Ringrazio anticipatamente per questo servizio utilissimo e chiedo scusa per non aver fornito dei

Mio padre, di anni 6,2 il 31.03.2009 è stato sottoposto ad intervento chirurgico di nefroureterectomia sinistra con asportazione di papilla
vescicale e linfadenectomia locoregionale. Dall'esame istologico è risultato che c'erano delle metastasi polmonari, linfonodi in posizione para-ortica e noduli polmonari di circa 13 mm . Il 25.05.09 ha cominciato i 4 cicli di chemioterapia con Cis-platino e gemcitabina. Dalla tac fatta a fine cicli non si riscontravano più le metastasi a livello polmanare ma solo i linfonodi ed i noduli. Successivamente è stato sottoposto ad una nuova chemio chiamata M-VAC (6 cicli). Gli effetti collaterali di questa chemio sono stati maggiori della prima ma hanno portato ad una piccola diminuzione dei noduli polmonari. a giugno 2010 è entrato in uno piano di sperimentazione (di II fase randomizzato) a base di Tamoxifene ma non ha portato agli effetti desiderati. successivamente gli hanno somministrato una nuova pillola (sempre appartenente ad una sperimentazione clinica) che, ancora una volta, non ha portato ad alcun vantaggio. Anzi dalla PET tAC fatta 15 giorni fa i noduli polmonari sono cresciuti del 40% e gli oncologi, che lo hanno in cura, hanno concordato di ritornare alla chemio tradizionale M-VAC. Questa notizia non è stata accettata di buon grado da mio padre, perchè teme gli effetti collaterali gia vissuti in passato. Questo suo stato d'animo mi ha spinta a scrivere qui per cercare ulteriori pareri su cosa è meglio fare per lui. Ringrazio anticipatamente per questo servizio utilissimo e chiedo scusa per non aver fornito dei termini tecnici ed appropriati per descrivere la malattia di mio padre e le cure a cui è stato sottoposto ma, purtroppo non ho i referti sotto mano e soprattutto non sono un medico.
Spero di ricevere presto un Suo parere.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
Credo che, dosaggi ed effetti collaterali a parte, la chemio tradizionale possa essere una chanche giusta.
Vi sono alcuni schemi utilizzabili con dosi modulabili per diminuire le tossicità. Ne parli con chi ha comunque il caso davanti con le relative valutazioni bioumorali e cardiologiche

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)