Fatigue chemioterapica che non cessa

Salve a tutti,

mio padre, ha eseguito un mese fa una chemioterapia dopo recidiva con lesioni ossee da adenocarcinoma polmonare asportato completamente presso il cardio-toracico di Pisa (ospedale di Cisanello)nel giugno del 2009.
Ha eseguito un solo ciclo di pemetrexed ed a distanza di oltre un mese dal ciclo non riesce a riprendersi in alcun modo dalla chemio, restando in condizioni non degne di vivere (non può muoversi, nè leggere ed a volte neanche parlare, con un profondo sconforto mai visto nonostante abbia già passato molte situazioni gravi in passato).
I medici però hanno escluso al momento nuove metastasi o condizioni evidenti cliniche che possano spiegare questa tremenda "fatigue" che lo rende impossibilitato a fare qualunque cosa intellettiva o fisica, ad eccezione di un sospetto danno epatocellulare dovuto alla chemio.
Pare trattarsi di uno di quei casi di "fatigue" in cui il paziente non riesce in alcun modo a riprendersi.

Siamo ben consci della malattia e del suo avanzamento, quello che vorremmo adesso è trovare un modo per farlo star un pochino meglio, almeno per un pò, in modo che possa almeno leggere o fare minime azioni quotidiane.

Per ora le uniche cose che ha fatto è un pò di Glutatione, Samyr e Ferro (perchè cel'ha sempre avuto basso).


Grazie infinite a chiunque voglia darmi indicazioni su a chi posso rivolgermi e su cosa fare per avere qualche consiglio terapeutico, dato che i medici che lo seguono non sanno cosa fare.



Marco
[#1]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
a volte specie nei tumori polmonari, possono essere di natura paraneoplastica e l'unico modo per contrastarle è solo con la chemio che a sua volta in quanto a Fatigue, non scherza. In questi casi è necessario valutare tante cose tra cui età e comorbidità del paziente, anemia, stato nutrizionale etc etc... ove possibile mettere delle "pezze" è necessario farlo per garantire una buona qualità di vita.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#2]
Utente
Utente
In questo caso il paziente prima della chemioterapia eseguiva una vita praticamente normale, subito dopo è cambiato completamente presentando questi sintomi fin quasi da subito, quindi allo attuale (non essendoci altre evidenze cliniche) non pensa che il fattore più incisivo al momento attuale possa essere il danno sistemico generato dalla chemioterapia?
[#3]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
potrebbe essere; basta vedere se vi sono dei miglioramenti alla sospensione della chemio. Inoltre esistono dei farmaci di supporto alla chemioterapia da tenere in considerazione
[#4]
Utente
Utente
farmaci di supporto... infatti di quelli vado cercando, dal momento che non sanno consigliarci.
Per ora ha fatto solo il Glutatione ed il Samyr.
Sa consigliarmi altri farmaci o specialisti a cui rivolgersi?
[#5]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
POTREBBE GIOVARSI DEL SYNACTHEN E DEL CARNITENE, MA SEMPRE DIETRO CONSULTO MEDICO
[#6]
Utente
Utente
Il problema grave è proprio quello dottore.
Che i medici non prendono in considerazione questa "fatigue" che rende impossibile al paziente anche solo di leggere il giornale, nè tantomeno si avventurano in possibili integrazioni per "ridargli" le forze.
Non sappiamo a chi rivolgerci.