Epatocarcinoma e struttura del S.Gerardo di Monza
21 Settembre 2010
Paziente R.A, 23.11.1935
In cura da diversi anni presso il reparto di epatologia nella struttura del S.Gerardo di Monza, paziente noto per cirrosi epatica a genesi tossica con segni indiretti di ipertensione portale(varici esofagee F1, splenomegalia, piastrinopenia) complicata da HCC plurifocale già trattato con sefuta di termoablazione(nov. 2003) e sei sedute di chemioembolizzazione epatica, di cui ultima nel gennaio u.s.
Concomita diabete mellito di tipo 2 in terapia ipoglicemizzante orale con buon compenso glicometabolico.
TD: Deursil 300mg 1cp x 2, Glucophage 500mg 1 cp x 2
Eseguito CEUS che evidenzia HCC avanzato ma obiettivamente il paziente risulta vigile e collaborante.
Quadro complessivo in fase di scompenso(Child Pugh B9) complicato da HCC, non margini terapeutici curativi, utile impostazione terapia di supporto:
Si consiglia introduzione dei seguenti farmaci:
- LUVION 100mg 2cp ore 12 + LASIX 25mg 1cp ore 12
- Sospendere terapia ipoglicemizzante
- Inserire SYCHROLEVELS 40gtt sublinguali ai pasti(x3)
- Dieta Libera
Si rivede con esito esami ematici prescritti in data 18.10
...
In seguto alla presente diagnosi, ed agli esami prescritti che tutto sommato non hanno rivelato particolari segni di scompenso, le condizioni di mio padre si sono tutto sommato stabilizzate, con una condizione generale che gli ha permesso di riacquistare un po' di forza e di svolgere parte delle sue normali attività(passeggio, bici, guida...)
Ho sentito e letto di un farmaco(Sorafenib/NEXAVAR) che in alcuni casi pare abbia dato buoni risultati, utilizzato quale principale terapia sostitutiva al possibile intervento, anche se per molti pazienti, maggiori sono stati gli effetti collaterali negativi(al S.Gerardo di MOnza hanno sospeso la terapia dopo il primo anno di sperimentazione)
Ho letto alcuni consulti dell dott. PASTORE e chiedevo in proposito un suo parere, oltre ad un possibile consiglio riguardo alle particolari terapie(recniche di "ipotermia localizzata") che vengono svolte nella struttura di Roma in cui Lei opera, nel caso potessero giovare alla situazione di mio padre.
Ringrazio anticipatamente per il tempo dedicato alla lettura di questa mia, ed alla gentilezza nel rispondere alle richieste di quanti si rivolgono alla sua attenzione.
Buona giornata e grazie di cuore
DAVIDE
Paziente R.A, 23.11.1935
In cura da diversi anni presso il reparto di epatologia nella struttura del S.Gerardo di Monza, paziente noto per cirrosi epatica a genesi tossica con segni indiretti di ipertensione portale(varici esofagee F1, splenomegalia, piastrinopenia) complicata da HCC plurifocale già trattato con sefuta di termoablazione(nov. 2003) e sei sedute di chemioembolizzazione epatica, di cui ultima nel gennaio u.s.
Concomita diabete mellito di tipo 2 in terapia ipoglicemizzante orale con buon compenso glicometabolico.
TD: Deursil 300mg 1cp x 2, Glucophage 500mg 1 cp x 2
Eseguito CEUS che evidenzia HCC avanzato ma obiettivamente il paziente risulta vigile e collaborante.
Quadro complessivo in fase di scompenso(Child Pugh B9) complicato da HCC, non margini terapeutici curativi, utile impostazione terapia di supporto:
Si consiglia introduzione dei seguenti farmaci:
- LUVION 100mg 2cp ore 12 + LASIX 25mg 1cp ore 12
- Sospendere terapia ipoglicemizzante
- Inserire SYCHROLEVELS 40gtt sublinguali ai pasti(x3)
- Dieta Libera
Si rivede con esito esami ematici prescritti in data 18.10
...
In seguto alla presente diagnosi, ed agli esami prescritti che tutto sommato non hanno rivelato particolari segni di scompenso, le condizioni di mio padre si sono tutto sommato stabilizzate, con una condizione generale che gli ha permesso di riacquistare un po' di forza e di svolgere parte delle sue normali attività(passeggio, bici, guida...)
Ho sentito e letto di un farmaco(Sorafenib/NEXAVAR) che in alcuni casi pare abbia dato buoni risultati, utilizzato quale principale terapia sostitutiva al possibile intervento, anche se per molti pazienti, maggiori sono stati gli effetti collaterali negativi(al S.Gerardo di MOnza hanno sospeso la terapia dopo il primo anno di sperimentazione)
Ho letto alcuni consulti dell dott. PASTORE e chiedevo in proposito un suo parere, oltre ad un possibile consiglio riguardo alle particolari terapie(recniche di "ipotermia localizzata") che vengono svolte nella struttura di Roma in cui Lei opera, nel caso potessero giovare alla situazione di mio padre.
Ringrazio anticipatamente per il tempo dedicato alla lettura di questa mia, ed alla gentilezza nel rispondere alle richieste di quanti si rivolgono alla sua attenzione.
Buona giornata e grazie di cuore
DAVIDE
[#1]
Gentile Sig. Davide,
il trattamento in ipertermia è attuabile e ben lo vedrei in combinazione con una terapia farmacologica specifica da decidere sulla base degli esami ematochimici e delle condizioni generali del paziente. Molte informazioni riguardo l'ipertermia sono reperibili sul mio sito www.ipertermiaroma.it
un caro saluto
il trattamento in ipertermia è attuabile e ben lo vedrei in combinazione con una terapia farmacologica specifica da decidere sulla base degli esami ematochimici e delle condizioni generali del paziente. Molte informazioni riguardo l'ipertermia sono reperibili sul mio sito www.ipertermiaroma.it
un caro saluto
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.6k visite dal 25/10/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Diabete
Il diabete (o diabete mellito) è una malattia cronica dovuta a un eccesso di glucosio nel sangue e carenza di insulina: tipologie, fattori di rischio, cura e prevenzione.