Dolori dopo chemioterapia preventiva tumore pancreas

Buongiorno, mio padre, che ha 63 anni, è stato sottoposto l'8 settembre 2010 a duodenocefalopancreasectomia per sospetto (e confermato) cancro al pancreas (nella cartella hanno scritto p T3N1). Presentava dolore addominale che si irradiava alla schiena, vomito e ittero. Dopo l'intervento ha mantenuto per olre venti giorni il sondino naso-gastrico in quanto aveva un ritardo nello svuotamento gastrico. L'intervento dicono si è risolto comunque bene ed è stato dimesso dopo 30 gorni dall'ospedale. L'oncologo, visto il risultato dell'analisi del tumore asportato, che presentava uno dei 15 linfonodi asportati già compromesso, consigliava chemioterapia preventiva per sei mesi, dopo qualche giorno di alimentazione per riacquistare peso.
Ma da settembre mio padre non riesce più ad alimentarsi, lamentando frequente nausea, inappetenza e vomito. Inizialmente si cercava di forzarlo, pensando ad un po di depressione, ma dopo l'inizio della chemioterapia (con gemcitabina 1000 mg/ fatta ogni 7 e 15 giorni) i disturbi sono aumentati e non mangia praticamente nulla. Viene alimentato via flebo giornalmente, ma lamenta forti dolori allo stomaco tutti i giorni e notte (anche questa settimana, in cui per esempio non ha fatto la chemioterapia...). E' possibile che sia sopraggiunto qualche altro problema e può essere indicato qualche nuovo accertamento medico, visti i forti dolori, oppure è possibile che anche questi siano conseguenza della chemioterapia in corso ? Grazie per il consiglio.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

senza dubbio è indicato un ulteriore accertamento. Io eseguirei una nuova TC total body con mezzo di contrasto ed una scintigrafia ossea.

un caro saluto

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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Utente
Utente
Questa mattina è andato nel reparto di oncologia per la chemioterapia, gli hanno effettuato il prelievo del sangue, ma aveva la pressione molto bassa, l'hanno fatto sdraiare su un lettino sul quale si è addormentato e non gli hanno effettuato alcuna terapia vista la debolezza e i dolori allo stomaco, rinviandola a lunedi prossimo. Gli esami che Lei consiglia devono essere prescritti da uno specialista o dal medico di base oppure possono essere effettuati anche a pagamento su volontà e richiesta del paziente ?. Che cosa potrebbe rilevare la scintigrafia ossea ?
Grazie dei consigli, noi siamo in piemonte e temo che Roma per noi ora sia troppo lontana, ma ci rivolgeremo alle Molinette o al San Raffaele di Milano se necessario.
Grazie ancora.
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Utente
Utente
Vi prego di chiarirmi se quindi non è normale avere i disturbi che presenta mio papà, con il solo trattamento di chemioterapia con gemcitabina; essendo come dicono solo una chemioterapia preventiva per evitare la diffusione in altre zone, temo si abbatta e si indebolisca troppo e non possa resistere così per sei mesi. Ringrazio chi vorrà rispondere, e spero che il dott. Pastore risponda alle mie domande relative al suo consiglio.
Grazie.
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Utente
Utente
Buonasera, a distanza ormai di un anno dall'intervento, dopo periodi di relativo benessere da parte di mio padre, dopo alcuni cicli con gemcitabina, la TAC appena eseguita, rileva quanto segue: TC torace mediastino rispetto alla TAC precedente si osserva addensamenti del lobo medio di cui non può escludere natura flogistica, mentre sono invariati i restanti reperti; TC add superiore e inferiore: si osserva comparsa di alcune lesioni ipodense epatiche al lobo sinistro di circa 24 mm di diametro max di probabile natura secondaria; appare anche incrementato il tessuto ipodenso inglobante attualmente la mesenterica e l'arteria epatica che presentano calibro ridotto per verosimile infiltrazione ed estendetesi posteriormente fino in contiguità dell'aorta. adenopatie celiaco-mesenteriche e si rileva comparsa di minimo versamento ascitico nello scavo pelvico. CA 19:9 464; farà chemioterapia con XELODA. Chiedo gentilmente di illustrarmi il significato della TAC. Grazie infinite...
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