Tumore colon - sigma prossimale

Buonasera. Mio padre, 76 anni, apparentemente asintomatico ed in buona forma, ha iniziato circa un mese fa ad avere dolore/gonfiore alla gamba sx. Eco-doppler e visita angiologica hanno evidenziato trombosi venosa profonda idiopatica, per la quale è stata iniziata la terapia con eparina (Clexane 6000 x2/die) con immediati risultati di miglioramento. Tuttavia, nel corso degli esami clinici , è emerso un fortissimo rialzo di markers tumorali (CEA 160, GICA 314000). E' stata perciò effettuata una TAC torace+addome completo con e senza contrasto, con il seguente referto:
"Addome trattabile non dolente,Il parenchima polmonare è indenne da lesioni nodulari. Non vi sono adenomegalie ilo mediastiniche o di parete toracica. Non versamenti pleurici o pericardici. E’ stato eseguito uno studio trifasico dell’addome superiore che evidenzia la presenza nel fegato, segmenti IV-VIII, di formazione ipodensa del diametro traverso di poco superiore a 5 cm che tale si mantiene in tutte le scansioni eseguite: reperto compatibile con la natura ripetitiva. Due piccole focalità di analogo significato del diametro di 16 e 9 mm sono visibili in sede sottoglissoniana in VII-VIII segmento. Le vie biliari hanno calibro normale. Pancreas morfo volumetricamente nei limiti, con note di involuzione adiposa. Nulla a milza, reni e surreni. Non adenomegalie delle catene lombo aortiche o pelviche. Sembra apprezzabile un focale aumento di spessore delle pareti del grosso intestino a livello di sigma prossimale, indicata la conferma endoscopica. La vescica presenta formazione pseudodiverticolare sulla parete antero laterale sx che risulta attratta verso breccia di ernia inguinale contenente tessuto adiposo"

E’ quindi stata eseguita una colonscopia col seguente risultato:
"Lo strumento viene introdotto per via anale sino a circa 45 cm dalla RA. A livello del sigma numerosi diverticoli. A 45 cm presenza di stenosi serrata con mucosa fragile e potenzialmente facilmente sanguinante: biopsie. Si tenta di superare la stenosi anche colonscopio pediatrico e gastrooscopio.Quesito istologico: stenosi a 50 cm: k?"

Siamo in attesa del risultato dell’istologico, ma all’angiologo che l’ha seguito sinora, e all’oncologo che lo incontrerà nei prossimi giorni, appare evidente la natura maligna della neoformazione al sigma, che si è già diffusa al fegato. Mio padre ancora non sa nulla. Ho parlato con i medici e lo informeremo gradualmente nei prossimi giorni. Questo perché temo molto la sua reazione psicologica, con possibile rifiuto delle cure.
Ho bisogno di capire meglio la situazione: mi sembra di capire che le possibilità di guarigione siano trascurabili. Ma realisticamente, che possibilità di sopravvivenza con una qualità della vita discreta ci sono?
Per ora l’oncologo, in cui ho piena fiducia, è stato per forza vago in attesa dell’istologico, intende fare anche una PET per escludere altre lesioni secondarie, prima di decidere se procedere chirurgicamente o iniziare con chemioterapia.
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Dr. Alberto Vannelli Chirurgo generale, Colonproctologo 127 2
Mi spiace molto per la notizia ricevuta. Queste sono situazioni che cambiano decisamentela vita. Sono convinto che i colleghi saranno all'altezza di seguire il papà. Per quanto riguarda il futuro sono d'accordo con lei che non si può parlare di guarigione essendo la malattia metastatica ovvero avendo coinvolto il fegato. L'obiettivo è quello di cronicizzare la malattia: riuscire a ritardare il più possibile la progressione mantenendo una buona qualità della vita, ovviamente solo dopo aver iniziato le terapie si potrà controllare l'evoluzione della malattia e sapere quindi se quello che viene fatto sia veramente efficace. La scelta se iniziare prima la chemioterapia o la chirurgia dipende dopo il risultato dell'esame istologico, dal rischio di un'occlusione intestinale.
Distinti saluti

Dr. alberto vannelli
http://www.albertovannelli.it

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Utente
Utente
Grazie Dott. Vannelli. Spero che, appena avremo anche il risultato dell'istologico e degli altri accertamenti, potrà aiutarmi a capire meglio cosa, e in che tempi, dovrò aspettarmi come evoluzione presumibile della malattia.
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Utente
Utente
Aggiornamento: è arrivato l'istologico della biopsia effettuata durante la colonscopia e, stranamente, è negativo. L'oncologo ha ipotizzato che a causa della stenosi, la biopsia sia stata effettuata solo su tessuto sano, ed ha quindi richiesto una nuova pancolonsocpia (effettuata oggi). Questo è l'esito operativo:
"La stenossi precedente segnalata al passaggio sigma-discendente è superabile solo con gastroscopio C160; la mucosa appare iperemica, superficialmente ulcerata, con alcune microvegetazioni (in esito di flogosi? Biopsie). Numerosi diverticoli al colon sn. Purtroppo non è possibile con gastroscopio raggiungere il cieco: l'indagine si conclude a livello del trasverso medio. Si asporta con ansa polipo sessile di 3 mm a livello del retto. Conclusioni: Stenosi del colon sn. sospetta per ETP"
L'oncologo ha anche programmato una TC addome-pelvi con studio vascolare ed una PET.
Mi aiutate a capire meglio cosa si sta trovando all'intestino? Fermo restando che dovremo aspettare l'esame istologico delle biopsie di oggi, cosa ve ne pare? Grazie.
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Utente
Utente
E' arrivato anche il referto della TAC Addome completo con studio vascolare. Questo è il referto:
"Esame con mezzo di contrasto in fase portale e venosa, completato da ricostruzioni multiplanari e conffrontato con precedente. Appare sostanzialmente immodificata la formazione ipodensa presente al IV-VIII segmento epatico, con diametro massimo assiale di 54mm, di significato sostitutivo secondario. Sostanzialmente invariate le 2 restanti lesioni sostitutive presenti in VII-VIII seg. di circa 10 e 20 mm di diametro max; risulta ,maggiormente evidente minima area (7 mm) di tenue ipodensità, di possibile analogo significato al IV segmento in sede paracolecistica. La lesione di maggiori dimensioni sembra prendere contatto con il ramo venoso per il segmento IVb-V afferente alla vena sovraepatica media. Alcuni elementi linfonodali con asse corto ai limiti superiodri di norma (9-10 mm) all'ilo epatico; a livello del tessuto adiposo omentale, nella regione mesogastrica, lungo il decorso del colon trasverso sono apprezzabili sfumate nodulazioni solide (adenomegalie? gettoni peritoneali?), la maggiore di 19 mm di diamentro. Alcune millimetriche nodulazioni lungo la superficie peritonealem alle fasce latero conali ed al fianco sx. Le alterazioni descritte potrebbero essere riferibili ad iniziali segni di carcinosi peritoneale. Colecisti parzialmente distesa, alitiasica. Vie biliari intra ed extra epatriche non dilatate. Pancreas morfo volumetricamente nei limiti con note di involuzione adiposa. Non reperti a carico di milza, reni e surreni, ove si escluda la presenza di alcune formazioni cistiche corticali renali bilateralmente, la maggiore a dx di 18 mm.Minima quantità di liquido è presente a livello dello scavo pelvico. Ibvariati i restanti reperti, in particolare l'ispessimento delle pareti del grosso intestino a livello del sigma, ove sono presenti inoltre piccole protrusioni diverticolari. Immodificata l'estroflessione preudodiverticolare della parete antero-laterale sx della vescica, attrattta verso breccia di ernia inguinale contenente tessuto adiposo".

L'oncologo ed il chirurgo hanno deciso quindi di procedere entro il mese con l'intervento, per evitare i rischi di occlusione, e per limitare quealla che sembra essere una diffusione peritoneale per contiguità.

Potete aiutarmi a capire meglio se è solo possibile o certo l'interessamento del peritoneo e, in caso affermativo, quanto sfavorevole, prognosticamente, è da considerare questo elemento?
Credo di aver capito che dobbiamo abbandonare le speranze di una possibile cura risolutiva. Ma almeno ritenete che con adeguate terapie ci si possa aspettare un certo prolungamento di vita con qualità di vita buona o nemmeno questo? Grazie.
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Dr. Alberto Vannelli Chirurgo generale, Colonproctologo 127 2
Rispetto ai dati iniziali questi ultimi aggiornamenti (anche se il referto istologico è risultato negativo), sembrano confermare l'origine intestinale del problema. Visto il risultato dell'endoscopia l'intervento può essere utile per avere una diagnosi istologica che permetta di scegliere la terapia e confermare ad esempio la presenza di carcinosi peritoneale. Las carcinosi peritoneale è sicuramente un fattore prognostico negativo e visto la situazione del papà potrebbe condizionare il futuro in senso negativo. La cura risolutiva non è possibile ma l'obbiettivo è quello di "un certo prolungamento di vita con qualità di vita buona"
Fatemi sapere
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Utente
Utente
Grazie Dott. Vannelli, la aggiorno: ieri mio padre è stato operato. E' stato resecato il tratto di colon colpito e i margini sono stati riuniti (non è stata necessaria una stomia). Per quanto riguarda l'intestino, l'intervento è andato bene. Tuttavia il chirurgo ha potuto confermare visivamente i sospetti che erano emersi dopo l'ultima TAC. Il tumore si sta diffondendo all'interno del peritoneo, oltre ad aver colpito il fegato. Mio padre apparentemente continua a star bene. Inoltre è arrivato anche l'istologico delle biopsie della seconda pancolon: "adenocarcinoma infiltrante del grosso intestino" è il referto. Il polipo al retto rimosso durante la colon è risultato invece un normale adenoma.
Ci hanno detto che ora occorre aspettare che mio padre si riprenda dall'intervento (sta già andando bene, in tal senso, oggi, a meno di 24 ore dall'operazione, l'hanno già fatto alzare) per poi iniziare la chemioterapia, che verrà stabilita anche in funzione dell'esame istologico di dettaglio del tratto asportato. Ho capito che non possiamo sperare in una cura risolutiva, ma, per quanto le sembra, devo aspettarmi un peggioramento a breve termine o con le cure continuerà a stare abbastanza bene? Insomma, mi scusi la domanda diretta, parliamo di pochi mesi o di qualche anno? Grazie.
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Dr. Alberto Vannelli Chirurgo generale, Colonproctologo 127 2
Sono contento per il risultato dell'intervento. Fermo restando che le domande "quanto tempo" sono impossibili, il tutto è legato alla risposta alla chemioterapia; quindi dopo qualche ciclo (dopo qualche mese) si potrà capire come sta andando e fare una previsione più precisa.
A presto
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Utente
Utente
Grazie Dottore, vi aggiorno. Oggi mio padre è stato dimesso post intervento. Il referto è il seguente:
"Dimettiamo in data odierna...da noi ricoverato per STENOSI NEOPLASTICA DEL SIGMA CON SECONDARISMI (EPATICI E PERITONEALI) Adenocarcinoma p TxNxM1 (Hep, Per) Stadio IV UICC, Stadio C Dukes. TVP idiopatica prossimale arto inferiore sisnitro in risoluzione. TVP di nuova insorgenza a livello popliteo e tronco tibio-peroniero DX a verosimile significato paraneoplastico.
Il paziente è stato sottoposto ad intervento di RESEZIONE SEGMENTARIA DEL SIGMA E BIOPSIE OMENTALI (con finalità palliative). Il decorso post-operatorio è stato regolare. Tra fli accertamenti eseguiti durante il ricovero si segnalano ESAMI EMATOCHIMICI compatibili con la procedura chirurgica alla dimissione, ECG ritmo sinusale a frequenza 96bpm, nei limiti la ripolarizzazione, Isolati BESV, RX TORACE reperti pleuro-parenchimali e cardiovascolari nella norma, ECOCOLORDOPPLER, asx note ricanalizzative di trombosi femoro poplitea e tronco tibioperoniero. A DX trombosi di nuova insorgenza a livello popliteo e troncotibioperoniero.
Ritiro istologico di dettaglio tra 15gg. Si consigliano CLEXANE 6000 x2/die fino al controllo angiologico del 05.01. Follow-up oncologico già programmato per il 10.01. Dieta leggera per i primi giorni, ventriera contenitiva per 2 mesi. Visita di Controllo tra 6 gg.
Posso chiederle cosa gliene pare? Grazie e buon anno.
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Dr. Alberto Vannelli Chirurgo generale, Colonproctologo 127 2
Rispetto a quanto ci siamo già scritti non mi sembra che ci siano elementi di novità. L'intervento è stato fatto ora aspettiamo di iniziare la chemioterapia e poi si vedrà il risultato.
Resto sempre a Vostra disposizione
A presto
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