Tumore polmonare con metastasi
Salve,
uomo anni 63, a marzo 2009 un intervento chirurgico di lobectomia LID e linfoadenoctomia per adenocarcinoma moderatamente differenziato (G2) pT, N2;
23/5 secondo intervento chirurgico di segmentectomia del polmone sx e lindoadenoctomia E.I.: adenocarcinoma G3;
il 17.11 ecografia sopraclaveare sx: si confermano multipli nodi di 2.7 cm max in sede latero cervicale-basale, collo, compatibili con secondarismi. Multipli nodi a livello tiroideo di cui uno dubbio sul quale si eseguiva ago aspirato: positivo per tappeto di cellule neoplastiche compatibile con NSCLC di base 30,8 ng/mL.
la TAC toracica dava: aumento numerico e dimensionale delle adenopatie mediastiniche in sede prevascolare, della finestra aorto-polmonare, paratracheale, periesofagea e ilare sn. Versamento organizzato in sede paramediastinica inferiore sx (spessore ca 10 mm). Non versamento pericardico. Nel lobo inferiore sn area consolidativa verosimilmemte-atelettasica. Lesione osteoaddensante a livello di D4.
La scintigrafia ossea: Area di iperfissazione dell'indicatore osteotropo a carico di alcuni archi costali bilateralmente, dell'angolo superiore della scapola sn e del terzo inferiore della sicnondrosi sacro-iliaca sinistra. Più tenue iperfissazione a livello di D4.
il 21/11 ha iniziato il 1^ ciclo di chemio con carboplatino+taxolo.
il 27/1/10 TAC dopo 3 cicli di chemio: notevole riduzione di volume (oltre il 90%) di tutte le linfoademegalie ilo - mediastiniche precedentemente segnalate; a tale livello permangono linfonodi di dimensioni millimetriche. Sostanzialmente invariati i rimanenti reperti in particolare i micronoduli precedentementi segnalati. Invariata la lesione ossea a livello di D4.
15/3: VI ciclo di chemioterapia con Carboplatino, paclitaxel. terapia idratante ed antiemetici.
7/04 2010 TAC TORACE: modesto incremento dimensionale di un nodulo solido alla base del segmento apicale del LID (attualmente 7 mm vs 4 mm). Parziale riduzione dell’area consolidativa lobare inferiore sinistra. Ulteriore millimetrica riduzione dimensionale dei linfonodi mediastinici precedentemente segnalati. Si segnala formazione rotondeggiante iperdensa a carico del soma di C7 (circa 9 mm) non valutabile nella precedente.
10.08 Rx torace: piccole opacità nodulare in campo medio basale sn.
11/10 sottoposto a terapia radiante encefalo 2000 cGy 5 fx 400 cGy con programma/tecnica: due campi laterali contrapposti destro e sinistro sull’encefalo con fotoni di energia da 6 MV.
Ora:
E’ possibile, a distanza di 3 mesi agire con ulteriore radioterapia polmonare e encefalica?
Gli interventi chirurgici non andavano fatti visti i peggioramenti e osservando la gravità?
La chemioterapia andava fatta subito dopo l’intervento o hanno fatto bene ad aspettare i suddetti tempi?
Spero di ricevere presto vostre notizie e vi ringrazio tantissimo del vostro aiuto
uomo anni 63, a marzo 2009 un intervento chirurgico di lobectomia LID e linfoadenoctomia per adenocarcinoma moderatamente differenziato (G2) pT, N2;
23/5 secondo intervento chirurgico di segmentectomia del polmone sx e lindoadenoctomia E.I.: adenocarcinoma G3;
il 17.11 ecografia sopraclaveare sx: si confermano multipli nodi di 2.7 cm max in sede latero cervicale-basale, collo, compatibili con secondarismi. Multipli nodi a livello tiroideo di cui uno dubbio sul quale si eseguiva ago aspirato: positivo per tappeto di cellule neoplastiche compatibile con NSCLC di base 30,8 ng/mL.
la TAC toracica dava: aumento numerico e dimensionale delle adenopatie mediastiniche in sede prevascolare, della finestra aorto-polmonare, paratracheale, periesofagea e ilare sn. Versamento organizzato in sede paramediastinica inferiore sx (spessore ca 10 mm). Non versamento pericardico. Nel lobo inferiore sn area consolidativa verosimilmemte-atelettasica. Lesione osteoaddensante a livello di D4.
La scintigrafia ossea: Area di iperfissazione dell'indicatore osteotropo a carico di alcuni archi costali bilateralmente, dell'angolo superiore della scapola sn e del terzo inferiore della sicnondrosi sacro-iliaca sinistra. Più tenue iperfissazione a livello di D4.
il 21/11 ha iniziato il 1^ ciclo di chemio con carboplatino+taxolo.
il 27/1/10 TAC dopo 3 cicli di chemio: notevole riduzione di volume (oltre il 90%) di tutte le linfoademegalie ilo - mediastiniche precedentemente segnalate; a tale livello permangono linfonodi di dimensioni millimetriche. Sostanzialmente invariati i rimanenti reperti in particolare i micronoduli precedentementi segnalati. Invariata la lesione ossea a livello di D4.
15/3: VI ciclo di chemioterapia con Carboplatino, paclitaxel. terapia idratante ed antiemetici.
7/04 2010 TAC TORACE: modesto incremento dimensionale di un nodulo solido alla base del segmento apicale del LID (attualmente 7 mm vs 4 mm). Parziale riduzione dell’area consolidativa lobare inferiore sinistra. Ulteriore millimetrica riduzione dimensionale dei linfonodi mediastinici precedentemente segnalati. Si segnala formazione rotondeggiante iperdensa a carico del soma di C7 (circa 9 mm) non valutabile nella precedente.
10.08 Rx torace: piccole opacità nodulare in campo medio basale sn.
11/10 sottoposto a terapia radiante encefalo 2000 cGy 5 fx 400 cGy con programma/tecnica: due campi laterali contrapposti destro e sinistro sull’encefalo con fotoni di energia da 6 MV.
Ora:
E’ possibile, a distanza di 3 mesi agire con ulteriore radioterapia polmonare e encefalica?
Gli interventi chirurgici non andavano fatti visti i peggioramenti e osservando la gravità?
La chemioterapia andava fatta subito dopo l’intervento o hanno fatto bene ad aspettare i suddetti tempi?
Spero di ricevere presto vostre notizie e vi ringrazio tantissimo del vostro aiuto
[#1]
E’ possibile, a distanza di 3 mesi agire con ulteriore radioterapia polmonare e encefalica?
perchè dovrebbe agire con ulteriore rt? se le condizioni lo permettessero in caso di progressione di malattia si dovrebbe valutare l'egfr e poi decidere per un trattamento sistemico.
Gli interventi chirurgici non andavano fatti visti i peggioramenti e osservando la gravità?
questo non credo! se ai tempi dell'intervento la massa era da sola. Penso che abbiano fatto una PET o comunque una stadiazione prima dell'intervento. Non vi sono le dimansioni del T al primo intervento. Forse una chemio neo adiuvante poteva essere utile in caso di stadio IIIA
La chemioterapia andava fatta subito dopo l’intervento o hanno fatto bene ad aspettare i suddetti tempi?
Non è stato eseguito un consulto oncologico?
perchè dovrebbe agire con ulteriore rt? se le condizioni lo permettessero in caso di progressione di malattia si dovrebbe valutare l'egfr e poi decidere per un trattamento sistemico.
Gli interventi chirurgici non andavano fatti visti i peggioramenti e osservando la gravità?
questo non credo! se ai tempi dell'intervento la massa era da sola. Penso che abbiano fatto una PET o comunque una stadiazione prima dell'intervento. Non vi sono le dimansioni del T al primo intervento. Forse una chemio neo adiuvante poteva essere utile in caso di stadio IIIA
La chemioterapia andava fatta subito dopo l’intervento o hanno fatto bene ad aspettare i suddetti tempi?
Non è stato eseguito un consulto oncologico?
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#2]
Ex utente
Tanto per iniziare la ringrazio della risposta..
ora:
>perchè dovrebbe agire con ulteriore rt? se le condizioni
>lo permettessero in caso di progressione di malattia si
>dovrebbe valutare l'egfr e poi decidere per un
>trattamento sistemico.
cosa intende per trattamento sistemico?
lui ha già iniziato il trattamento col tarceva (150mg)..si riferiva a questo?
>questo non credo! se ai tempi dell'intervento la massa era >da sola. Penso che abbiano fatto una PET o comunque una >stadiazione prima dell'intervento. Non vi sono le >dimansioni del T al primo intervento. Forse una chemio neo >adiuvante poteva essere utile in caso di stadio IIIA
ai tempi dell'intervento la massa era da sola.
la PET è stata fatta.
cosa intende per stadiazione?
>Non è stato eseguito un consulto oncologico?
A dire il vero sono stati effettuati 3 consulti oncologici differenti in 3 grossi centri italiani oncologici.
ora:
>perchè dovrebbe agire con ulteriore rt? se le condizioni
>lo permettessero in caso di progressione di malattia si
>dovrebbe valutare l'egfr e poi decidere per un
>trattamento sistemico.
cosa intende per trattamento sistemico?
lui ha già iniziato il trattamento col tarceva (150mg)..si riferiva a questo?
>questo non credo! se ai tempi dell'intervento la massa era >da sola. Penso che abbiano fatto una PET o comunque una >stadiazione prima dell'intervento. Non vi sono le >dimansioni del T al primo intervento. Forse una chemio neo >adiuvante poteva essere utile in caso di stadio IIIA
ai tempi dell'intervento la massa era da sola.
la PET è stata fatta.
cosa intende per stadiazione?
>Non è stato eseguito un consulto oncologico?
A dire il vero sono stati effettuati 3 consulti oncologici differenti in 3 grossi centri italiani oncologici.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.4k visite dal 11/12/2010.
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