cose.
Il ricovero, per ora, continua e mia nonna non ne conosce il reale motivo.
Mi scuso se insisto ma non è possibile, magari da vari studi effettuati, valutare indicativamente i tempi della prognosi?
In più, non vorrei cadere come già detto nelle false speranze, ma la cura "Di Bella" risulta inutile per il nostro caso specifico?
La ringrazio nuovamente

Sinceri auguri
Claudia
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
La prognosi dipende dalla diagnosi e se non si ha una diagnosi precisa non è possibile prospettare una prognosi.
Non ho esperienza della terapia "Di Bella", ma varrebbe lo stessso ragionamento di cui sopra.

Auguri anche a Lei
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