Adenocarcinoma del retto

grazie in anticipo per l
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

il testo del consulto risulta incompleto, occorre reinserirlo.

un caro saluto

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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Utente
Utente
purtroppo il testo si è cancellato.
gentile dottore le porto a conoscenza il caso di mio padre per avere chiarimenti.
A NOVEMBRE 2007 in seguito a test di screaning del sangue occulto positivo esegue colonscopia refertata negativa in cui si segnala un solo plesso emorroidale congesto.
a luglio 2008 inizia ad accusare dolori insistenti al basso addome e dopo vari accertamenti, tra cui una tac a contrasto ed una nuova colonscopia, viene diagnosticato un adenocarcinoma infiltrante del retto di 3,5 cm a circa 7- 10 cm dall'orifizio anale con metastasi linfonodali sopra e sotto diaframmatiche.
prima domanda: è possibile che la prima colonscopia fosse veramente negativa?
Continuo con il racconto che si fa sempre più complesso, perchè a dicembre del 2008 dopo la prima chemioterapia insorge un'insufficienza renale che causa edema polmonare e danni cardiaci lievi. a detta dei medici causata dall'assunzione di antidolorifici (voltaren). miracolosamente l'edema si risolve, ma a seguito di ciò la chemioterapia viene cambiata. seguono un paio di mesi di relativo benessere in cui procedono le terapie.
ad aprile del 2009 insorge un forte dolore alla gamba destra, simile ad una sciatalgia, causata dai linfonodi che comprimevano il nervo.
dopo pochi giorni viene ricoverato per una subocclusione intestinale. dagli accertamenti si rileva un aumento di bilirubina. passano molti giorni per capire la causa senza che venga eseguita nessuna terapia contro il tumore e senza alimentazione. tra le mille spiegazioni c'era la possibilità di appendicite, di epatite, sabbia biliare, fino a quando non ci vine comunicato che il tumore è avanzato a tal punto che il tumore stava comprimendo tutti gli organi e in questo caso creato ostruzione epatica. Pochi giorni dopo in seguito a dosi massiccie di morfina mio padre è deceduto. un uomo che pesava più di 80 kg è uscito morto dall'ospedale con un peso di circa 40 kg. vorrei specificare che durante i mesi e prima del ricovero i medici avevano dato un'aspettativa di vita superiore all'anno, invece in meno di 6 mesi è morto.
nel frattempo noi ci eravamo attivati presso il centro oncologico europeo di milano che ci ha spiegato che in fase di anamnesi ci sono stati vari errori ma non hanno specificato quali.
ora a distanza di un anno e mezzo, non riusciamo a capacitarci di ciò che sarebbe successo se non si fossero stati questi errori e se è possibile che la malattia abbia uvuto un decorso così rapido visto che ci era stata prospettata una prospettiva di vita di almeno un paio di anni.
vorrei sapere da voi se ci sono stati errori. grazie attendo una risposta e rimango a disposizione per chiarimenti ulteriori