Carcinoma indifferenziato a grandi cellule
Gentilissimo Dottore, alla mia mamma di 65 anni un anno fa è stato diagnosticato un nodulo di 33mm al polmone dx,asportato tempestivamente con una lobectomia superiore dx+apicale inferiore+laterale medio.Tolti linfonodi circostanti.Dall'esame istologico risulta un carcinoma indifferenziato a grandi cellule,limite di resezione bronchiale libero da infiltrazione neoplastiche. L'oncologo decide di non effettuare alcuna terapia post-operatoria e richiede una TAC dopo 6 mesi dalla quale risultano linfoadenopatie in sede sopraclaveare dx e aumento delle dimensioni della linfoadenopatia pretracheale.Lieve aumento del micronodulo subpleurico del lobo inf sx.Inizia subito la chemioterapia con cisplatino e gemcitabina dopo 3 mesi la Tac risulta negativa.Finisce i cicli di chemioterapia 5 in tutto.Dopo 3 mesi,quindi oggi, viene fatta una Tac di controllo dalla quale risulta un incremento delle linfoadenopatie mediastiniche,la maggiore delle quali, in sede paratracheale dx,misura 24x19mm.A livello addominale si apprezza lieve riduzione della dilatazione sia delle vie biliari che del Wirsung,in assenza di patologiche focalità del fegato. Sono molto preoccupata e ho veramente bisogno di un vostro parere sulla terapia da seguire in questo momento. Ringrazio sin da ora e spero tanto di avere una vostra risposta.
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Utente
Gentilissimo Dottore, prima di tutto la ringrazio infinitamente per aver preso in considerazione il mio caso, non può immaginare quanto mi ha fatto piacere.
Vorrei sapere il motivo per cui crede che sia utile effetuare una Pet, mi sono chiesta infatti perchè è stata prescritta sempre e solo la Tac e disponiamo di una sola Pet prima dell'operazione.
L'Oncologo che segue la mia mamma vuole anche lui intraprendere una terapia con Tarceva, ma non ha parlato di analizzare il dosaggio EGFR che come dice lei credo sia molto utile visto che da ciò che ho capito questa cura funziona in caso di EGFR positivo. Ora lei può dirmi se dopo un anno dall'operazione sia ancora possibile effettuare questo dosaggio del pezzo operatorio?
Un altro dubbio che mi assilla è quello se sia il caso di far valutare la situazione anche ad altri Istituti Ospedalieri.
La ringrazio vivamente e aspetto con ansia una sua risposta.
Vorrei sapere il motivo per cui crede che sia utile effetuare una Pet, mi sono chiesta infatti perchè è stata prescritta sempre e solo la Tac e disponiamo di una sola Pet prima dell'operazione.
L'Oncologo che segue la mia mamma vuole anche lui intraprendere una terapia con Tarceva, ma non ha parlato di analizzare il dosaggio EGFR che come dice lei credo sia molto utile visto che da ciò che ho capito questa cura funziona in caso di EGFR positivo. Ora lei può dirmi se dopo un anno dall'operazione sia ancora possibile effettuare questo dosaggio del pezzo operatorio?
Un altro dubbio che mi assilla è quello se sia il caso di far valutare la situazione anche ad altri Istituti Ospedalieri.
La ringrazio vivamente e aspetto con ansia una sua risposta.
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Utente
Gentilissimo Dott. ringrazio per le informazioni che mi ha dato, sono risultate molto utili. Non può immaginare il conforto che può dare il sapere di avere chi ascolta con professionalità e umanità.
Vorrei sapere cosa ne pensa di praticare radioterapie sui linfonodi interessati.
Inoltre la mia mamma quando non è a riposo ha l'affanno, sta prendendo il cortisone, ma senza effetto, c'è qualcosa che può migliorare questo situazione?
Grazie, saluti e a presto
Vorrei sapere cosa ne pensa di praticare radioterapie sui linfonodi interessati.
Inoltre la mia mamma quando non è a riposo ha l'affanno, sta prendendo il cortisone, ma senza effetto, c'è qualcosa che può migliorare questo situazione?
Grazie, saluti e a presto
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Utente
Gent. Dott. seguendo anche il suo consiglio è stata effettuata la Pet e il risultato è questo: l'indagine fa apprezzare intensa attività metabolica (SUV max=8,6) della neoformazione polmonare paravertebrale posteriore dx di circa mm. 29 di diametro da riferire a recidiva di malattia con scarza inibizione del metabolismo durante la terapia con Tarceva. Linfonodi ingranditi con attività metabolica sono visibili nel mediastino:a livello retrobonchiale sx, in sede paratracheale superiore ed inferiore a dx, a livello di linfonodi all'origine dei tronchi arteriosi epiaortici e di un linfonodo sovraclaveare dx, compatibili con sede di malattia.Nei limiti del potere risolutivo della tecnica PET non sono visibili altre aree di ipermetabolismo patologico nei restanti distretti corporei esaminati. Avrei tanto bisogno di sapere la sua opinione. Capisco che la situazione è molto seria ed è difficile crederlo perchè mia madre, pur consapevole, fa tutto ciò che faceva prima della malattia e continua ad essere la bella donna che è sempre stata. Sono sicura che qualsiasi cosa che mi dirà mi sarà di aiuto. Grazie.
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Utente
Gent. Dott, torno a scrivere per aggiornare l'attuale situazione. La Pet di gennaio ha evidenziato un avanzamento di malattia, pur rimanendo localizzata, infatti il dosaggio dell'EGFR è risultato praticamente nullo. Sono stati praticati tre cicli di chemioterapia con Alimta e Carboplatino e la Pet di controllo è risultata sovrapponibile all'ultima ossia: si rileva intenso accumulo di radiofarmaco in corrispondenza di ispessimento pleurico all'apice dell'emotorace dx in esiti di lobectomia superiore. Voluminoso e intenso accumulo a carico di tessuto solido paravertebrale posteriore dx che si estende dall'articolazione con la IV costola fino all'ilo. Accumuli di pertinenza linfonodale in sovraclaveare dx e in sede ilo-mediastinica dx prevalentemente con aspetto conglomerato. Altra adenopatia patologica iperattiva in sottocarenale, dietro al bronco pincipale sx.Lo studio pet-tc è consistente con malattia eteroplastica nelle sedi descritte. E' stata effettuata l'analisi di ALK e purtroppo è risultata negativa. A causa del dolore si è optato per 10 cicli di radioterapia ed oggi a dieci giorni dal termine delle stesse il dolore sta ritornando. Attualmente è prevista una pausa di due mesi prima effettuare la Pet. Da una settimana, con il consenso dell'oncologo, si è iniziato a prendere il Vidatox o Escozul. Vorrei avere una sua opinione sulla strategia terapeutica fin ora seguita e su quella futura. La ringrazio sin da ora. Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.9k visite dal 29/10/2010.
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