Un cancro al polmone, anche lui

Mio marito ha scoperto recentemente di essere ammalato di tumore al polmone. I sintomi sono stati un po' di tosse stizzosa e poche linee di febbre che non sono passate nemmeno con gli antibiotici. Alla radiografia toracica si è subito evidenziata una zona di opacità di 1-2 cm. Fatta la tac total body pochi giorni dopo si sono scoperti invece tre noduli al polmone uno di 5,3 cm x 4,5 cm in zona apicale sotto la clavicola, e altri due, uno di 2,2 cm e un altro di 3,4 cm e in più anche delle linfoadenopatie al collo, dei noduli, credo che si chiamino metastasi. Ci hanno detto che è inoperabile... e l'oncologo dice che per una terapia bisogna aspettare l'esisto dell'esame istologico del tessuto asportato durante la broncoscopia a cui è stato sottoposto. Nell'attesa di saperne di più vorrei capire, statisticamente, qual è la sopravvivenza per un caso del genere, sia nel caso in cui la natura dovesse avere alte percentuali di malignità, sia se dovesse averne di più basse? Mio marito ha 56 anni, non ha mai fumato, nè lavora in fabbrica o è stato esposto a quel genere di sostanze... anche suo padre ha avuto un cancro al polmone, anche lui in sede apicale.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Cara Signora,
non è possibile fare dei pronostici ATTENDIBILI. Non siamo tutti uguali e la diversità dipende da fattori della malattia, diversi da tumore a tumore e da stadio a stadio, e fattori individuali diversi per ogni singolo paziente(profilo genetico-recettoriale). Inoltre non è stimabile l'aspettativa di vita solo in funzione del referto di una TC. E' chiaro che sembra una condizione di malattia avanzata, ma sono necessari altri esami, come ad esempio una PET e una Tc encefalo per stimare in modo completo e accurato lo stadio reale della malattia. E' inoltre necessario avere i dati biologici della malattia, in relazione alla sua potenziale aggressività. Il fatto che non sia operabile chiaramente porta ad una prognosi più severa, che comunque non necessariamente deve essere intesa come una condanna. Oggi l'utilizzo di routine di molecole farmacologiche più nuove e mirate(Target Therapy), da affiancare ai farmaci già in uso(antiblstici), può sicuramente aprire ad un ventaglio di situazioni tali da ipotizzare, se non una guarigione completa, una cronicizzazione della malattia, con la speranza di una sopravvivienza più duratura contestualemente ad una accetabile qualità della vita.
Ci faccia avere maggiori dettagli.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Utente
Utente
Per ora sta effettuando la radioterapia in attesa di sapere se potrà anche essere sottoposto alla chemio. I medici ci hanno detto di fare una scintigrafia che ha mostrato purtroppo anche che ci sono metastasi alle vertebre, al cranio e alle costole. Purtroppo mio marito è voluto venire con me a ritirare ogni accertamento e purtroppo sa tutto ed è entrato in depressione. A parte un po' di tosse, però, non ha alcun risentimento fisico, non ha alcun dolore, e questo in un certo senso mi sorprende...
comunque scusate se sono entrata utilizzando l'utenza di mio figlio.